L'allenamento del giorno.

simpep ha scritto:Marina,
ma dove in particolare ti fa male e che tipo di dolore si presenta ?

Il metatarso dei piedi sopratutto il destro, dalle lastre non risulta niente
anche se lo tocchi non fa male, si manifesta dopo la mezz'ora di corsa
lenta, sto prendendo anche antinfiammatori secondo ciclo, vediamo se
cambia qualche cosa..il dott dice che secondo lui sono le scarpe ma io
non capisco uso da sempre lo stesso modello asics gel cumulus e mi
trovo bene..ho cominciato a gennaio, dopo la fase acuta adesso è migliorato
notevolmente ma rimane sempre un fastidio che mi limita, corro due volte a settimana
5+5 di più non riesco parto che sto bene e dopo una mezz'ora cominciano le
fitte e devo fermarmi e continuare a passo veloce..
corro su saliscendi sterrati non su piano sarà per quello? boo tu cosa dici?

Non so se può esserti utile, ma l'anno scorso o poco più avevo avuto anche io un fastidio simile al tuo.
Era il piede destro e il dolore era concentrato nel punto di flessione del piede.
Una mia nipote fisiatra mi aveva detto che la causa era stata l'eccesso di stress meccanico dovuta alla corsa e al mio peso corporeo non proprio leggero.
La zona di flessione del piede era diventata molto sensibile al punto da riuscire a percepire la struttura della scarpa (Mizuno) sotto la suoletta. In pratica percepivo che il contatto fra la scarpa e il piede non era uniforme e nei punti di maggior pressione sentivo dolore durante la flessione.
Mi aveva consigliato di non stressare il piede con un periodo senza corsa e poi quando sollevandomi sulle punte da fermo non ho sentito più dolore allora mi ha consigliato di riprendere con pochi km montando le suolette di gel.
Durante la fase di stop di circa 3 settimane mi aveva consigliato di fare esercizi statici a piedi nudi di sollevamento in contemporanea su ambedue le punte dei piedi per rinforzare le fasce muscolari che gestiscono la flessione del piede.
Aveva funzionato perché dopo un mesetto avevo ripreso quasi normalmente.

Questa mattina 7 km a 5'35".

@ simone
ho fatto anch'io un peridodo di tre settimane senza corse nella fase acuta ed è stato utile, ho fatto anche esercizi sulle punte a piedi nudi mi sono serviti, quello che non ho ancora pensato di fare è mettere una suoletta di gel, proverò anche quella..però tre mesi sono tanti!!!!dai passerà anche questa..chi la dura la vince!!
se avevo dieci anni di meno era meglio!!!

ieri mattina 11km in progressione da 5'58" a 5'07" con una media finale di 5'26"
domani uscita tranquilla e poi spero che sia tutto pronto per la sarnico-lovere...

Grande Paolo !! In bocca al lupo per la Sarnico Lovere...farai una gran gara !!!!!

in bocca al lupo per la Sarnico Lovere

Oggi ho fatto:

• 3 x (500m corsa + 500m cam.veloce)
  
• 1 km corsa + 500 cam.veloce
  
• 3 x (500m corsa + 500m cam.veloce)
  
• 1 km corsa + 500 cam.veloce
  

Totale 5 km corsa + 4 km cam.veloce

Le suolette al silicone sembrano efficaci, ma spero nella bontà del Grande Tallo !

9 km in 58 e passa minuti ... anzi quasi 59

@Ely
Stai incrementando. Niente male, direi.
Attenzione adesso a non spingere troppo.

La calma è . . . la forza della virtù !  

no no adesso faccio nuoto domani sera e poi basta fino a sabato ma non allungo ...

@ely @simpep grandi!! che bei progressi che state facendo!!

io spero di avere nelle gambe la distanza...negli ultimi 9 weekend ho fatto 1 volta 18km,  5 volte 21km, 1 volta 23km e 1 volta 26km...però boh qualcosa mi lascia nel dubbio...

Io sono felice ... corro punto
Dai che ce la fai Paolo!!! Sono sicura che andrà tutto ok

7 km a 5'33"
Paolo i dubbi ci saranno sempre, ma la distanza ce l'hai . tranquillo!

Chi non ha dubbi Paolo ?!

Credo li abbia anche Calcaterra quando parte per le 100 !

Sei preparato...in bocca al lupo !

Paolo,
con cinque 21 saresti già a posto, non avere dubbi, hai fatto pure troppo. Io lo scorso anno ho fatto la Cortina-Dobbiaco con una 21 e tre 19.......
Tu hai anche la 23!!!
In bocca al lupo.

Bravi Simone ed Eliana, era un po' che non leggevo ma noto con piacere che vi siete dati da fare. Complimenti

finalmente si riprende

Evvaiiii!!

Evviva i peanuts! !!

io ieri sera corso di nuoto ... per la prima volta per qualche istante sono "scivolata nell'acqua" ... non è così scontato

ieri ultima sgambata. 11km a 5'24" complici un paio di km fatti appena sotto ai 5'00"

grazie del supporto!!
vedremo cosa succederà;
lo scorso anno, di ritorno dalla maratona di roma, ho fatto 2h16m...

C'era così poca gente al parco che stamattina ho fatto l'atleta, il pubblico e "er còcce".

• 3 x ( 500 corsa + 500 passo)
  
• 1 x (1500 corsa + 500 passo)
  
• 1 x ( 500 corsa + 500 passo)
  
• 1 x (2000 corsa + 500 passo)
  

Visto che sta ascoltando le mie  allora ho acceso un lumino a Santa Suoletta da Silicone !




>sim

bravi ragazzi
ahahah forte Simone

Oggi corsa.

6km FL 4'33"
2 km SAN. 3'46"
3km FL 4'35". 11 km in tutto.
____________
Totale 11 km

Fatti fuori millemila moscerini. :

simpep ha scritto:Domani pausa e verifica presenza dolore al "grande tallo"

Ciao simpep.

Eh già! Invecchiando la memoria vacilla.
Tra noi sessantenni possiamo anche dircelo; non è vero simpatico sim?

Il tallo... il tallo... il tallo...
Maledizione! Dove ho già sentito quel termine ?!!
Hai presente quando ti frulla in testa un ricordo che non riesci ad agganciare in modo preciso?
Ebbene sappi, caro Simone, che il tuo sciagurato “tallo” mi ha tormentato per dei giorni.
Mi coricavo la sera e non mi faceva prendere sonno; già dal primo mattino mi rovinava la giornata; sul lavoro non riuscivo concentrarmi facendomi commettere, quel maledetto “tallo”, un sacco di errori. A tavola conversando con mia moglie, tra una frase e l'altra ci infilavo la parola "tallo"; lei mi guardava sospettosa chiedendomi: « Cos'hai? Stai male?»

Ma poi, finalmente... ho visto la luce!!
A confondermi è stata un'assonanza. Quello che cercavo disperatamente di ricordare non era il “tallo” ma il “malo”.
Forse, per strana similitudine pensavo: Simone ha un “malo al tallo”.

Cosa mi succede: sarà il segno di un'incipiente arteriosclerosi cerebrale?
Certo voi penserete: « Il “tallo” e il “malo”? Ma che dice questo pazzo! »

Tutto viene da una tiritera che si annidava in qualche meandro del mio vecchio cervello:
“Il baco del calo del malo. Il beco del chelo del melo. Il bico del chilo del milo.”.

Si tratta di una filastrocca contenuta nel romanzo autobiografico di Natalia Ginzburg: “LESSICO FAMIGLIARE”.
È stato, ora ricordo bene, il primo libro della Ginzburg che lessi. Fu quando nostra figlia aveva 2-3 anni (1984-1985). In quegli anni eravamo impegnati a far parlare correttamente la nostra bambina e perciò, quando vidi esposto quel titolo, acquistai il libro.
Poi scoprii che in realtà non parlava di educazione linguistica, ma era un romanzo basato sui ricordi di vita familiare dell'autrice.
Tuttavia l'acquisto di quel libro fu una fortuna: scoprii così una delle autrici italiane che amo di più e di cui ho poi letto tutto.

P.S.
E così il “tallo” del buon  simpep mi da lo spunto per fare una piccola recensione che, spero, sarà gradita alla nostra cara metropolis.

“LESSICO FAMIGLIARE” di Natalia Ginzburg Ed. Einaudi p. 212.
Più che un romanzo è il diario di una giovane donna di famiglia ebrea ambientato prevalentemente a Torino negli anni che vanno dal 1920 al 1950.
Racconta le vicende intime e pubbliche di una famiglia del tutto speciale: fuori dal comune per l'originalità dei suoi personaggi, dei suoi comportamenti e delle sue frequentazioni.
La narrazione utilizza il lessico dei suoi componenti: un codice, appunto, tutto famigliare. Le pagine sono piene di filastrocche (come quella del “baco del malo”), buffi modi di dire (“sbrodoghezzi”, “potacci”, “negrigure”), curiose consuetudini domestiche fatte di piccole e divertenti manie, aneddoti piuttosto comici.
Luoghi fatti e persone sono reali e questo rende il romanzo molto interessante anche dal punto di vista della narrazione storica: l'avvento del fascismo, la guerra mondiale, la Resistenza, la Liberazione e il primo dopoguerra.
Posso dire che la lettura di questo romanzo, oltre all'essere divertente, può anche far capire come si viveva in quei tempi: come si stava sotto la dittatura, cosa provocarono le leggi razziali, la guerra e infine il sollievo per la conquistata (oggi non sufficientemente apprezzata) libertà. Sono temi attualissimi dato che domani, 25 aprile, ricorre il 70° della Liberazione.

Il libro non è lungo ed è scritto talmente bene che si può legge tutto d'un fiato. Natalia Ginzburg, in questo romanzo, come in tutti gli altri che ha prodotto, usa sempre un linguaggio molto scorrevole e chiaro, mai noioso. Anche nei passaggi più complessi, nelle riflessioni più serie, nelle descrizioni più drammatiche e commoventi, l'autrice usa sempre un tono ironico lieve e brillante senza tuttavia mai scadere nella banalità o nella retorica.
Consiglio a tutti la lettura di questo libro che io considero uno dei più belli della moderna narrativa italiana. Dopo averlo letto vi verrà sicuramente voglia di leggere altri dei tanti libri di Natalia Ginzburg: una scrittrice di grande talento e di ancor più grande sensibilità umana.

Ieri 8 km ... 2 riscaldamento ... poi allunghi, che ho sbagliato per il recupero ma vabbe' va bene così ... e 2 km defaticamento ....

Stamattina a Poviglio (RE).....

2 km di riscaldamento
Garetta da10 km in 1h03' e rotti... tirando un'amica.
_______________
Totale 12 km

Buona domenica.

Appena rientrato da 40' sotto la pioggia battente.
8 km in tutto.