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La gara del giorno
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Il Greco
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Il Greco- Piè Veloce
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Violetta- Run like a Pink
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Re: La gara del giorno
Antonio
dovedavide- Corsa Media
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Re: La gara del giorno
Grande Antonio
freccia- Piè Veloce
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Re: La gara del giorno
Grazie veramente a tutti
Tutta un'altra cosa in questo forum. ...di la dovevo grattarmi dopo un resoconto
Tutta un'altra cosa in questo forum. ...di la dovevo grattarmi dopo un resoconto
Ospite- Ospite
Re: La gara del giorno
Grandissimo Antonio.. Il miele dei Monti della Tolfa valeva da solo la trasferta.
Adrix- Piè Veloce
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Re: La gara del giorno
ADB ha scritto:Grazie veramente a tutti
Tutta un'altra cosa in questo forum. ...di la dovevo grattarmi dopo un resoconto
Re: La gara del giorno
Mitico Antonio!
Ringhio- Corsa Veloce
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Re: La gara del giorno
Maratonina della Cooperazione km 10
21 aprile 2013
Dopo l'ultimo personale ho trovato un po' di difficoltà a riprendere il solito allenamento, ed allora, mancando qualche cosa di strutturale nel mio fisico, mi metto sotto con un periodo di 4 settimane nel quale ho curato l'aumento di vascolarizzazione e incremento di funzionalità cardiaca, con un periodo di carichi chilometrici; quindi oggi, dopo uno scarico di qualche giorno mi aspetto un personale, o comunque avendo segnali di miglioramento provo un tempo anche per poter ricalibrare il nuovo ciclo di allenamento.
Solita vestizione scrupolosa e dopo aver messo le leggerissime Brooks T7 Racer, parto per un riscaldamento più scrupoloso del solito, con i velocissimi Marco ed Antonino: si scherza e si ride, ma alla fine mi allontano qualche secondo prima degli altri per schierarmi vicino alla linea di partenza. Rapido saluto con gli amici Francesco e Gianluca che non ero riuscito a vedere prima e lo speacker parte con la procedura di partenza.
Un minuto di raccoglimento ricorda a tutti i tragici fatti di Boston: follia dell'uomo che ancora esercita violenza su altri uomini. E ancora nel terzo millennio si vede una cosa simile.
Via!
Parto bene, nessuno mi intralcia. Davanti sono tutti veloci come e più di me. Le gambe girano benissimo ed in più questa è praticamente una corsa che si svolge in casa e pressoché pianeggiante. La partenza è nel posto del consueto raduno mattutino con il Presidentissimo. Tornando a noi, la vera preoccupazione è nel non strafare all'inizio: il primo km viene via a 3'56”, purtroppo non sono riuscito a fare di peggio ed il programma di fare una gara a 4'05”, alla luce dei primi metri, forse una previsione troppo prudenziale? Il secondo km ci porta sulla via Palmiro Togliatti, la strada urbana più grande e lunga della capitale. Corro il secondo km frenandomi di più e viene via a 4'00”: non so' se essere più felice o preoccupato; la fatica non si fa' sentire, ma i 10 km sono una specie di serpente che può mordere in ogni momento. Infatti, al km 1,800 circa rivedo e mi supera Marco della mia società; ci eravamo lasciati al risaldamento e lui mi ora mi chiama e mi incita di seguirlo. Declino l'invito volendo fare una parte iniziale conservativa, oltre che esiste un abisso di forma fisica fra me e lui dall'alto del suo 53° posto alla Maratona di Roma con 2h47'...purtroppo dopo la gara mi dice che mi avrebbe tirato a richiesta.. va bene lo stesso, ma un gli devo un bel grazie per l'incitamento.
Al 2,200 invertiamo la marcia e percorriamo la Togliatti al contrario, ora la strada sale leggermente, ma il tempo è sempre veloce, cioè 4'06”, e quando entriamo a via di Grotta di Gregna, il quarto chilometro è passato da poco ed inizio ad essere un po' in affanno, allora butto un occhio sul GPS e... porca miseria! Il passo è oltre i 4'15”, ma soprattutto la FC è alta: 163/165. Ho perso l'iniziativa!! Se al km 4 sto' in queste condizioni, non posso più permettermi di correre a priorità di tempi, e quindi con l'iniziativa nelle mie mani, ma devo “ascoltare” il cuore e guardare prima i battiti, consapevole che mi sono rimasti 5/6 battiti di riserva per percorrere gli altri 5 km ed 800 metri. Mi monta un po' di delusione, devo piegarmi a tempi peggiori del 4'05” di passo, però sappiamo tutti com'è l'atletica. Cerco di non perdere morale vedo se trovo un partner per succhiargli la scia, ma non trovo nulla per me, del resto a questo passo corriamo un po' diradati.
Siamo quasi al quinto km e alla rotonda vicino via Mozart c'è Samuele (il Presidente operativo di CAT) che, radio in mano, oggi fa' il giudice di gara e con tutti questi incroci del percorso, sta' con gli occhi attentissimi per evitare che qualche stupido si faccia venire la voglia di tagliare. Mi vede e mi incita ed io ho un sussulto di piacere che trasmetto positivamente anche alle gambe: grazie Samy! Quando si corre nella sofferenza fa' sempre piacere ricevere una parola di aiuto da un collega di corsa o da qualche amico che ti “spinge” incitandoti.
Arrivati alla fine di via del Badile, sfioriamo via Tiburtina e invertiamo la marcia per tornare indietro. Ora la strada accenna ad un minimo di salita per circa 500 metri ed io cerco di spingere di più: va bene la stanchezza, ma ora devo correre, poi recupererò più avanti; tengo un passo discreto e solo per qualche attimo tocco i 4'37” di passo, ma vedo che intorno a me gli altri runners tengono la mia velocità.
Il km 6, 7 ed 8, dopo questa salitella, non hanno la minima variazione altimetrica e li corro praticamente a 4'10”: va bene ma non benissimo e comunque non ne ho di più. Poco dopo il km 7, mi supera Orazio della CAT, che mi incita e mi dice: “non mollare ed attaccati a me”. Veramente un bellissimo gesto, però non ne avevo proprio; lo seguo per 2/300 metri, ma lui si allontana e non ho veramente la forza di cambiare passo.
Sembra andare tutto secondo il piano di riserva (!!), ma poco dopo il km 8 inaspettatamente, per me, si entra dentro un parco: 1100 metri di fuoristrada da affrontare con le scarpette leggere, però mentre corro mi ripeto da solo quello che dico sempre, cioè niente scuse; nonostante un po' di discesa, il tempo ne risente ed ho picchi negativi di 4'38”/4'40”, ma alla fine chiudo il nono chilometro a 4'13” di media e l'ultimo, nonostante lo scatto finale, a 4'09”.
Al km 9,400 si torna finalmente sull'asfalto ed allora, a 400 metri dall'arrivo cerco di metterci qualche cosa più di quello che ho, così ogni tanto torna ad occhieggiare il 3' davanti al settore del passo al km, sul mio GPS, ma assieme leggo i 170 bpm che sono veramente una soglia di malessere per un anziano podista come me, strappato al divano di casa.
La gara è un po' più lunga, forse 150 metri, ed io chiudo con un buon 41'15” sul mio GPS oppure 41'35” di TDS che è il nuovo personale; unico rammarico: avrei voluto vedere un 40' tondo, essendo consapevole che per accedere fra quelli che corrono a 3' al km ancora ci vuole un po' di tempo ed aver fatto un 40' mi avrebbe avvicinato all'empireo dei runners da 3' al km; comunque il 4'07” al km va bene ed è quello che valgo: qui non siamo pescatori che si possono allungare i pesci nei racconti del lunedì, nella corsa quando dici il tempo, non puoi allungarlo o accorciarlo a richiesta!
Post gara con Max Cave di Runners.Formitaliano con il quale passo molto tempo nel tentativo di trovare una maratona che possa essere condivisa da tutti gli amici del forum per organizzare una trasferta il più partecipata possibile in autunno. Incontro anche la bella Roberta che non vedevo all'Acqua Acetosa da tanto e che ogni tanto abbandona le distanze brevi per venire a correre un diecimila.
Prossimo appuntamento alla mezza di Rieti per giovedì 25 aprile.
Buone corse a tutti.
21 aprile 2013
Dopo l'ultimo personale ho trovato un po' di difficoltà a riprendere il solito allenamento, ed allora, mancando qualche cosa di strutturale nel mio fisico, mi metto sotto con un periodo di 4 settimane nel quale ho curato l'aumento di vascolarizzazione e incremento di funzionalità cardiaca, con un periodo di carichi chilometrici; quindi oggi, dopo uno scarico di qualche giorno mi aspetto un personale, o comunque avendo segnali di miglioramento provo un tempo anche per poter ricalibrare il nuovo ciclo di allenamento.
Solita vestizione scrupolosa e dopo aver messo le leggerissime Brooks T7 Racer, parto per un riscaldamento più scrupoloso del solito, con i velocissimi Marco ed Antonino: si scherza e si ride, ma alla fine mi allontano qualche secondo prima degli altri per schierarmi vicino alla linea di partenza. Rapido saluto con gli amici Francesco e Gianluca che non ero riuscito a vedere prima e lo speacker parte con la procedura di partenza.
Un minuto di raccoglimento ricorda a tutti i tragici fatti di Boston: follia dell'uomo che ancora esercita violenza su altri uomini. E ancora nel terzo millennio si vede una cosa simile.
Via!
Parto bene, nessuno mi intralcia. Davanti sono tutti veloci come e più di me. Le gambe girano benissimo ed in più questa è praticamente una corsa che si svolge in casa e pressoché pianeggiante. La partenza è nel posto del consueto raduno mattutino con il Presidentissimo. Tornando a noi, la vera preoccupazione è nel non strafare all'inizio: il primo km viene via a 3'56”, purtroppo non sono riuscito a fare di peggio ed il programma di fare una gara a 4'05”, alla luce dei primi metri, forse una previsione troppo prudenziale? Il secondo km ci porta sulla via Palmiro Togliatti, la strada urbana più grande e lunga della capitale. Corro il secondo km frenandomi di più e viene via a 4'00”: non so' se essere più felice o preoccupato; la fatica non si fa' sentire, ma i 10 km sono una specie di serpente che può mordere in ogni momento. Infatti, al km 1,800 circa rivedo e mi supera Marco della mia società; ci eravamo lasciati al risaldamento e lui mi ora mi chiama e mi incita di seguirlo. Declino l'invito volendo fare una parte iniziale conservativa, oltre che esiste un abisso di forma fisica fra me e lui dall'alto del suo 53° posto alla Maratona di Roma con 2h47'...purtroppo dopo la gara mi dice che mi avrebbe tirato a richiesta.. va bene lo stesso, ma un gli devo un bel grazie per l'incitamento.
Al 2,200 invertiamo la marcia e percorriamo la Togliatti al contrario, ora la strada sale leggermente, ma il tempo è sempre veloce, cioè 4'06”, e quando entriamo a via di Grotta di Gregna, il quarto chilometro è passato da poco ed inizio ad essere un po' in affanno, allora butto un occhio sul GPS e... porca miseria! Il passo è oltre i 4'15”, ma soprattutto la FC è alta: 163/165. Ho perso l'iniziativa!! Se al km 4 sto' in queste condizioni, non posso più permettermi di correre a priorità di tempi, e quindi con l'iniziativa nelle mie mani, ma devo “ascoltare” il cuore e guardare prima i battiti, consapevole che mi sono rimasti 5/6 battiti di riserva per percorrere gli altri 5 km ed 800 metri. Mi monta un po' di delusione, devo piegarmi a tempi peggiori del 4'05” di passo, però sappiamo tutti com'è l'atletica. Cerco di non perdere morale vedo se trovo un partner per succhiargli la scia, ma non trovo nulla per me, del resto a questo passo corriamo un po' diradati.
Siamo quasi al quinto km e alla rotonda vicino via Mozart c'è Samuele (il Presidente operativo di CAT) che, radio in mano, oggi fa' il giudice di gara e con tutti questi incroci del percorso, sta' con gli occhi attentissimi per evitare che qualche stupido si faccia venire la voglia di tagliare. Mi vede e mi incita ed io ho un sussulto di piacere che trasmetto positivamente anche alle gambe: grazie Samy! Quando si corre nella sofferenza fa' sempre piacere ricevere una parola di aiuto da un collega di corsa o da qualche amico che ti “spinge” incitandoti.
Arrivati alla fine di via del Badile, sfioriamo via Tiburtina e invertiamo la marcia per tornare indietro. Ora la strada accenna ad un minimo di salita per circa 500 metri ed io cerco di spingere di più: va bene la stanchezza, ma ora devo correre, poi recupererò più avanti; tengo un passo discreto e solo per qualche attimo tocco i 4'37” di passo, ma vedo che intorno a me gli altri runners tengono la mia velocità.
Il km 6, 7 ed 8, dopo questa salitella, non hanno la minima variazione altimetrica e li corro praticamente a 4'10”: va bene ma non benissimo e comunque non ne ho di più. Poco dopo il km 7, mi supera Orazio della CAT, che mi incita e mi dice: “non mollare ed attaccati a me”. Veramente un bellissimo gesto, però non ne avevo proprio; lo seguo per 2/300 metri, ma lui si allontana e non ho veramente la forza di cambiare passo.
Sembra andare tutto secondo il piano di riserva (!!), ma poco dopo il km 8 inaspettatamente, per me, si entra dentro un parco: 1100 metri di fuoristrada da affrontare con le scarpette leggere, però mentre corro mi ripeto da solo quello che dico sempre, cioè niente scuse; nonostante un po' di discesa, il tempo ne risente ed ho picchi negativi di 4'38”/4'40”, ma alla fine chiudo il nono chilometro a 4'13” di media e l'ultimo, nonostante lo scatto finale, a 4'09”.
Al km 9,400 si torna finalmente sull'asfalto ed allora, a 400 metri dall'arrivo cerco di metterci qualche cosa più di quello che ho, così ogni tanto torna ad occhieggiare il 3' davanti al settore del passo al km, sul mio GPS, ma assieme leggo i 170 bpm che sono veramente una soglia di malessere per un anziano podista come me, strappato al divano di casa.
La gara è un po' più lunga, forse 150 metri, ed io chiudo con un buon 41'15” sul mio GPS oppure 41'35” di TDS che è il nuovo personale; unico rammarico: avrei voluto vedere un 40' tondo, essendo consapevole che per accedere fra quelli che corrono a 3' al km ancora ci vuole un po' di tempo ed aver fatto un 40' mi avrebbe avvicinato all'empireo dei runners da 3' al km; comunque il 4'07” al km va bene ed è quello che valgo: qui non siamo pescatori che si possono allungare i pesci nei racconti del lunedì, nella corsa quando dici il tempo, non puoi allungarlo o accorciarlo a richiesta!
Post gara con Max Cave di Runners.Formitaliano con il quale passo molto tempo nel tentativo di trovare una maratona che possa essere condivisa da tutti gli amici del forum per organizzare una trasferta il più partecipata possibile in autunno. Incontro anche la bella Roberta che non vedevo all'Acqua Acetosa da tanto e che ogni tanto abbandona le distanze brevi per venire a correre un diecimila.
Prossimo appuntamento alla mezza di Rieti per giovedì 25 aprile.
Buone corse a tutti.
Adrix- Piè Veloce
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Località : Roma
Re: La gara del giorno
complimenti Adrix per il PB.
Nella sezione gare si parla già della maratona di Firenze, magari si potrebbe organizzare li il raduno.
Nella sezione gare si parla già della maratona di Firenze, magari si potrebbe organizzare li il raduno.
Re: La gara del giorno
Grandissimi ADB e Adrix!!!
Federoca- Moderatrice Pink
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Re: La gara del giorno
Ieri ho corso la mezza maratona di Padova ottenendo il mio nuovo pb sulla distanza 1.42.45 sono felicissimo
Appena lo scrivo posto il resoconto
Appena lo scrivo posto il resoconto
ilmara- Piè Veloce
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Re: La gara del giorno
Bravo Ilmara
Violetta- Run like a Pink
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Re: La gara del giorno
Grazie ragazzi sto vivendo grazie alla corsa una seconda giovinezza, oggi mi sento così
E poi ieri ho festeggiato il mio primo anno da maratoneta, era una gara in cui non potevo non fare bene
E poi ieri ho festeggiato il mio primo anno da maratoneta, era una gara in cui non potevo non fare bene
ilmara- Piè Veloce
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Re: La gara del giorno
ilmara ha scritto:Grazie ragazzi sto vivendo grazie alla corsa una seconda giovinezza, oggi mi sento così
E poi ieri ho festeggiato il mio primo anno da maratoneta, era una gara in cui non potevo non fare bene
Grande Mara...
Grazie a tutti degli immemritati complimenti
Adrix- Piè Veloce
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Re: La gara del giorno
Grande Adrix adesso puntiamo a stare sotto i 40
Il Greco- Piè Veloce
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Località : Imola Rock City
Re: La gara del giorno
Grazie Adrix e complimenti a te
Dal tuo resoconto mi sono ancora più convinto di non aver voglia di correre una 10.000.
Fa troppo male
Dal tuo resoconto mi sono ancora più convinto di non aver voglia di correre una 10.000.
Fa troppo male
ilmara- Piè Veloce
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Località : Treviso
Re: La gara del giorno
Dobbiamo incrementare
Adrix- Piè Veloce
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Località : Roma
Re: La gara del giorno
Non competitiva di 11,5 km a CastelBolognese,ero indeciso se fare la 50 km oppure il percorso corto .
Il pezzo di salita sopra il 14% è stato veramente gustoso
Il pezzo di salita sopra il 14% è stato veramente gustoso
Il Greco- Piè Veloce
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Località : Imola Rock City
Re: La gara del giorno
25 aprile 2013
XVI edizione della Mezza maratona di Rieti.
Organizzazione della trasferta un po' travagliata per impegni di lavoro (..anche oggi!), per questo declino tanto la proposta di andare con il Presidente che ha deciso di rimanere a pranzo nella città che fu dei Sabini quanto l'offerta di Castoro, Stefano e KingJulien di viaggiare con loro, in quanto per motivi di spazio non avremmo viaggiato comodi, così mi avventuro con Marco della CAT a bordo della mia piccola Smart.
Il viaggio scorre allegro mischiando argomenti dei più vari: donne, macchine, scarpe da running e tempi fatti e da fare; a questo proposito io proverò un'improbabile 1h 29'50” e Marco un probabilissimo 1h 19'50”. Vedremo.
Difficile ritrovo al palazzetto dello sport dell'atletica: oggi, per quanto riguarda le indicazioni sul posto della partenza, è andata in scena la giornata del dilettante ed infatti troviamo il luogo della partenza per caso, visto che gli organizzatori non hanno indicato nulla sul sito e non hanno messo neanche qualche piccolo cartello per le strada della cittadina. Il sito parlava di un'altra strada e il telefono indicato era quello di un fax...
Fra gli amici, mentre procedo alle operazioni pre gara, spunta Grazia del Trail dei 2 laghi: baci, abbracci, rapidi commenti sulle ultime attività e ci diamo appuntamento all'arrivo per altre chiacchere.
Sulla linea di partenza abbozzo una sorta di riscaldamento che per fortuna, nella confusione dei 700/800 podisti, non è stato notato, altrimenti sai quante risate avrei mosso; è stata un'attività ai limiti del ridicolo. Il mio compagno di viaggio, Marco, più dignitosamente lo ha evitato completamente causa mancanza di tempo. Alla fine mi ritrovo vicino a Grazia, qualche breve altro commento e poi inizia il minuto di silenzio per Paolo “Krily”, al termine del quale si parte.
La gara si dirige verso est nella prima parte del percorso e si svolge in ambito cittadino; percorriamo la via Matteucci e sovrastiamo il Velino un paio di volte in virtù del biscotto che è stato creato, per poi dirigersi di nuovo in senso inverso.
Nei programmi c'era la corsa ad un passo di 4'15” ma anche oggi nei primi 6 km, solo una volta sono riuscito ad andare a 4'17”,per gli altri intermedi mi sono trovato sempre ad un passo più svelto del voluto. A questo punto, alla luce del successivo svolgimento della gara, devo fare una pesantissima autocritica: già la previsione di correre a 4'15” era abbastanza ottimista, se poi mi metto anche a non rispettare i tempi prefissati le cose si possono mettere male come del resto è stato. E' vero che non accusavo minimamente la fatica, o comunque molto poco, ma è altrettanto vero che questo incedere oltre il passo previsto nella fase iniziale della gara è figlio solo di una gestione approssimativa e dilettantistica delle mie capacità; in tre parole: sono un cretino. Mi auguro di correggere il prima possibile questa mia grave lacuna.
Al km 2,200 entriamo nei vicoli di Rieti: il percorso è nervoso e ricco di sali scendi, io procedo bello allegro. Presa via Garibaldi la strada sale abbastanza decisamente fin quasi alla fine, dove inizia la discesa più ripida della competizione ed io avanzo fra la tentazione di andare giù veloce e recuperare insieme un po' di battiti aumentati nell'arrampicata.
Al km 6 circa siamo quasi fuori dall'abitato o comunque ci stiamo andando. Aggancio un vispo gruppetto che incede a 4'15”; siamo circa 10/12 persone che hanno intenzione di mantenere questo passo. Mi sento un po' tirato, ma ritengo di aver trovato il treno giusto; corro con loro: siamo tutti stretti e compatti, mentre davanti e dietro non c'è nessuno, praticamente corriamo in una nuvola, così serrati da toccarci spesso.
Poi, al km 9,500 arriva un dolore forte al fianco destro e qui parte una gara differente: da qui in poi soffrirò fino a pensare due o tre volte di fermarmi o di correre a passo turistico.. rectius, più turistico del mio. Il gruppetto guadagna 20/30 metri ed io non riesco a reagire, anzi il GPS mi ricorda che corro addirittura ad un passo di 4'20”/4'25”. Al 10,500 il dolore si attenua e praticamente passa, allora do un paio di strappi e rientro nel gruppo, ma è un fuoco di paglia: pian piano i runners vanno via inesorabilmente ed anche qualcun altro si stacca per venirmi a fare compagnia. La cosa peggiore è che faccio molta fatica ad avanzare e non riesco ad avere mai la percezione chiara di correre in pendenza favorevole o meno.
Al km 11,700 circa, se non sbaglio, un collega di fatica mi fa' notare un piccolo altarino pieno di fiori che ricorda il posto dove è morto Paolo: ognuno, secondo la propria sensibilità, onora il passaggio con un gesto, una preghiera o una parola, mentre continuiamo a fare la stessa attività che pur amata lo ha portato via.
Continuiamo a correre nella campagna, mentre io continuo a soffrire mentalmente per la corsa pressoché solitaria. Dal km 15 al 18 corro sempre oltre i 4'20”, benché le variazioni altimetriche siano irrilevanti. Poi, al km 19 torna un ritmo decente: evito appositamente di guardare il GPS per non farmi influenzare e viene fuori un parziale di 4'15”, ma è una sorta di ultimo colpo di orgoglio, poi sprofondo nuovamente in un passo molto peggiore e gli ultimi due chilometri sono di gran fatica ed entrambi ad oltre 4'20”.
Ingresso nello stadio un po' difficoltoso e arrivo in una bellissima pista, dove un collega mi supera a velocità doppia della mia, incitandomi, ma ormai sono piantato sulle gambe e arrivo senza alcun sussulto d'orgoglio.
Comunque è PB 1h 30'47” del mio Garmin oppure 1h 31'33” ufficiale. Il muro dei novanta minuti resiste, ma probabilmente le mie previsioni erano veramente troppo ottimistiche.
Marco, il mio compagno di viaggio, invece, è primo di categoria con un ottimo 1h 22'36”, macchiato da una sosta di due minuti e mezzo al sesto km per “motivi personali”; prima di categoria anche Grazia ed anche a lei caciottona della zona nel pacco regalo.
Finale con le solite chiacchere fra amici e via, di nuovo verso Roma con la smartina piena di borse, scarpe, caciotta e stanchezza, che arranca sulla Salaria.
Alla prossima domenica con una gara in relax (per me) e da godersi per il paesaggio: l'Appia Run; ed allora buone corse a tutti.
XVI edizione della Mezza maratona di Rieti.
Organizzazione della trasferta un po' travagliata per impegni di lavoro (..anche oggi!), per questo declino tanto la proposta di andare con il Presidente che ha deciso di rimanere a pranzo nella città che fu dei Sabini quanto l'offerta di Castoro, Stefano e KingJulien di viaggiare con loro, in quanto per motivi di spazio non avremmo viaggiato comodi, così mi avventuro con Marco della CAT a bordo della mia piccola Smart.
Il viaggio scorre allegro mischiando argomenti dei più vari: donne, macchine, scarpe da running e tempi fatti e da fare; a questo proposito io proverò un'improbabile 1h 29'50” e Marco un probabilissimo 1h 19'50”. Vedremo.
Difficile ritrovo al palazzetto dello sport dell'atletica: oggi, per quanto riguarda le indicazioni sul posto della partenza, è andata in scena la giornata del dilettante ed infatti troviamo il luogo della partenza per caso, visto che gli organizzatori non hanno indicato nulla sul sito e non hanno messo neanche qualche piccolo cartello per le strada della cittadina. Il sito parlava di un'altra strada e il telefono indicato era quello di un fax...
Fra gli amici, mentre procedo alle operazioni pre gara, spunta Grazia del Trail dei 2 laghi: baci, abbracci, rapidi commenti sulle ultime attività e ci diamo appuntamento all'arrivo per altre chiacchere.
Sulla linea di partenza abbozzo una sorta di riscaldamento che per fortuna, nella confusione dei 700/800 podisti, non è stato notato, altrimenti sai quante risate avrei mosso; è stata un'attività ai limiti del ridicolo. Il mio compagno di viaggio, Marco, più dignitosamente lo ha evitato completamente causa mancanza di tempo. Alla fine mi ritrovo vicino a Grazia, qualche breve altro commento e poi inizia il minuto di silenzio per Paolo “Krily”, al termine del quale si parte.
La gara si dirige verso est nella prima parte del percorso e si svolge in ambito cittadino; percorriamo la via Matteucci e sovrastiamo il Velino un paio di volte in virtù del biscotto che è stato creato, per poi dirigersi di nuovo in senso inverso.
Nei programmi c'era la corsa ad un passo di 4'15” ma anche oggi nei primi 6 km, solo una volta sono riuscito ad andare a 4'17”,per gli altri intermedi mi sono trovato sempre ad un passo più svelto del voluto. A questo punto, alla luce del successivo svolgimento della gara, devo fare una pesantissima autocritica: già la previsione di correre a 4'15” era abbastanza ottimista, se poi mi metto anche a non rispettare i tempi prefissati le cose si possono mettere male come del resto è stato. E' vero che non accusavo minimamente la fatica, o comunque molto poco, ma è altrettanto vero che questo incedere oltre il passo previsto nella fase iniziale della gara è figlio solo di una gestione approssimativa e dilettantistica delle mie capacità; in tre parole: sono un cretino. Mi auguro di correggere il prima possibile questa mia grave lacuna.
Al km 2,200 entriamo nei vicoli di Rieti: il percorso è nervoso e ricco di sali scendi, io procedo bello allegro. Presa via Garibaldi la strada sale abbastanza decisamente fin quasi alla fine, dove inizia la discesa più ripida della competizione ed io avanzo fra la tentazione di andare giù veloce e recuperare insieme un po' di battiti aumentati nell'arrampicata.
Al km 6 circa siamo quasi fuori dall'abitato o comunque ci stiamo andando. Aggancio un vispo gruppetto che incede a 4'15”; siamo circa 10/12 persone che hanno intenzione di mantenere questo passo. Mi sento un po' tirato, ma ritengo di aver trovato il treno giusto; corro con loro: siamo tutti stretti e compatti, mentre davanti e dietro non c'è nessuno, praticamente corriamo in una nuvola, così serrati da toccarci spesso.
Poi, al km 9,500 arriva un dolore forte al fianco destro e qui parte una gara differente: da qui in poi soffrirò fino a pensare due o tre volte di fermarmi o di correre a passo turistico.. rectius, più turistico del mio. Il gruppetto guadagna 20/30 metri ed io non riesco a reagire, anzi il GPS mi ricorda che corro addirittura ad un passo di 4'20”/4'25”. Al 10,500 il dolore si attenua e praticamente passa, allora do un paio di strappi e rientro nel gruppo, ma è un fuoco di paglia: pian piano i runners vanno via inesorabilmente ed anche qualcun altro si stacca per venirmi a fare compagnia. La cosa peggiore è che faccio molta fatica ad avanzare e non riesco ad avere mai la percezione chiara di correre in pendenza favorevole o meno.
Al km 11,700 circa, se non sbaglio, un collega di fatica mi fa' notare un piccolo altarino pieno di fiori che ricorda il posto dove è morto Paolo: ognuno, secondo la propria sensibilità, onora il passaggio con un gesto, una preghiera o una parola, mentre continuiamo a fare la stessa attività che pur amata lo ha portato via.
Continuiamo a correre nella campagna, mentre io continuo a soffrire mentalmente per la corsa pressoché solitaria. Dal km 15 al 18 corro sempre oltre i 4'20”, benché le variazioni altimetriche siano irrilevanti. Poi, al km 19 torna un ritmo decente: evito appositamente di guardare il GPS per non farmi influenzare e viene fuori un parziale di 4'15”, ma è una sorta di ultimo colpo di orgoglio, poi sprofondo nuovamente in un passo molto peggiore e gli ultimi due chilometri sono di gran fatica ed entrambi ad oltre 4'20”.
Ingresso nello stadio un po' difficoltoso e arrivo in una bellissima pista, dove un collega mi supera a velocità doppia della mia, incitandomi, ma ormai sono piantato sulle gambe e arrivo senza alcun sussulto d'orgoglio.
Comunque è PB 1h 30'47” del mio Garmin oppure 1h 31'33” ufficiale. Il muro dei novanta minuti resiste, ma probabilmente le mie previsioni erano veramente troppo ottimistiche.
Marco, il mio compagno di viaggio, invece, è primo di categoria con un ottimo 1h 22'36”, macchiato da una sosta di due minuti e mezzo al sesto km per “motivi personali”; prima di categoria anche Grazia ed anche a lei caciottona della zona nel pacco regalo.
Finale con le solite chiacchere fra amici e via, di nuovo verso Roma con la smartina piena di borse, scarpe, caciotta e stanchezza, che arranca sulla Salaria.
Alla prossima domenica con una gara in relax (per me) e da godersi per il paesaggio: l'Appia Run; ed allora buone corse a tutti.
Adrix- Piè Veloce
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Re: La gara del giorno
Adriano, credo che devi essere cmq molto soddisfatto della tua gara, sicuramente Rieti non è una gara da PB ma tu lo hai fatto lo stesso, questo vuol dire che in una mezza + partecipata potrai tranquillamente raggiungere il tuo obiettivo di abbattere il muro dei 90', ne sono sicuro, li vali tutti e sono sicuro che alla mezza di Fiumicino, la gara principe per l'attacco ai PB farai anche un bel 1h28'
Re: La gara del giorno
1h 28?, Ma a Fiumicino volevo fare 59'55"!!!!
Va benissimo comunque, solo solo insoddisfatto della gestione delle ultime due gare, i risultati vanno comunque molto bene.
Ora mi faccio 6/7 settimane di allenamento e poi riproviamo a limare qualche cosa.
Intanto trofei ristoro a go go!
Va benissimo comunque, solo solo insoddisfatto della gestione delle ultime due gare, i risultati vanno comunque molto bene.
Ora mi faccio 6/7 settimane di allenamento e poi riproviamo a limare qualche cosa.
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Adrix- Piè Veloce
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