Castoro vs Albanesi = 5-0

Chiaramente questo è un post goliardico, si tratta di una sfida tra me e le teorie di Albanesi, chiunque segue o prende per buone le sue teorie fa benissimo a farlo, non mi sognerei mai di dire che sta sbagliando, mi limito a dare la mia opinione in base alla mia esperienza personale

Albanesi scrive: chi ha un imc alto, specialmente sopra 25 non può correre al massimo può permettersi un jogging leggero:
nell'ottobre del 2011 pesavo 83,5kg e avevo un imc tra i 26 e i 27, ho corso la 30km del mare chiudendola in 2h25'29" arrivando 283° assoluto su circa 1000 partenti

nel 2009 ho seguito il programma di Albanesi per preparare i 10.000 ed a ottobre 2009 ho corso il trofeo s. ippolito chiudendolo in 44'25":
nel 2011 ho seguito la tabella castoro per preparare la 30km, la settimana prima della 30km ho corso il trofeo s. ippolito di 10km e ho chiuso la gara in 43'14"

Albanesi scrive: se si corre sapendo già di non vincere è inutile farlo:
io corro perchè mi diverto, perchè mi sento bene con me stesso, perchè faccio le scale di casa senza avere il fiatone, perchè migliora il mio umore, perchè ho incontrato e conosciuto tante belle persone, perchè ha migliorato il mio rapporto sessuale con mia moglie (certo in quelle 3/4 volte l'anno     diminuendo di molto l'annoso problema dell'eiaculazione precoce (e non mi vergogno di dirlo)

Albanesi scrive: correre una 100km non ha senso, è deleterio e distruttivo:
a 2 settimane dal Passatore ho corso 4x1000 con dei tempi che non facevo da moltissimi mesi e mi sento benissimo fisicamente

insomma Castoro vs Albanesi: 4-0

Nella corsa ognuno è fatto a suo modo, non esistono delle regole assolute.
Se uno vuol dare il suo parere in base all'esperienza sta benissimo, ma spacciarla per l'unica verità, come pretende di fare il sig.Albanesi, mi sembra alquanto ridicolo e presuntuoso.

anche a me non piace per niente Albanesi ...

Io di albanesi seguo molto la parte salute ed infortuni. Gli allenamenti ed il resto in realtà non li seguo da nessuno. Gli unici allenamenti li ho fatti per qusi due anni con Massini poi sempre da solo in dase alla voglia e le condizioni. Seguire un piano mi mette l'ansia e mi toglie parte di libertà

Anche secondo me Albanesi è abbastanza 'mona' quando esce con certe sparate. Secondo me lo fa solo per fare il personaggio e vendere qualche libro in più.
In ogni caso devo dire che seguendo le sue tabelle per la maratona sono riuscito a raggiungere risultati non sperati e quindi non posso che prendere atto della cosa.
Prima di seguire le teorie di Albanesi ho provato con Pizzolato ma non mi sono trovato bene in quanto i ritmi sulle ripetute sono a mio avviso troppo veloci mentre quelli sui lungi sono troppo lenti.
Nei ritmi proposti da Abanesi invece mi ci ritrovo in pieno.
Ora vorrei provare a studiare le teorie di Massini e poi magari quelle del Còcce.

Quoto Marco

Violetta ha scritto:Nella corsa ognuno è fatto a suo modo, non esistono delle regole assolute.
Se uno vuol dare il suo parere in base all'esperienza sta benissimo, ma spacciarla per l'unica verità, come pretende di fare il sig.Albanesi, mi sembra alquanto ridicolo e presuntuoso.

hai centrato il punto, di là, è quello che ho sempre cercato di spiegare quando venivo "attaccato", cioè che ogni persona è diversa e non esiste una verità assoluta. Io non mi sogno di dire che quello che consiglio è giusto e gli altri sbagliano, non sono nessuno per farlo e per dirlo, quando consiglio una cosa è perchè l'ho prima provata sulla mia pelle, poi chiaramente non è detto che vada bene anche per altri, però ci si prova. Di errori ne commetto tanti e l'ho sempre ammesso, è nella natura umana non solo commettere errori, ma anche ripeterli, per fortuna dopo l'ultimo grave infortunio subìto nel 2010 ho imparato ad ascoltare di più il mio corpo (anzi da quando ho iniziato a fare il massaggiatore ho acquisito molta + sensibilità) e a gestire gli infortuni capendo subito se erano lievi o se era necessario lo stop. Quando a marzo ho fatto l'ecografia al polpaccio sx e l'ecografo mi ha detto che avevo una lesione (strappo) di 2,5cm ho capito subito che era una ca..ata, infatti il giorno dopo la gara sui 58km, ho semplicemente rallentato i miei ritmi di allenamento (tanto + che per preparare il passatore andava benissimo) e dopo la maratona di Roma il dolore al polpaccio sx è scomparso e non mi ha + dato problemi

Violetta ha scritto:Nella corsa ognuno è fatto a suo modo, non esistono delle regole assolute.
Se uno vuol dare il suo parere in base all'esperienza sta benissimo, ma spacciarla per l'unica verità, come pretende di fare il sig.Albanesi, mi sembra alquanto ridicolo e presuntuoso.

Quoto in pieno!

comunque per me resta sempre positivo

un altro punto per me:

esattamente ad un mese da Passatore oggi ho fatto il mio migliore allenamento sui 200mt degli ultimi 5 anni



https://runnersitalia.forumattivo.it/t370p30-preparazione-gara-3000-in-pista-4-7-2013#20354

però sostanzialmente non posso certo affermare che correre 100 km di gara su strada faccia bene. Il motivo per il quale la si corre non lo giudico ma gli effetti negativi ce ne sono a go go

non ho detto che fa bene correre 100km, ma di sicuro su di me non c'è stato alcun effetto negativo a giudicare dalla velocità che sto tenendo e che evidentemente non ho perso nonostante 10 mesi di preparazione in cui non ho mai fatto un solo allenamento di velocità (anzi a dire il vero non li facevo da oltre un anno)

Questi tuoi esiti brillanti sulla velocità dopo un anno di corsa lenta e lunga in realtà fanno riflettere. Forse hai resettato le soglie, e ora riesci a spingere di più...

Robè, ma tu sei na roccia....Albanesi non parla di te ma di quelli che si tuffano in certe gare forse troppo presto. Secondo me se ti prepari bene e con molto tempo come hai fatto tu, si può fare ma l'importante è non farne un'abitudine.
Fare troppe gare lunghe alla lunga, purtroppo, mangia le cartilagini e se si vuole fare il nostro sport per molto tempo bisogna gestirsi bene.
le eccezioni poi sono eccezioni.

si però non esageriamo, io non mi chiamo Re Giorgio e sono stato sempre un runner poco + che mediocre, sempre in sovrappeso e spesso ho corso con poco criterio quindi non sono proprio da prendere da esempio, sono cmq un runner che il caro Albanesi definisce un peso morto che al massimo potrebbe permettersi di fare del jogging leggero nel parco

Il mio primo libro sulla corsa e' stato quello di albanesi. Bello e preciso, mi e' piaciuto; per un po' e' stata la mia bibbia.

Sicuramente Albanesi  e' una persona intelligente e capace,  ma alla lunga mi e' sembrato troppo categorico; con il pretesto di  scientificità propina verita' assolute desunte da  esperienze e studi personali:  ecco questo aspetto mi piace poco.

E' vero Lenz ...
@Coccè ... che sei per Albanesi sinceramente chissene ... hai dimostrato tanto direi "qui dentro".

beh però le sfide + belle sono quelle contro sè stessi

verissimo  

Ciò che dice Albanesi è molto utile ma l'intelligenza sta nell'interpretare ciò che scrive e prenderne atto come teoria e non come dato di fatto.
Mia madre ha sconfitto un cancro in passato, dove i medici convenivano che potesse vivere al max 1 anno, fortunatamente ce l'ha fatta ma questo non significa che quei medici erano ignoranti e che dicono sciocchezze anche perché, purtroppo, mio padre nel 2009 è entrato pienamente nelle loro teorie e statistiche morendo in soli 3 mesi dalla scoperta del cancro.
Adesso, fatta questa triste parentesi, vorrei dire che il bello della corsa sta nel fatto che siamo tutti diversi, sia mentalmente che per predisposizione, volontà e tempo libero. Dunque con queste variabili è impossibile stilare un giudizio dato per certo.
Anche le tabelle d'allenamento proposte da Albanesi sono utili ma io non le ho mai guardate perché non sono personalizzate e troppo generiche. A me per esempio non andrebbero bene ma apprezzo già che lo abbia fatto. Lo fa per se stesso? vero, ma rende un servizio gratuito per tutti.
La parte infortuni io la trovo molto utile e bene o male che se ne dica è meglio la sua guida che il parere del 90% dei medici che spesso, lanciano cure a casaccio facendosi scudo della loro laurea e competenza presunta.
Per quanto riguarda la 100 di Roberto, la considero una grande prova più per testa che per altro, perché la saggezza lo avrebbe visto ritirarsi anziché correre con il forte dolore, sicuramente anche lui non lo consiglierebbe ad altri di correre in quelle condizioni, perché sa benissimo che ciò potrebbe portare ad un grave infortunio. La stessa cosa l'ho fatta io a Bressanone ma ho sempre detto di non aver fatto la cosa più saggia.
Ma tra il dire ed il fare ci sono infiniti punti.
La linea comune è la passione, con un pizzico di competizione (sana) e magari tanta ma tanta fortuna.

Mi spiace per i tuoi
E' verissimo Antonio siamo diversi ... con possibilità e predisposizioni diverse. Sicuramente Albanesi può dare un ottimo spunto vista anche l'esperienza.

Concordo con Antonio, sarebbe troppo facile avere la ricetta universale.
da buon ingeniere Albanesi traccia una guida basata sul campione statistico analizzato ma come è ben noto non è assolutamente detto (anzi è improbabile) che quello che quello che 'in media' funziona allora vada anche bene per il singolo.
E questo, come sottolinea ADB, vale per qualsiasi metodo generalizzato, nelle tabelle della corsa, in tutti gli altri sport e in tutte le attività in genere.

D'accordo con tutti.

ma infatti Antonio il problema è proprio quello, ovvero che quando senti parlare molti runners sembra che quello che scrive Albanesi sia la Bibbia della corsa e tutto il resto è sbagliato.
Hai detto poi un'altra cosa giustissima, ognuno è unico ed è proprio per questo che le tabelle generiche prese su internet non le considero, tanto + che le ho provate sulla mia pelle prima di giudicarle (che poi il mio giudizio vale quello che vale, conta come il 2 di coppe a briscola quando regna a bastoni, è solo una mia opinione, condivisibile o meno).
Per quanto riguarda il Passatore chiaramente non consiglierei mai a nessuno di ripetere quanto è capitato a me in gara, io sapevo a cosa andavo incontro ed essendo una gara che ho preparato per 10 mesi anche se avessi dovuto star fermo per un anno non mi sarei preoccupato + di tanto, c'è però anche da dire che fortunatamente il mio lavoro mi sta facendo capire quando su di me (e anche su altri, ma chiaramente solo dopo averli visitati perchè a distanza è impossibile fornire un quadro specifico) si tratta di una cosa lieve o meno

castoro ha scritto:che poi il mio giudizio vale quello che vale, conta come il 2 di coppe a briscola quando regna a bastoni, è solo una mia opinione, condivisibile o meno

... pensavo che questo modo di dire lo usasse solo il mio papà!!!  

eh io lo uso da quando ero piccolo

ti sta dicendo che sei vecchio in un modo molto carino  
dai retta a me....bannala che io non posso più farlo

Ooohhh cavolo ora mi sono accorto che ci sono due moderatrici pink, mannaggia mò son dolori