Ritirarsi da una Gara

Ritirarsi , più comunemente " mollare "...o anche " salire sulla scopa "...sono l'altra faccia della " medaglia " ( medaglia che , tra l'altro , non si riceverebbe ) di una gara. La parte peggiore , quella che , nessuno , vorrebbe mai...incontrare.
Ti è mai capitato ? Ti va di raccontare la tua esperienza ?

Ciao Lyon ... a me non è ancora capitato anche se ho fatto poche gare avendo iniziato a correre solo nel 2012. Ho avuto la "tentazione" alla più lunga che ho fatto (non ridere) la Cortina Dobbiaco ... 30 km (per questo non ridere, qui ci sono ultra e io sono una "pippa") ma un runner mi ha spronata ed aiutata ad arrivare infondo

Maratona di Reggio Emilia 2013: venivo da un periodo di carico intenso che mi ha portata a correre una 6 ore a fine ottobre.
Era la prima volta in vita mia che caricavo così tanto, sia come sedute di allenamento, che come chilometri settimanali.
La 6 ore andò molto bene, avevo come obiettivo 50 km e non li raggiunsi per soli 900 metri. Ma fui molto soddisfatta.
Solo che poi ebbi un evidente crollo fisico... ma non lo ascoltai, continuai a correre, anche se con meno frequenza, perchè volevo fare il p.b., appunto, a Reggio Emilia ad inizio dicembre.
Ed invece mi accorsi subito, già alla partenza, che qualcosa non andava, avevo le gambe tanto stanche, non riuscivo ad avvicinarmi nemmeno lontanamente al passo che mi ero prefissata, non ce la facevo. Avevo come delle scosse elettriche che mi attraversavano dalle cosce alle caviglie, soffrivo tantissimo. Al 22° km ho gettato la spugna.
Inizialmente ero delusa, poi però ho capito che è stata la decisione migliore anzi, quel giorno non avrei dovuto nemmeno partire! Ad oggi so che non è stata una sconfitta, ma una scelta obbligata da cui ho imparato tanto.

@differentgear , Ciao , non c'è nulla da ridere , anzi , onore al merito.
Ti andrebbe di raccontare come il runner ti abbia aiutato ?
Intendo " in che modo " , con quali sistemi : incitamenti...frasi....( anche...pungenti )...ecc.ecc.

ha visto che mi fermavo e camminavo ... mi ha guardata, mi ha dato una pacca sulla spalla e mi ha detto "no, non ti fermare, dai che ce la fai, manca pochissimo" ... e lì ho ricominciato a correre. Non ricordo nemmeno quanti chilometri mancassero ... ricordo che a 600 metri dall'arrivo avevo ancora un momento di "cedimento" e lui mi tornò a dire "dai che manca poco, ce la fai, adesso una curva e sei all'arrivo" ... mi vien ancora la pelle d'oca dall'emozione a ripensarci

Grazie , differentgear , e...una " stretta di mano " a quel runner che " non ha pensato solo a sé stesso ".

no è stato davvero carinissimo

su circa 140 gara corse dal 2005 ad oggi ho collezionato solo 2 ritiri su altrettante maratone, il primo è stato alla mia prima maratona nel dicembre 2009 dove sono crollato "di testa" e mi sono ritirato al 29°km, il 2° il 28/12/2014 in una maratona dove mi sono dovuto ritirare a metà per problemi intestinali

Firenze, città "maledetta" per me? Boh devo ancora capirlo.
2013 alla mezza fui bloccato dai crampi al 13/14 km, ma strisciando arrivai comunque a tagliare il traguardo da penultimo entro le 2 ore e 30.
2014 maratona partito già con una preparazione incompleta per problemi al piede/cavigla dx, ritmo "discreto2 fino ai 22 km poi dolore e successivamente crampi mi hanno accompagnato fino al traguardo chiudendo in 5 ore e 2 minuti.
Non mi andava di ritirarmi, non volevo darla vinta alla "città".
Al traguardo ho urlato tutta la mia rabbia per il dolore e, chiedo scusa per il termine, "l'incazzatura" per il non aver raccolto ciò che avevo seminato.

Posso comunque dirti di aver portato a chiudere la maratona ad una signora di Roma, che al 33 km si incazzava di brutto con tutti. son bastate due paroline e qualche incitamento e, mi ha lasciato sul cavalvavia ad arrancare. Ho poi visto la foto di quando taglia il traguardo. Mi ha fatto molto piacere.

Ti capisco , Walter...aiutare gli altri è sempre motivo di soddisfazione...

la mia più bella schifezza é stata nell'aprile 2013.
gara pomeridiana ore 16:30' nella bassa parmense con 32 gradi. pareva di essere in luglio...
mi cambio e mi accorgo che ho dimenticato l'orologio gps e la fascia. (all'epoca senza cardio ..non sapevo correre).
mi dico evvabbé andiamo a sensazione eccheccevò.
mi piazzo dietro ad uno che aveva i miei tempi.
quello che non sapevo e che il tipo il giorno aveva dichiarato di voler tentare i 37'30"....
Partiamo ma già al 3° km boccheggiavo sole a picco, non un filo d'aria e niente ombra.
Al 5° km sono im agonia ed al 7° capisco che debbo rallentare perche mi stanno superando tutti.
all'8° midebbo fermsre un paio di minuti. due tizi in scooter dell'organizzazione mi chiedono se va titto bene. io rispondo di si, che sono solo scoppiato.
riparto e mi pare di averr due palle di fero legate alle caviglie e vado avanti per un km prima di effettuare un'altra sosta al 9° km. per finire la gara con un tempo che no facevo dalla mia seconda gara.
Li ho capito che:
1 Col caldo non si scherza.
2 Dovevo imparare a conoscere il mio corpo e le mie sensazioni senza dovermi per forza affidare agli orpelli tecnolocici.
3 Attaccarsi a d un altro non sempre é una buona idea....

Comunque ricordo sempre con un sorriso quella splendida gara.

Il caldo è tremendo ... consigliano infatti ogni tanto, idratandosi di correre anche a temperature alte per abituare il corpo anche a quel tipo di corsa.

Walter sono cose che ti lasciano dentro veramente tanto, nel 2013 ho accompagnato -francesco-, -veljko- e tordg di RF alla maratona di Roma, oltre ad averli importunati con le mie intervista impossibili durante la gara dal 37°km ho scortato Riccardo passo dopo passo perchè non ne aveva davvero + e sono sicuro che se non l'avessi aiutato si sarebbe ritirato ... quando abbiamo tagliato assieme il traguardo mi ha abbracciato fortissimo ed è stata un'emozione che porterò sempre dentro di me

tornando poi all'argomento del post, così come ci vuole coraggio a non mollare e finire una gara anche in condizioni critiche, ci vuole anche altrettanto coraggio a ritirarsi, quando accadde la prima volta, me ne sono poi pentito per 2 anni ...

È  proprio  quello  che , a me , piacerebbe , si riuscisse a raccontare in questo  post , ovvero  i pensieri  e le sensazioni  attraversavano  la nostra  mente  in quei momenti , quando  , dopo  aver "tentato  di tutto"....si è dovuto  , giocoforza...." rovesciare  il pettorale"  e dire..." Ok..Basta !"

Lyon Runner ha scritto:È  proprio  quello  che , a me , piacerebbe , si riuscisse a raccontare in questo  post , ovvero  i pensieri  e le sensazioni  attraversavano  la nostra  mente  in quei momenti , quando  , dopo  aver "tentato  di tutto"....si è dovuto  , giocoforza...." rovesciare  il pettorale"  e dire..." Ok..Basta !"

Porta pazienza, il 15 febbraio potrebbe essere il giorno del ritiro.................


Non so se ho i 21 km nelle gambe, ma ci provo comunque.

..Se fosse " Verona "..., Walter , allora...potrei vederlo in diretta  ? ahahahahahah , si scherza  , ovviamente

a me non emai successo di ritirarmi in gare ufficiali, in tapasciate in allenamento si, e credo che qualuncque "runner" se si ritira, e perche' proprio non puo farcela, altrimenti credo che tutti noi NON MOLLIAMO MAI..!!!, quindi solo condizioni particolari portano al ritiro.
comuncque ricordo un lungo di 32 km, in allenamneto e decisi di farli in una tapasciata, dove cerano distanze di 21, e 12 km, allora decisi di fare prima la 12, e poi la 21, bene la 12.. poi dopo circa 7 km della 21, i bicipiti femorali mi hanno bloccato e lo fatta tutta camminando fino all'arrivo.!!! pazzesco bruttissimo ma....non potevo farci niente...