31° Firenze Marathon 2014

Ho letto anche io molti commenti negativi a riguardo, sia lo scorso anno che questo. Per me i ristori sono fondamentali e quando leggo di persone che hanno chiuso in 5 ore che non hanno trovato NIENTE nè ai ristori intermedi, nè a quello finale, mi viene davvero molta rabbia. Si pagano fior fiore di soldi per correre, la gara deve essere organizzata in modo PERFETTO.

@ IlGreco: lo so che non ti riferivi a me nello specifico.
Riguardo a Pablo: il tempo di Pizzolato era nel suo potenziale, credimi. Ma ieri non era possibile correre a quel ritmo partendo così indietro. Io ho voluto correre con lui, ma se avessi voluto correre ad altri ritmi non ci sarei riuscito. Siamo stati imbottigliati fino a metà gara. E dopo cosa vuoi fare, tirare alla morte (letteralmente, visto il clima) per recuperare qualche minuto?

@Loris: ad ogni ristoro ho bevuto i sali, ho preso gel e quant'altro secondo il "percorso Enervit" già sperimentato in allenamento. Infatti le energie ce le avevo, e la gamba è stata benissimo. Ma si sudava talmente che avrei dovuto farmi una flebo di sali e zuccheri per tutti gli ultimi 10 km!!!

Uryens, Pablo dai, provatene un' altra!! Dovreste scegliere una corsa con meno persone, dove riuscite a tenete un ritmo stabile. In quel caso sarebbe più semplice e molto meno dispendioso. Magari una tra un paio di mesi, così sfruttate la preparazione di questa!
Bravi comunque, non era facile correre con queste condizioni meteo!

Grazie Fede. Con le maratone ho chiuso. I miei si son troppo spaventati, e non intendo farli preoccupare. Solo mezze d'ora in poi

vi invito invece a partecipare a Roma, con tutto che sono partito assieme ai fitwalker quest'anno (ultimissima griglia) dal 5° km in poi ho potuto tenere tranquillamente il mio ritmo e ho chiuso la maratona meglio di quanto avessi preventivato
Col vostro tempo partireste una griglia (Marco forse anche 2) + avanti, quindi non avreste almeno davanti chi la cammina, secondo me potreste togliervi delle belle soddisfazioni e poi almeno per una volta scendete a Roma a trovarci

Còcce, non è nè una questione di crono che ho fatto (e di cui invece sono molto contento, come di qualsiasi risultato che faccio) nè di ambiente. Lo scenario è stato fantastico, e non dubito che a Roma lo sia altrettanto. Ma mi sono tolto la curiosità della maratona e sono "sazio". Di maratone basta. Sapevo già che effetti provocano sul fisico, specialmente facendone più di una ogni tanto (e con ogni tanto intendo una l'anno). Non intendo logorare il mio corpo quando ci sono tante mezze in cui posso davvero ancora migliorare (forse)

ok Marco, capisco il tuo punto di vista

Grazie còcce! Ribadisco, è stata una bellissima esperienza e me la porterò nel cuore. E di certo non sarò io a dire agli altri che non devono correre le maratone. Ci tengo a sottolinearlo per non creare malintesi. Le mie sono valutazioni personali.

cmq posso dirti che dopo la mia prima (ritiro compreso) avevo detto mai + una maratona .... e poi ne ho corse altre 8, + una 58km ed una 100km

uryens,
nessun dio ci impone di correre per forza maratone.

" Ma il caldo lo pagherò. Al km 38 ho conati e crampi allo stomaco... cammino e poi riprendo, ma devo tenermi a 5'10" per non avere altre crisi. Finisco la corsa a 3h32'57" di real time, ma non riesco a gioire, non subito almeno. Raggiungo la mia famiglia, ma mi tocca sdraiarmi perchè ho la pressione a terra (la massima a 75). Passo 30' in compagnia dei medici del soccorso, e di decine e decine di atleti distrutti. Sembra un campo profughi dopo un bombardamento. Le tende sono piene, hanno finito letti e barelle..."
QUESTO NON E' SPORT (opinione personale ascientifica).

Per rispondere al Greco, sicuramente i sei mesi con Orlando per preparare questa maratona sono stati sicuramente positivi per i miei miglioramenti atletici, certo è che probabilmente la scelta della manifestazione non ha aiutato nella performance, forse una maratona con 2000 iscritti avrebbe avvalorato le mia prestazione.
Comunque sia da novizio della maratona posso dire che in 42 km può succedere di tutto, è una corsa imprevedibile che puoi pianificare a tavolino la strategia questo si, poi ti incontri una giornata che credi fresca per via del calendario poi ti presenti alla partenza e ci sono 16 gradi con il 93% di umidità e il tuo piano di attacco va a farsi benedire.
Personalmente sono arrivato al traguardo comunque fresco anzi ho lottato con i crampi ai polpacci aumentando la velocità per stare il meno tempo possibile a contatto con il terreno, forse se avessi potuto fare la mia gara magari nonincappavo in queste problematiche.
Credo che mi darò una seconda chance assolutamente e perchè no Roma 2016, fino ad allora come Uryens specializzazione in 21 km, che dopo averne fatti 42 danno psicologicamente un qualcosa in più.

@Loris
integrato ogni 10 e bevuto sali, the e acqua ad ogni ristoro, colazione alle 6 di mattina canonica dello sportivo con aggiunta di maltodestrrine 30 minuti prima e aminoacidi a catena ramificata e cena serale leggera a base di carboidrati.
Niente è stato lasciato al caso, nonostante questo i crampi, ai polpacci men che meno non li ho avuti nemmeno quando giocavo in eccellenza a calcio.
Pablo

uryens76 ha scritto:Ribadisco, è stata una bellissima esperienza e me la porterò nel cuore. E di certo non sarò io a dire agli altri che non devono correre le maratone. Ci tengo a sottolinearlo per non creare malintesi. Le mie sono valutazioni personali.

Ognuno è libero di correre che le distanze che meglio lo soddisfano! Quindi di certo non sei obbligato a correre maratone, se non ti va. Sono dell'idea che chi corre debba provarne almeno una nella vita, salvo poi decidere che le distanze più brevi siano meglio per lui. Tu puoi fare molto bene fino alla mezza maratona e ti auguro un mare di miglioramenti. Di maratona ne ho fatta qualcuna e, seppur con i miei risultati scadenti e seppur soffrendo in molti casi, sono sempre arrivata col sorriso (a parte a Ravenna che piangevo, ma di gioia!) ed ho dimenticato tutte le cose brutte nell' attimo stesso in cui mi mettevano la medaglia al collo.
Se per te non è stato così non ha senso farne un'altra, almeno non ora. Ma non escludere a priori che non ti tornerà mai più la voglia di riprovarci, la testa è strana, soprattutto quella di noi pazzi runners.

Ho letto anche io di molti ritiri e di condizioni improponibili, uno sceglie una gara a fine novembre e poi ti trovi certe temperature e una certa umidità che ti tagliano le gambe.
Forse viste le condizioni già alla partenza sarebbe stato meglio partire più calmi ma si sa, in gara ci si fa prendere dall'agonismo e si parte all'arrembaggio da subito.
Comunque io sono convinto che Firenze dovrebbe istituire il numero chiuso come Venezia e forse sarebbe anche il caso di spostare la partenza in un luogo più spazioso, tipo dalla zona stadio, qualcuno sostiene fosse meglio quando si partiva da piazzale michelangelo...

Comunque nessuno impone di correre maratona, ognuno di noi sa la distanza migliore per se stesso.
@uryens Io se avessi finito nelle tue condizioni la penserej come te.

Federoca ha scritto:Ognuno è libero di correre che le distanze che meglio lo soddisfano! Quindi di certo non sei obbligato a correre maratone, se non ti va. Sono dell'idea che chi corre debba provarne almeno una nella vita, salvo poi decidere che le distanze più brevi siano meglio per lui. Tu puoi fare molto bene fino alla mezza maratona e ti auguro un mare di miglioramenti. Di maratona ne ho fatta qualcuna e, seppur con i miei risultati scadenti e seppur soffrendo in molti casi, sono sempre arrivata col sorriso (a parte a Ravenna che piangevo, ma di gioia!) ed ho dimenticato tutte le cose brutte nell' attimo stesso in cui mi mettevano la medaglia al collo.
Se per te non è stato così non ha senso farne un'altra, almeno non ora. Ma non escludere a priori che non ti tornerà mai più la voglia di riprovarci, la testa è strana, soprattutto quella di noi pazzi runners.  

Fede, mi sono spiegato male: per me NON è stata una brutta esperienza. Anzi il contrario. E sono felicissimo di averla fatta, finita e senza pormi problemi cronometrici. La mia decisione non ha niente a che vedere con una delusione. Il fatto che mi ci sia voluto un po' per potermi gustare il risultato (vedi nausea, vertigini, pressione a terra, ecc) non ha inciso sulla mia decisione. A me piace correre, e mi dà gioia correre la maratona di Firenze come la podistica più amatoriale e imboscata della bassa romagnola. Però sono anche prudente. La maratona, anche se si è in forma splendida, ben allenati e ben controllati, riserva tante incognite, non sempre preventivabili. E' una gara che spinge il fisico al limite, e a volte oltre il limite. Solo che non sempre si è lucidi abbastanza per capirlo. E gli effetti di certi sforzi magari li si paga non in quella gara, ma in quella dopo... Io ascolto sempre il mio corpo, e questo mi ha dato un segnale: posso progredire e fare bene fino a 30 km. Dopo dipende. Ripeto, è una valutazione che vale per me. E sono cose che avevo già valutato prima di correrla. E se anche non avessi ascoltato certi segnali, non darei mai preoccupazioni a chi mi vuol bene. So che se ne corressi altre la mia famiglia starebbe in ansia. E non è giusto. Per cui lascio le maratone ad atleti migliori di me

@ Loris: grazie della comprensione!

uryens76 ha scritto: Per cui lascio le maratone ad atleti migliori di me

Mumble mumble.... più che migliori, forse più pazzi!!

Federoca ha scritto:Mumble mumble.... più che migliori, forse più pazzi!!

Spero mai tanto pazzi da esagerare
Ognuno conosca sè stesso e i propri limiti, e non deve strafare, Mi raccomando ragazzi!

Assolutamente Marco!!
Io infatti il tuo discorso lo rispetto, ma per me è sempre stato molto diverso, soprattutto nelle corse lunghe. Non ho nessun tipo di problema a camminare lungo il percorso o a ridurre di molto la velocità. Non sono mai arrivata stravolta, non ho mai avuto vomito o giramenti di testa all' arrivo. Però io sono una tartarunner e preferisco metterci anche un quarto d'ora in più ma godermi il mio viaggio.
Come ha scritto una mia cara amica ultramaratoneta: I primi fanno la gara, tutti gli altri viaggiano.

D'accordissimo con la Fede.

Apperi e' quello che dicevo ad alcuni colleghi, la maratona per me e' un viaggio, sia fisico che mentale. Fisico perche' di fatto con 42km in auto da Salerno ci arrivo a Napoli, mentale o interiore perche' ho modo di ascoltarmi sotto tutti i punti di vista.
Saro' strano ma per me e' un viaggio "mistico".

i gusti non sono tutti uguali....
Per me è stata un'esperienza bellissima,più ci penso più ho voglia di farne un'altra, ma a tempo debito.
Indubbiamente lo sforzo fisico è altissimo, quindi le sensazioni sono diverse e capisco tutti, io oggi , tanto per dire, mi sono ritrovato a scegliere una maratona per l'anno prossimo senza accorgermene .......
per quanto riguarda l'oganizzazione non posso parlare perchè eè la prima che vedo , però io mi sono trovato bene.