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L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
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Lyon Runner
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Monsieur de Lapalisse direbbe che la mente è importante per qualsiasi cosa noi facciamo.
È perciò ovvio che anche per la corsa di resistenza occorra una certa disposizione mentale.
Ma...
Se è vero che è la mente a far muovere il corpo; è altresì certo che dal corpo arrivano segnali che influenzano la mente. Le due parti non sono separate: l'una influenza l'altra.
Io credo che il nostro essere sia un tutt'uno: corpo e mente, costituzione fisica e formazione culturale, fibra e carattere.
Per riuscire bene negli sport di endurace, secondo me, sono indispensabili due requisiti:
1) un'ottima dote fisica fornitaci da madre natura
2) una grande tenacia caratteriale che in parte è congenita e in parte è indotta dal contesto vissuto
Queste caratteristiche possono essere migliorate con la tecnica e l'allenamento? Entro certi limiti io credo di sì.
Ma siamo sempre consapevoli dei nostri limiti? Sappiamo distinguere la presuntuosa immagine mentale che abbiamo di noi stessi da quello che in realtà siamo? Accettiamo con serenità la normalità dei fallimenti? Sappiamo resistere al desiderio di emulazione indotto da certe mode e da più o meno subliminali messaggi pubblicitari?
Io non ho certezze e, per dire la verità, non ne cerco neppure. Semmai mi capita di domandarmi se tutto il mio correre sia veramente una pratica buona e giusta.
Lo faccio per divertimento? Per la buona salute? Per allontanare l'angoscia dell'invecchiare ed esorcizzare la paura della morte? Corro per soddisfare il mio narcisismo, per esibire agli altri quanto sono forte, bello e tenace? Mi massacro di fatica per sedare le mie ansie, per lenire altri dolori, per allontanarmi un poco dai miei problemi e guai quotidiani?
Mah?! Probabilmente, in ognuna di queste domande, c'è un po di ragione che mi muove a correre più di 2000 Km all'anno.
Poi, va da sé, ognuno ha le proprie motivazioni e assegna, a questa o a quella, pesi diversi. È ovvio, quindi, che nell'esercizio dello sport la forma mentis sia importante; ancor di più lo è se la pratica comporta sofferenza come, appunto, nelle corse di resistenza.
Ci sono certo delle eccezionalità: ci sono i campioni, i fuoriclasse; esistono pure degli individui (pochi) che, contraddicendo ogni teoria, riescono a far cose incredibili; occasionalmente possono capitare anche a noi, comuni podisti amatoriali, degli innaspettati exploit .
Ma, è risaputo, le eccezioni confermano la regola. Corpo e mente si influenzano a vicenda. Una mente forte non farà mai fare ad un corpo debole quello che non può fare; e viceversa.
Stiamo perciò attenti ad evitare certe esaltazioni.
Recentemente degli amici me lo hanno fatto notare:
« Voi cosiddetti runner siete un po fanatici. Avete il chiodo fisso dell'essere (o apparire?) sempre in forma. Siete dei vanitosi: sempre lí a parlare della vostra ultima gara o allenamento. Vantate la superiorità (non solo fisica) dell'atleta rispetto alla massa dei sedentari. Siete autoreferenziali. Siete pure un po “coglioni” quando vi ostinate a strafare, quando non capite quel che fa bene e quel che fa male e quindi vi rovinate. »
Beh! Qualche volta, leggendo certi post, su questo e su altri forum, verrebbe da dar ragione a loro.
Ciao a tutti.
P.S.
Lui si proclama un kattivo e se ne compiace ma io credo che non lo sia poi tanto: di solito i veri cattivi dichiarano di essere dei buoni.
È piuttosto polemico, è vero, in qualche occasione perfino urtante. Anch'io, ogni tanto, lo trovo fastidioso: sempre lí a puntualizzare, a redarguire, a vantare il suo sapere. Per non parlare del tono che a volte usa. Magari, nelle intenzioni, lui vorrebbero essere ironico ma finisce col risultare provocatorio. In certi casi fa (volutamente) il volgarotto, in altri ostenta un machismo venato di misoginia. Traspare sempre, dalle sue affermazioni, l'alta opinione che ha di se stesso.
Nondimeno dobbiamo riconoscere che il suo polemizzare è spesso (non sempre) ben argomentato; che questo forum, da quando c'è lui è cresciuto in numero di partecipanti, quantità e qualità di argomenti; che non si sottrae all'interlocuzione.
Dico quindi che, malgrado tutto, a me piacciono le persone così: quelli dal linguaggio schietto, quelli “che non le mandano a dire”, i tipi non convenzionali.
Alle noiose discussioni dove “se la suonano e se la cantano”, io preferisco le vivaci dispute verbali, le stimolanti polemiche, le sane provocazioni, i diverbi sulle diversità di vedute.
Ogni argomentazione per me è lecita e rispettabile: purché non scada mai nella mancanza di rispetto o nell'offesa personale. Se poi riuscissimo a mettere, nelle nostre discussioni, anche un tocco di ironia: tanto di guadagnato.
È perciò ovvio che anche per la corsa di resistenza occorra una certa disposizione mentale.
Ma...
Se è vero che è la mente a far muovere il corpo; è altresì certo che dal corpo arrivano segnali che influenzano la mente. Le due parti non sono separate: l'una influenza l'altra.
Io credo che il nostro essere sia un tutt'uno: corpo e mente, costituzione fisica e formazione culturale, fibra e carattere.
Per riuscire bene negli sport di endurace, secondo me, sono indispensabili due requisiti:
1) un'ottima dote fisica fornitaci da madre natura
2) una grande tenacia caratteriale che in parte è congenita e in parte è indotta dal contesto vissuto
Queste caratteristiche possono essere migliorate con la tecnica e l'allenamento? Entro certi limiti io credo di sì.
Ma siamo sempre consapevoli dei nostri limiti? Sappiamo distinguere la presuntuosa immagine mentale che abbiamo di noi stessi da quello che in realtà siamo? Accettiamo con serenità la normalità dei fallimenti? Sappiamo resistere al desiderio di emulazione indotto da certe mode e da più o meno subliminali messaggi pubblicitari?
Io non ho certezze e, per dire la verità, non ne cerco neppure. Semmai mi capita di domandarmi se tutto il mio correre sia veramente una pratica buona e giusta.
Lo faccio per divertimento? Per la buona salute? Per allontanare l'angoscia dell'invecchiare ed esorcizzare la paura della morte? Corro per soddisfare il mio narcisismo, per esibire agli altri quanto sono forte, bello e tenace? Mi massacro di fatica per sedare le mie ansie, per lenire altri dolori, per allontanarmi un poco dai miei problemi e guai quotidiani?
Mah?! Probabilmente, in ognuna di queste domande, c'è un po di ragione che mi muove a correre più di 2000 Km all'anno.
Poi, va da sé, ognuno ha le proprie motivazioni e assegna, a questa o a quella, pesi diversi. È ovvio, quindi, che nell'esercizio dello sport la forma mentis sia importante; ancor di più lo è se la pratica comporta sofferenza come, appunto, nelle corse di resistenza.
Ci sono certo delle eccezionalità: ci sono i campioni, i fuoriclasse; esistono pure degli individui (pochi) che, contraddicendo ogni teoria, riescono a far cose incredibili; occasionalmente possono capitare anche a noi, comuni podisti amatoriali, degli innaspettati exploit .
Ma, è risaputo, le eccezioni confermano la regola. Corpo e mente si influenzano a vicenda. Una mente forte non farà mai fare ad un corpo debole quello che non può fare; e viceversa.
Stiamo perciò attenti ad evitare certe esaltazioni.
Recentemente degli amici me lo hanno fatto notare:
« Voi cosiddetti runner siete un po fanatici. Avete il chiodo fisso dell'essere (o apparire?) sempre in forma. Siete dei vanitosi: sempre lí a parlare della vostra ultima gara o allenamento. Vantate la superiorità (non solo fisica) dell'atleta rispetto alla massa dei sedentari. Siete autoreferenziali. Siete pure un po “coglioni” quando vi ostinate a strafare, quando non capite quel che fa bene e quel che fa male e quindi vi rovinate. »
Beh! Qualche volta, leggendo certi post, su questo e su altri forum, verrebbe da dar ragione a loro.
Ciao a tutti.
P.S.
Se l'imputato è il buon (si fa per dire) lucaliffo: ebbene voglio spezzare una lancia in suo favore.simpep ha scritto:Comunque ragazzi, questa la dico da moderatore ed esperto di niente.
Ma vi pare possibile che si debba per forza fare polemica per esprimere le proprie idee ?
L'argomento è interessante, ma anche se non lo fosse ci si confronta e si scrive quello che si pensa senza scivolare nella caciara.
Lui si proclama un kattivo e se ne compiace ma io credo che non lo sia poi tanto: di solito i veri cattivi dichiarano di essere dei buoni.
È piuttosto polemico, è vero, in qualche occasione perfino urtante. Anch'io, ogni tanto, lo trovo fastidioso: sempre lí a puntualizzare, a redarguire, a vantare il suo sapere. Per non parlare del tono che a volte usa. Magari, nelle intenzioni, lui vorrebbero essere ironico ma finisce col risultare provocatorio. In certi casi fa (volutamente) il volgarotto, in altri ostenta un machismo venato di misoginia. Traspare sempre, dalle sue affermazioni, l'alta opinione che ha di se stesso.
Nondimeno dobbiamo riconoscere che il suo polemizzare è spesso (non sempre) ben argomentato; che questo forum, da quando c'è lui è cresciuto in numero di partecipanti, quantità e qualità di argomenti; che non si sottrae all'interlocuzione.
Dico quindi che, malgrado tutto, a me piacciono le persone così: quelli dal linguaggio schietto, quelli “che non le mandano a dire”, i tipi non convenzionali.
Alle noiose discussioni dove “se la suonano e se la cantano”, io preferisco le vivaci dispute verbali, le stimolanti polemiche, le sane provocazioni, i diverbi sulle diversità di vedute.
Ogni argomentazione per me è lecita e rispettabile: purché non scada mai nella mancanza di rispetto o nell'offesa personale. Se poi riuscissimo a mettere, nelle nostre discussioni, anche un tocco di ironia: tanto di guadagnato.
zivago- Piè Veloce
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Data d'iscrizione : 03.07.14
Età : 69
Località : Brianza
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Animare le discussioni con idee e opinioni differenti non è mai polemica soprattutto quando sono argomentate.
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Devo scrivere a Canova e chiedere se ai kenioti che allena fa fare sedute di allenamento per la mente... Se davvero conta così tanto, come leggo da più parti, a certi livelli potrebbe fare la differenza...
Ervin1812- Corsa Lenta
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
loris ha scritto:Animare le discussioni con idee e opinioni differenti non è mai polemica soprattutto quando sono argomentate.
Loris non è la discussione che mi urta, anzi, ma è, come dice Lenz, questa continua e stupida ironia che si legge in più punti e che si potrebbe di certo evitare.
Federoca- Moderatrice Pink
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Perché trovi sia stupida ironia? Poc'anzi hai scritto che bisogna allenare la mente, così come il corpo. Bene. Vorrei sapere da chi ne sa qualcosa (ma giusto qualcosa) più di noi che ne pensa in proposito. Stop.
Ervin1812- Corsa Lenta
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Data d'iscrizione : 09.11.14
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Non mi riferivo al tuo commento!
Federoca- Moderatrice Pink
- Messaggi : 4853
Data d'iscrizione : 20.03.13
Età : 43
Località : Divisa corpo e cuore tra Parma e Reggio Emilia
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
loris ha scritto:Animare le discussioni con idee e opinioni differenti non è mai polemica soprattutto quando sono argomentate.
Loris, questo è condivisibile, ma quello che suona male è :
"possibile che in qualsiasi discorso di qualsiasi argomento, anche su come si fa il ragù, uno possa avere sempre idee contrapposte ?"
Insomma, se tutte le volte è sempre così, a me qualche dubbio viene.
E allora penso che la polemica, a cui giustamente aspira zivago, che è il sale delle discussioni, non sia solo l'esposizione di idee contrapposte, ma forse voglia di mettersi in mostra al di la dei contenuti e del valore reale della comunicazione e perché no anche della competenza.
Ma poi se l'argomento è già di per se interessante, che necessità c'è di estremizzarlo.
Sopratutto prima di leggere i contenuti da parte di chi lo ha proposto.
Altrimenti il rischio che si corre è quello di finire a "caciara". Dove tutti sanno, tutti scrivono esempi, casi specifici a prescindere.
"Ed Ercole quel giorno alzò una pietra di una tonnellata. Forse perché pensava fosse di polistirolo o perché si allenava da un anno ?"
Questo modo di comunicare credo serva a poco e a pochi.
Diciamo che a me non interessa !
Mi dispiace per Lyon e confermo il mio interesse rispetto all'argomento che ha posto.
Estrarrò i suoi post e li leggerò separatamente e lo ringrazio.
Ma reputo, dal mio punto di vista, che questa discussione si sia evoluta in modo troppo caotico per reputarla interessante.
Da questo momento starò solo alla finestra.
Grazie a tutti.
>simone
simpep- Moderatore
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Io risponderò solo a quanto postato da Lyon ... punto
differentgear- Moderatrice Pink
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Ti faccio risparmiare un pò di tempo Simone: http://blog.libero.it/LyonRun/view.php?reset=1&id=LyonRunsimpep ha scritto:
Mi dispiace per Lyon e confermo il mio interesse rispetto all'argomento che ha posto.
Estrarrò i suoi post e li leggerò separatamente e lo ringrazio.
Anche perchè se Lyon non fa altro che copia-e-incolla dei suoi blog/facebook, senza darci nessun'altra informazione in più, anch'io non trovo molto interesse in questa discussione, evoluta in discussioni alquanto sterili.
ciccio- New Entry
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Località : Milano
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
federoca,
"stupida" è un'offesa. io non ho MAI usato termini del genere con nessuno... e meno male che il cattivo sono io...
poi battute e ironia qui le usano tutti, ma evidentemente io sono figlio di un dio minore.
se usassi io l'aggettivo "stupido" riferito a quello che dice qui un altro come accogliereste la cosa?
simpep,
io non capisco sto terrore che hai nei confronti della discussione... si perchè al paese mio di chiama discussione non "polemica". TUTTO ciò che dico io è polemica, tutto ciò che dicono gli altri è "opinione"...
prima di accedere a questo forum ho avuto un intenso scambio di lunghe mail con castoro (le ho conservate) per evitare i problemi accaduti su RF, ma pare sia servito a poco. castoro mi scrisse pure che qui eravate un po' "cazzaroni", che vi piaceva scherzare e l'ironia...
poi... molta gente ha scritto PRIMA che lyon specificasse, tu compreso... perchè solo io sono in fallo?
allora diciamolo chiaro: non sono i miei "modi" che vi danno fastidio, ma i contenuti.
dobbiamo essere sempre tutti d'accordo? allora mo' apro un 3d su "quant'è bello buttarsi al pozzo" e se qualcuno discorda è un cattivone polemico.
tu quando stai al bar in piazza con gli amici (il forum è una piazza) siete sempre d'accordo su tutto? nessuno fa battute ironiche? perchè qui deve essere diverso? e poi pare che i miei modi e contenuti ai più non dispiacciano, visto il quasi raddoppio di movimento del forum tra ottobre e novembre e la ventina di iscritti che mi hanno seguito da RF.
zivago,
ti ringrazio della seduta psicoanalitica aggratise che mi hai fatto
posso fare lo stesso io su qualcuno di voi senza essere bannato o tacciato di presunzione?
"stupida" è un'offesa. io non ho MAI usato termini del genere con nessuno... e meno male che il cattivo sono io...
poi battute e ironia qui le usano tutti, ma evidentemente io sono figlio di un dio minore.
se usassi io l'aggettivo "stupido" riferito a quello che dice qui un altro come accogliereste la cosa?
simpep,
io non capisco sto terrore che hai nei confronti della discussione... si perchè al paese mio di chiama discussione non "polemica". TUTTO ciò che dico io è polemica, tutto ciò che dicono gli altri è "opinione"...
prima di accedere a questo forum ho avuto un intenso scambio di lunghe mail con castoro (le ho conservate) per evitare i problemi accaduti su RF, ma pare sia servito a poco. castoro mi scrisse pure che qui eravate un po' "cazzaroni", che vi piaceva scherzare e l'ironia...
poi... molta gente ha scritto PRIMA che lyon specificasse, tu compreso... perchè solo io sono in fallo?
allora diciamolo chiaro: non sono i miei "modi" che vi danno fastidio, ma i contenuti.
dobbiamo essere sempre tutti d'accordo? allora mo' apro un 3d su "quant'è bello buttarsi al pozzo" e se qualcuno discorda è un cattivone polemico.
tu quando stai al bar in piazza con gli amici (il forum è una piazza) siete sempre d'accordo su tutto? nessuno fa battute ironiche? perchè qui deve essere diverso? e poi pare che i miei modi e contenuti ai più non dispiacciano, visto il quasi raddoppio di movimento del forum tra ottobre e novembre e la ventina di iscritti che mi hanno seguito da RF.
zivago,
ti ringrazio della seduta psicoanalitica aggratise che mi hai fatto
posso fare lo stesso io su qualcuno di voi senza essere bannato o tacciato di presunzione?
lucaliffo- Corsa Veloce
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
@Luc: Per me è tutta colpa della tua immagine del profilo, ma anche per il modo in cui scrivi.
Ci incuti timore.. Ah, aspetta! L'incutere timore gioca molto sulla mente. Quindi siamo in topic!
Scherzi a parte, io ancora non ho capito perché ti trattano così. Cos'è che c'è di strano in ciò che scrivi?
Il titolo del thread è:"l'importanza della mente nella corsa", però ancora non ho letto cose chiare sul perché essa sia così nettamente utile. Pertanto gli interventi di tutti (pro o contro che siano) a riguardo dovrebbero servire per avere le idee ancora più chiare (per me è inutile perché, per me invece aiuta perché...).
Quindi, se uno vuole cercare di capire "l'importanza della mente" allora dovrebbe trovare piacere nel leggere le varie discussioni.. se invece vuole solo leggere le storie sui metodi di immaginazione di Lyon, allora è un altro discorso.
Però, sinceramente, io trovo più utile capire il perché l'allenamento va fatto in un certo modo, piuttosto che leggere la tabella stampata.
Senza nulla togliere a nessuno (infatti ammiro l'impegno di Lyon, ma ammiro anche tutte le discussioni createsi).
Ci incuti timore.. Ah, aspetta! L'incutere timore gioca molto sulla mente. Quindi siamo in topic!
Scherzi a parte, io ancora non ho capito perché ti trattano così. Cos'è che c'è di strano in ciò che scrivi?
Il titolo del thread è:"l'importanza della mente nella corsa", però ancora non ho letto cose chiare sul perché essa sia così nettamente utile. Pertanto gli interventi di tutti (pro o contro che siano) a riguardo dovrebbero servire per avere le idee ancora più chiare (per me è inutile perché, per me invece aiuta perché...).
Quindi, se uno vuole cercare di capire "l'importanza della mente" allora dovrebbe trovare piacere nel leggere le varie discussioni.. se invece vuole solo leggere le storie sui metodi di immaginazione di Lyon, allora è un altro discorso.
Però, sinceramente, io trovo più utile capire il perché l'allenamento va fatto in un certo modo, piuttosto che leggere la tabella stampata.
Senza nulla togliere a nessuno (infatti ammiro l'impegno di Lyon, ma ammiro anche tutte le discussioni createsi).
chippz- Corsa Veloce
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
lucaliffo ha scritto:federoca,
"stupida" è un'offesa. io non ho MAI usato termini del genere con nessuno... e meno male che il cattivo sono io...
poi battute e ironia qui le usano tutti, ma evidentemente io sono figlio di un dio minore.
se usassi io l'aggettivo "stupido" riferito a quello che dice qui un altro come accogliereste la cosa?
simpep,
io non capisco sto terrore che hai nei confronti della discussione... si perchè al paese mio di chiama discussione non "polemica". TUTTO ciò che dico io è polemica, tutto ciò che dicono gli altri è "opinione"...
prima di accedere a questo forum ho avuto un intenso scambio di lunghe mail con castoro (le ho conservate) per evitare i problemi accaduti su RF, ma pare sia servito a poco. castoro mi scrisse pure che qui eravate un po' "cazzaroni", che vi piaceva scherzare e l'ironia...
poi... molta gente ha scritto PRIMA che lyon specificasse, tu compreso... perchè solo io sono in fallo?
allora diciamolo chiaro: non sono i miei "modi" che vi danno fastidio, ma i contenuti.
dobbiamo essere sempre tutti d'accordo? allora mo' apro un 3d su "quant'è bello buttarsi al pozzo" e se qualcuno discorda è un cattivone polemico.
tu quando stai al bar in piazza con gli amici (il forum è una piazza) siete sempre d'accordo su tutto? nessuno fa battute ironiche? perchè qui deve essere diverso? e poi pare che i miei modi e contenuti ai più non dispiacciano, visto il quasi raddoppio di movimento del forum tra ottobre e novembre e la ventina di iscritti che mi hanno seguito da RF.
zivago,
ti ringrazio della seduta psicoanalitica aggratise che mi hai fatto
posso fare lo stesso io su qualcuno di voi senza essere bannato o tacciato di presunzione?
Io al posto tuo farei una riflessione sull'evidenziato nel tuo post.
Potrebbe anche essere che le cose dipendano da te?
Da come scrivi, da cosa scrivi, dalla supponenza che traspare in tutti i tuoi interventi, dalla spocchiosità delle tue contrapposizioni a opinioni diverse dalla tua o dalle battutine sessuate al limite dell'eleganza?
Io una riflessione al tuo posto proprio la farei. E se non ti accorgessi di tutto quello che ho scritto sopra, mio dispiace, vuol dire che abbiamo limiti diversi.
Se credi di avere apostoli e che questo posto non faccia per te,
ti posso consigliare solo di farti un Forum e di farti seguire dai tuoi apostoli.
Comunque la tua posizione sarà vagliata per prendere una decisione in merito.
>simone
simpep- Moderatore
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
simpep,
a roma "cazzaroni" è un termine amichevole, significa gente a cui piace scherzare.
comunque no problem, me ne vado da solo (era questo che volevate co ste continue VOSTRE provocazioni e offese), che non sopporto i mammasantissima che pretendono di insegnarmi l'educazione, ma chi ti credi di essere?
spocchioso sei tu... e secondo me devi fare una bella riflessione tu, che giochi al piccolo caporedattore del new york times.
siete tali e quali a quelli di RF, fare i mod vi dà alla testa, vi fa sentire semidei che addirittura decidono il significato delle parole.
e VIVA LE BISTECCHE!!!
a roma "cazzaroni" è un termine amichevole, significa gente a cui piace scherzare.
comunque no problem, me ne vado da solo (era questo che volevate co ste continue VOSTRE provocazioni e offese), che non sopporto i mammasantissima che pretendono di insegnarmi l'educazione, ma chi ti credi di essere?
spocchioso sei tu... e secondo me devi fare una bella riflessione tu, che giochi al piccolo caporedattore del new york times.
siete tali e quali a quelli di RF, fare i mod vi dà alla testa, vi fa sentire semidei che addirittura decidono il significato delle parole.
e VIVA LE BISTECCHE!!!
lucaliffo- Corsa Veloce
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
simpep ha scritto:Comunque la tua posizione sarà vagliata per prendere una decisione in merito.
>simone
da chi?
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Uh e io che credevo che fosse la kruskovac a darmi alla testa...
Ultima modifica di differentgear il Mer 28 Gen 2015, 23:50 - modificato 1 volta.
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
@lucaliffo
Qui fino adesso se c'è qualcuno che ha provocato e offeso sei tu.
E se cerchi qualcuno che si crede di essere sono certo che tu non debba andare molto lontano.
La mia discussione con te finisce qui non credo che tu meriti altre considerazioni.
Ciao
Qui fino adesso se c'è qualcuno che ha provocato e offeso sei tu.
E se cerchi qualcuno che si crede di essere sono certo che tu non debba andare molto lontano.
La mia discussione con te finisce qui non credo che tu meriti altre considerazioni.
Ciao
simpep- Moderatore
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Mi spiace veramente molto che un post nato con una bellissima iniziativa sia trasceso in questo modo.
Sono state dette tante cose e non c'è bisogno di aggiungere altro.
Mi spiace veramente molto ma è la prima volta in quasi 2 anni che mi vedo costretto a chiudere un post, forse è bene che gli animi si calmino un pò che ognuno tragga le proprie conclusioni, che ognuno faccia quello che ritiene + opportuno, se ci sono utenti che reputano di non trovarsi bene in questo forum nessuno li lega a rimanere.
Un saluto a tutti.
Roberto
Sono state dette tante cose e non c'è bisogno di aggiungere altro.
Mi spiace veramente molto ma è la prima volta in quasi 2 anni che mi vedo costretto a chiudere un post, forse è bene che gli animi si calmino un pò che ognuno tragga le proprie conclusioni, che ognuno faccia quello che ritiene + opportuno, se ci sono utenti che reputano di non trovarsi bene in questo forum nessuno li lega a rimanere.
Un saluto a tutti.
Roberto
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Riapro questo post come promesso, nella speranza che si possa continuare a commentare il post così com'è nato, ovvero:
l'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Prego tutte le persone che volessero intervenire di non tornare + sulle polemiche hanno scaturito la sua chiusura (quantomeno non in questo post), ma di attenersi all'argomento del post stesso, portando le proprie esperienze, il proprio pensiero ed il proprio modo di approcciarsi alla cosa
l'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Prego tutte le persone che volessero intervenire di non tornare + sulle polemiche hanno scaturito la sua chiusura (quantomeno non in questo post), ma di attenersi all'argomento del post stesso, portando le proprie esperienze, il proprio pensiero ed il proprio modo di approcciarsi alla cosa
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Ok allora riapriamo le danze
Io posso solo dire che effettivamente la mente/forza di volontà influiscono e tantissimo nel portare a termine uno "sforzo" in generale.
A Firenze sapete più o meno come è andata, vuoi per problemi fisici, vuoi per cattiva idratazione, a metà gara mi son trovato con il piede dx che faceva male e principi di crampi alla gamba sx per il troppo carico. Non ho mollato ho alternato corsa/crampi/camminata/parolacce (in silenzio). Mi son detto è ora che vuoi fare, ritirarti? ti fa male il piede e allora? qualche km di camminata non ti farà male, ci sei abituato. Creati dei punti di riferimento, sia sul percorso che come "runners" raggiungili. Poi passa altrove, e ricomincia.
E' stata dura perché la rabbia era alle stelle, oltre che il dolore, ma non ho mollato, è stato più forte di me.
Avevo un conto in sospeso con la città, quindi sul traguardo ho urlato "non mi hai piegato"
Io posso solo dire che effettivamente la mente/forza di volontà influiscono e tantissimo nel portare a termine uno "sforzo" in generale.
A Firenze sapete più o meno come è andata, vuoi per problemi fisici, vuoi per cattiva idratazione, a metà gara mi son trovato con il piede dx che faceva male e principi di crampi alla gamba sx per il troppo carico. Non ho mollato ho alternato corsa/crampi/camminata/parolacce (in silenzio). Mi son detto è ora che vuoi fare, ritirarti? ti fa male il piede e allora? qualche km di camminata non ti farà male, ci sei abituato. Creati dei punti di riferimento, sia sul percorso che come "runners" raggiungili. Poi passa altrove, e ricomincia.
E' stata dura perché la rabbia era alle stelle, oltre che il dolore, ma non ho mollato, è stato più forte di me.
Avevo un conto in sospeso con la città, quindi sul traguardo ho urlato "non mi hai piegato"
walter2.0- Top Runner
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
@walter
quelli della nostra categoria non si piegano mai..
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marina- Run like a Pink
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Walter leggendo quanto hai scritto mi hai ricordato la mia esperienza al 1° Passatore, come dice il detto si piega ma non si spezza
walter2.0- Top Runner
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Ok....
Circa un anno fa in questo periodo feci una gara cross. Per dei ritardi dell'organizzazione (mi persero il mio pettorale) saltai il riscaldamento, ci chiamarono subito alla partenza.
Pioveva e il terreno era solo fango e intere pozzanghere d'acqua, alcune alte fino alle caviglie. Come quella situata alla partenza.
Prima ancora dello sparo del via persi la sensibilità ad entrambi i piedi e ora dovevo affrontare tutta la gara (10 km)!!
Obiettivo: 4'/km, ai primi duecento metri viaggiavo poco sotto i 6':30"/km.
Dopo due km iniziai ad avere seri problemi di movimento (fino a quel punto non me ne ero accorto).
Ad ogni giro c'era un tratto solo pozzanghera che correvo sempre a manetta, perché l'ira ormai era arrivata al limite. Dentro di me non so quanti allenatori a bordo percorso ho insultato: tutti che incoraggiavano i propri atleti, io invece lì a correre senza i piedi.
A metà gara iniziai a tremare dal freddo, nonostante stessi "correndo", e c'erano tratti in cui tremavo talmente forte da perdere l'equilibrio (già precario per via dei piedi congelati).
Comunque non ho mai mollato, anche quando inciampavo o prendevo delle "storte".
Alla fine però feci solo 7 km al posto che 10 km per un altro errore degli organizzatori: in pratica ci ho messo talmente tanto tempo per farli che mi hanno considerato uno da metà classifica e mi hanno fatto arrivare all'arrivo.
Tempo di 42 minuti! Però per 7 km al posto che 10 km...
Forza di volontà alle stelle! Ecco l'importanza della mente nella corsa!!!!
Peccato che poi passai tre giorni a casa con 39°C di febbre, ipotermia e infezioni ai piedi e cinque giorni all'ospedale (se non ci andavo rischiavo di perdere un piede).
Questo è quello che diceva il nostro amico Luc. Che senso ha raschiare così tanto il barile se poi rischi il doppio (se mi fossi fermato subito non avrei avuto alcun problema)?
Circa un anno fa in questo periodo feci una gara cross. Per dei ritardi dell'organizzazione (mi persero il mio pettorale) saltai il riscaldamento, ci chiamarono subito alla partenza.
Pioveva e il terreno era solo fango e intere pozzanghere d'acqua, alcune alte fino alle caviglie. Come quella situata alla partenza.
Prima ancora dello sparo del via persi la sensibilità ad entrambi i piedi e ora dovevo affrontare tutta la gara (10 km)!!
Obiettivo: 4'/km, ai primi duecento metri viaggiavo poco sotto i 6':30"/km.
Dopo due km iniziai ad avere seri problemi di movimento (fino a quel punto non me ne ero accorto).
Ad ogni giro c'era un tratto solo pozzanghera che correvo sempre a manetta, perché l'ira ormai era arrivata al limite. Dentro di me non so quanti allenatori a bordo percorso ho insultato: tutti che incoraggiavano i propri atleti, io invece lì a correre senza i piedi.
A metà gara iniziai a tremare dal freddo, nonostante stessi "correndo", e c'erano tratti in cui tremavo talmente forte da perdere l'equilibrio (già precario per via dei piedi congelati).
Comunque non ho mai mollato, anche quando inciampavo o prendevo delle "storte".
Alla fine però feci solo 7 km al posto che 10 km per un altro errore degli organizzatori: in pratica ci ho messo talmente tanto tempo per farli che mi hanno considerato uno da metà classifica e mi hanno fatto arrivare all'arrivo.
Tempo di 42 minuti! Però per 7 km al posto che 10 km...
Forza di volontà alle stelle! Ecco l'importanza della mente nella corsa!!!!
Peccato che poi passai tre giorni a casa con 39°C di febbre, ipotermia e infezioni ai piedi e cinque giorni all'ospedale (se non ci andavo rischiavo di perdere un piede).
Questo è quello che diceva il nostro amico Luc. Che senso ha raschiare così tanto il barile se poi rischi il doppio (se mi fossi fermato subito non avrei avuto alcun problema)?
chippz- Corsa Veloce
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Località : provincia di Milano
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
chippz ha scritto:. . . . . Questo è quello che diceva il nostro amico Luc. Che senso ha raschiare così tanto il barile se poi rischi il doppio (se mi fossi fermato subito non avrei avuto alcun problema)?
Ci vuole poco a fare questa considerazione ! Anche senza saper nulla di atletica !!
Bravo chippz !
simpep- Moderatore
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Età : 73
Località : Monserrato (Cagliari)
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
chippz con l'esperienza si imparano a gestire anche queste situazioni, ma non solo nella corsa, anche nella vita di tutti i giorni.
Io ho finito il Passatore zoppicando ma lavorando nel campo dei massaggi sapevo che non era un infortunio grave, tant'è vero che dopo soli 9 giorni ho ripreso a correre senza alcun problema e anzi andando addirittura + forte di prima (dopo 40 giorni corsi un 1000 in pista in 3.32!!!).
A fine dicembre invece mi sono ritirato ad una maratona a metà per problemi intestinali e tanto tanto freddo, un guaio muscolare si risolve, problemi di freddo sono troppo rischiosi
Io ho finito il Passatore zoppicando ma lavorando nel campo dei massaggi sapevo che non era un infortunio grave, tant'è vero che dopo soli 9 giorni ho ripreso a correre senza alcun problema e anzi andando addirittura + forte di prima (dopo 40 giorni corsi un 1000 in pista in 3.32!!!).
A fine dicembre invece mi sono ritirato ad una maratona a metà per problemi intestinali e tanto tanto freddo, un guaio muscolare si risolve, problemi di freddo sono troppo rischiosi
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Ieri sera con il diluvio che veniva giù già prima di partire, se non era per la testa, fuori non uscivo....
Lenz76- Moderatore
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Lenz76 ha scritto:Ieri sera con il diluvio che veniva giù già prima di partire, se non era per la testa, fuori non uscivo....
In questo caso la testa conta e tantissimo. Complimenti.
walter2.0- Top Runner
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Lenz76 ha scritto:Ieri sera con il diluvio che veniva giù già prima di partire, se non era per la testa, fuori non uscivo....
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
ma senza gambe voglio vedere dove andavi....castoro ha scritto:Lenz76 ha scritto:Ieri sera con il diluvio che veniva giù già prima di partire, se non era per la testa, fuori non uscivo....
Zelig- Super Runner
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