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L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Eli, prova ad inseguire qualcuno che ti sta antipatico con una mazza in mano perchè lo vuoi menare, vedi come corri
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Un conto è dire che distraendo la mente ci si accorge meno della fatica e un'altro è dire che la mente ti fa aumentare le prestazioni.
Se tu vali x tempo in gara non è che farai meglio se fai degli "esercizi mentali" o se ti distrai, al massimo fai quel tempo, il contrario invece è più realistico.
Vali x tempo in gara, ti fai prendere dallo sconforto, ti sembra di accusare più del dovuto la fatica e la prestazione va a scadere e al posto di x ci metti molto più tempo.
Il fatto che tu vada meglio a gestirti la gara in una determinata maniera è una tua abitudine, ognuno ha il suo modo migliore di affrontare le cose, io conosco tanta gente che parte forte e rallenta nella seconda metà.
Se guardi i tempi dei maratoneti elite fanno gare quasi esclusivamente in positive split.
Io per ottenere la prestazione migliore devo cercare di mantenere un ritmo costante per l'80% della gara poi aumento nel finale, se parto a palla scoppio, se vado troppo in progressione scoppio.
Quelle sono scelte, abitudini, impostazioni di gara e sono del tutto soggettive.
Se tu vali x tempo in gara non è che farai meglio se fai degli "esercizi mentali" o se ti distrai, al massimo fai quel tempo, il contrario invece è più realistico.
Vali x tempo in gara, ti fai prendere dallo sconforto, ti sembra di accusare più del dovuto la fatica e la prestazione va a scadere e al posto di x ci metti molto più tempo.
Il fatto che tu vada meglio a gestirti la gara in una determinata maniera è una tua abitudine, ognuno ha il suo modo migliore di affrontare le cose, io conosco tanta gente che parte forte e rallenta nella seconda metà.
Se guardi i tempi dei maratoneti elite fanno gare quasi esclusivamente in positive split.
Io per ottenere la prestazione migliore devo cercare di mantenere un ritmo costante per l'80% della gara poi aumento nel finale, se parto a palla scoppio, se vado troppo in progressione scoppio.
Quelle sono scelte, abitudini, impostazioni di gara e sono del tutto soggettive.
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
E...questo è un altro...
AllenaMENTE : " IL PATTO "
Capita ! Purtroppo capita più spesso di quanto si creda.
Che cosa ?
Questo : Stiamo correndo (magari anche in gara) , tutto sembra andare per il meglio....quando all'improvviso un pensiero entra nella nostra MENTE " non ce la faccio "...lì per lì non vi prestiamo attenzione....ma cinquecento metri dopo...ritorna "accidenti !Mi sa che non ce la faccio davvero , quasi quasi cammino un pò "
...ECCO! Quello è l'inizio della fine ; chi lo ha provato mi darà ragione , da quel momento nella nostra testa passerà di tutto : dolori inesistenti , proiezioni di ritmi catastrofici , immagini di disfatta completa.
Perderemo totalmente la fiducia in noi stessi e , quasi matematicaMENTE , tra uno , massimo due km metteremo fine alla nostra gara o alle nostre ripetute e ( purtroppo ) il problema non si limiterà a quel frangente , ma continuerà a tormentarci ancora per un pò , tanto che faremo qualche post su Facebook in cui diremo di avere questo e quell'altro problema ( quando , in realtà , di problemi non ve nè alcuno ! )
Come possiamo evitare che questo accada ?
Usando un semplice stratagemma : IL PATTO !
In cosa consiste ?
IL PATTO è una sorta di sdoppiamento della personalità (in senso buono , intendiamoci . )
Quando nella nostra MENTE s'insinua un pensiero negativo come quello dell'esempio , non è molto facile mandarlo via ( lo sappiamo molto bene, vero ? ) e quindi dobbiamo " scendere a patti " con " lui " ....immaginando di parlare ad un " secondo noi stesso " ( come se parlassimo ad un nostro compagno di corsa in difficoltà ) e "gli diremo "...." Va bene ! Vuoi fermarti ? NON ti sto dicendo che NON lo debba fare , anzi PUOI farlo , MA ! Facciamo UN PATTO , tu correrai ancora per 5 km , fino al prossimo ristoro ( se in gara ) E FINO A QUEL PUNTO TU NON TI LAMENTERAI PIÙ !!!! Dopo se vorrai ti potrai fermare , MA SOLO TRA CINQUE FOTTUTISSIMI CHILOMETRI ! HAI CAPITO !!! ".... Usate proprio questo tono....o anche uno " più colorito " se vi stimolasse maggiorMENTE , ma parlate a voi stessi come se doveste incitare e spronare un altra persona.
Normalmente le crisi di questo tipo si risolvono , appunto , nell'arco di 5 km , ma se la cosa dovesse ripresentarsi ancora , potrete chiedere al " vostro amico " di fare ancora UN PATTO !!!
Fidatevi , questa tecnica FUNZIONA ! FUNZIONA SEMPRE !!!
AllenaMENTE : " IL PATTO "
Capita ! Purtroppo capita più spesso di quanto si creda.
Che cosa ?
Questo : Stiamo correndo (magari anche in gara) , tutto sembra andare per il meglio....quando all'improvviso un pensiero entra nella nostra MENTE " non ce la faccio "...lì per lì non vi prestiamo attenzione....ma cinquecento metri dopo...ritorna "accidenti !Mi sa che non ce la faccio davvero , quasi quasi cammino un pò "
...ECCO! Quello è l'inizio della fine ; chi lo ha provato mi darà ragione , da quel momento nella nostra testa passerà di tutto : dolori inesistenti , proiezioni di ritmi catastrofici , immagini di disfatta completa.
Perderemo totalmente la fiducia in noi stessi e , quasi matematicaMENTE , tra uno , massimo due km metteremo fine alla nostra gara o alle nostre ripetute e ( purtroppo ) il problema non si limiterà a quel frangente , ma continuerà a tormentarci ancora per un pò , tanto che faremo qualche post su Facebook in cui diremo di avere questo e quell'altro problema ( quando , in realtà , di problemi non ve nè alcuno ! )
Come possiamo evitare che questo accada ?
Usando un semplice stratagemma : IL PATTO !
In cosa consiste ?
IL PATTO è una sorta di sdoppiamento della personalità (in senso buono , intendiamoci . )
Quando nella nostra MENTE s'insinua un pensiero negativo come quello dell'esempio , non è molto facile mandarlo via ( lo sappiamo molto bene, vero ? ) e quindi dobbiamo " scendere a patti " con " lui " ....immaginando di parlare ad un " secondo noi stesso " ( come se parlassimo ad un nostro compagno di corsa in difficoltà ) e "gli diremo "...." Va bene ! Vuoi fermarti ? NON ti sto dicendo che NON lo debba fare , anzi PUOI farlo , MA ! Facciamo UN PATTO , tu correrai ancora per 5 km , fino al prossimo ristoro ( se in gara ) E FINO A QUEL PUNTO TU NON TI LAMENTERAI PIÙ !!!! Dopo se vorrai ti potrai fermare , MA SOLO TRA CINQUE FOTTUTISSIMI CHILOMETRI ! HAI CAPITO !!! ".... Usate proprio questo tono....o anche uno " più colorito " se vi stimolasse maggiorMENTE , ma parlate a voi stessi come se doveste incitare e spronare un altra persona.
Normalmente le crisi di questo tipo si risolvono , appunto , nell'arco di 5 km , ma se la cosa dovesse ripresentarsi ancora , potrete chiedere al " vostro amico " di fare ancora UN PATTO !!!
Fidatevi , questa tecnica FUNZIONA ! FUNZIONA SEMPRE !!!
Lyon Runner- Bradipo
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
castoro ha scritto:Eli, prova ad inseguire qualcuno che ti sta antipatico con una mazza in mano perchè lo vuoi menare, vedi come corri
potrebbe essere un'idea ... ho alcuni nomi in mente ahahaha
differentgear- Moderatrice Pink
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
il patto sì ... l'ho provato
differentgear- Moderatrice Pink
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
E....questo è un " gioco esercizio " molto divertente...
AllenaMENTEeCORPO : " La ROULETTE "
Questo esercizio lo faccio fare ai ragazzi, che mi chiedono qualche consiglio , per insegnar loro a gestire bene il ritmo e a " partire " lentamente.
Consiste in una sorta di gioco che , oltre ad essere molto divertente , impegna così tanto la MENTE da far perdere il conteggio dei chilometri e a sviluppare lo spirito competitivo.
IL percorso ideale è un " circolare " che si avvicini possibilmente al km di lunghezza , ma NON la Pista d'Atletica in quanto avrebbe troppi punti di riferimento che faciliterebbero troppo l'atleta.
Il nome " Roulette " la dice lunga.....sul fatto che il "gioco" preveda un pizzico d'imprevisti.
Le regole sono queste : NON si effettua riscaldamento...si " parte " subito. NON si deve mai guardare il " garmin " tranne nel momento in cui segnala , con il beep il compimento del km per controllare a che "passo " lo abbiamo percorso. OGNI km successivo DEVE essere corso ad un ritmo inferiore al precedente . Però la regola più importante è quella che mette fine al "gioco" nell istante in cui il ritmo dovesse " salire " anziché scendere ! Se fatto in gruppo , vincerebbe chi , tra i presenti , riuscisse a percorre più km....abbassando sempre di più il numero di secondi impiegati per fare ogni 1000.
Perché serve come allenamento ? Perché insegna ( senza ombra di dubbio ) a gestire bene le " partenze " ; provate ad immaginare quanti km riuscireste a fare se il primo lo " brucereste" a 3'30" !!! ( ecco il motivo per cui non si effettua il riscaldamento ) . Un altro vantaggio è la gestione delle energie , sia fisiche che nervose , perché mentre da un lato si vorrebbe fare il giro " più veloce " , dall'altro c'è la voglia di fare più km possibili.....ma per farli....bisogna andare sempre più forte....però non " troppo forte ".....INSOMMA avrete capito che si tratta di un " serpente che si mangia la coda "....
Ok , amici , tutto qui....ma molto molto allenante. Provatelo , se vi va , e come sempre fatemi sapere come vi sia sembrato.
AllenaMENTEeCORPO : " La ROULETTE "
Questo esercizio lo faccio fare ai ragazzi, che mi chiedono qualche consiglio , per insegnar loro a gestire bene il ritmo e a " partire " lentamente.
Consiste in una sorta di gioco che , oltre ad essere molto divertente , impegna così tanto la MENTE da far perdere il conteggio dei chilometri e a sviluppare lo spirito competitivo.
IL percorso ideale è un " circolare " che si avvicini possibilmente al km di lunghezza , ma NON la Pista d'Atletica in quanto avrebbe troppi punti di riferimento che faciliterebbero troppo l'atleta.
Il nome " Roulette " la dice lunga.....sul fatto che il "gioco" preveda un pizzico d'imprevisti.
Le regole sono queste : NON si effettua riscaldamento...si " parte " subito. NON si deve mai guardare il " garmin " tranne nel momento in cui segnala , con il beep il compimento del km per controllare a che "passo " lo abbiamo percorso. OGNI km successivo DEVE essere corso ad un ritmo inferiore al precedente . Però la regola più importante è quella che mette fine al "gioco" nell istante in cui il ritmo dovesse " salire " anziché scendere ! Se fatto in gruppo , vincerebbe chi , tra i presenti , riuscisse a percorre più km....abbassando sempre di più il numero di secondi impiegati per fare ogni 1000.
Perché serve come allenamento ? Perché insegna ( senza ombra di dubbio ) a gestire bene le " partenze " ; provate ad immaginare quanti km riuscireste a fare se il primo lo " brucereste" a 3'30" !!! ( ecco il motivo per cui non si effettua il riscaldamento ) . Un altro vantaggio è la gestione delle energie , sia fisiche che nervose , perché mentre da un lato si vorrebbe fare il giro " più veloce " , dall'altro c'è la voglia di fare più km possibili.....ma per farli....bisogna andare sempre più forte....però non " troppo forte ".....INSOMMA avrete capito che si tratta di un " serpente che si mangia la coda "....
Ok , amici , tutto qui....ma molto molto allenante. Provatelo , se vi va , e come sempre fatemi sapere come vi sia sembrato.
Lyon Runner- Bradipo
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
castoro ha scritto:Loris evidentemente hai perso un bel pò di passaggi del mio discorso se hai concentrato tutto su: dal 4 al 9 maggio è normale che Calcaterra non abbia corso altre gare .... cmq non importa ;
Ti assicuro che l'ho letto bene.
Poteva avere anche i suoi ormai "cronici" problemi di schiena, problemi con i quali ormai convive da anni, ma si allenava e si allena duramente lo stesso, l'allenamento unito alle sue doti naturali ha fatto si che si presentasse alla partenza senza curarsi dei dolori nonostante sapesse benissimo che non sarebbe andata come gli altri anni.
Difatti ha fatto il suo peggior tempo al Passatore, più lento di quasi 9' della sua peggior prestazione, il fatto che abbia vinto è determinato dalla mancanza di avversari in grado di impensierirlo.
Se ci fosse stato il dopato o un Achmuller più in forma non avrebbe vinto.
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
"IL PATTO" è fondamentale, lo applico sempre!
è bello che hai codificato e dato un nome a questi comportamenti, la prossima volta provo a contare quanti patti riesco a fare prima di cedere
è bello che hai codificato e dato un nome a questi comportamenti, la prossima volta provo a contare quanti patti riesco a fare prima di cedere
unalieno- Corsa Veloce
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
La roulette servirebbe a me che parto sempre troppo in fretta e poi mi frego. Ovvio a questo problema partendo con una salita ... così col piffero che vado troppo in fretta per ovvi motivi ehehe
differentgear- Moderatrice Pink
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Il Patto....sicuramente lo proverò.....
Quel maledetto pensiero che si insinua nella nostra mente e comincia a pervaderci di pensieri negativi..... lo conosco troppo bene !!
Quel maledetto pensiero che si insinua nella nostra mente e comincia a pervaderci di pensieri negativi..... lo conosco troppo bene !!
Lenz76- Moderatore
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
loris ha scritto:....Se ci fosse stato il dopato o un Achmuller più in forma non avrebbe vinto.castoro ha scritto:Loris evidentemente hai perso un bel pò di passaggi del mio discorso se hai concentrato tutto su: dal 4 al 9 maggio è normale che Calcaterra non abbia corso altre gare .... cmq non importa ;
Loris però i SE non esistono nello sport (tantomeno nella corsa di resistenza).... Ha vinto, è stato più forte di tutti in quel momento.
Lenz76- Moderatore
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Fico! E' l'allenamento che ho fatto questa mattina!Lyon Runner ha scritto:E....questo è un " gioco esercizio " molto divertente...
AllenaMENTEeCORPO : " La ROULETTE "
Sai, ieri avevo l'influenza. Oggi mi sono sentito meglio, quindi sono andato a correre. Non sapendo di preciso quante energie ero in grado di utilizzare, ho optato per questo progressivo fatto su un percorso semi circolare di circa 1600m.
Nessun riscaldamento, sono partito a 5':05"/km. Ad ogni km aumentavo sempre più (tranne per due volte che ho mantenuto il medesimo ritmo di quello precedente), fino ad arrivare a fare il nono in 4':12". Poi ho iniziato a sentire un po di problemi, più che altro mi sembrava di non avere più energie per aumentare ancora. Infatti ho continuato per altri 5 km a ritmi un po altalenanti (sempre intorno ai 4':20").
Il mio corpo non era pronto per reggere un simile allenamento con ancora una piccola influenza in circolo. La mente era carica, ma ho retto (intenso, ho continuato la progressione) solo per nove km invece che quindici.
PS: Beh, se penso che ieri non avevo voglia di mettere piede fuori di casa, oggi ho fatto un ottimo allenamento!!
chippz- Corsa Veloce
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Infatti i SE non esistono, per cui non si può dire "se non avesse usato la testa non avrebbe vinto".Lenz76 ha scritto:loris ha scritto:....Se ci fosse stato il dopato o un Achmuller più in forma non avrebbe vinto.castoro ha scritto:Loris evidentemente hai perso un bel pò di passaggi del mio discorso se hai concentrato tutto su: dal 4 al 9 maggio è normale che Calcaterra non abbia corso altre gare .... cmq non importa ;
Loris però i SE non esistono nello sport (tantomeno nella corsa di resistenza).... Ha vinto, è stato più forte di tutti in quel momento.
Ha vinto però i numeri dicono chiaro e tondo che non era in forma, non aveva mai chiuso un passatore sopra le 6h56'.
Il fattom che non ci fossero avversari in grado di impensierirlo è un dato di fatto perché nonostante non fosse in forma, nonostante abbia fatto la sua peggior prestazione ha comunque tagliato il traguardo per primo.
è stato più forte di tutti ma non ha reso come al suo solito nonostante la mente.
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Ma è più forte Maciste o Ercole ?
simpep- Moderatore
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Data d'iscrizione : 28.12.13
Età : 73
Località : Monserrato (Cagliari)
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Questo...è proprio divertente....( secondo me )
AllenaMENTEeCORPO : " PianoFORTE "
No , amici miei , non sto dicendo che dovreste iscrivervi al Conservatorio ( ahahahahah )...
Questo è un'altro stratagemma per allenarsi usando l'ingrediente più importante della Corsa : il DIVERTIMENTO.
Prima di spiegare in cosa consiste devo avvisarvi che occorre un percorso circolare dove sia possibile restare sempre in contatto visivo . Voi mi direte " Quale può essere migliore di una bella pista d'atletica ? " , ed avreste ragione da vendere , ma purtroppo in pista non sempre siamo solo " noi " , quindi per non disturbare gli altri amici , dovremo cercare altrove , oppure un momento meno affollato. Detto questo passiamo alla spiegazione. Avrete sicuramente capito che va svolto in coppia e se foste un bel gruppo di amici , potreste addirittura fare una sorta di " torneo ad eliminazione diretta "...vi assicuro che passereste un paio d'ore davvero divertenti.
Bene , vediamo di cosa si tratta : prima di tutto impostate il vostro crono per un allenamento " a tempo " e selezionate 5' per la durata e 1' per il recupero ( il numero delle ripetizioni lo deciderete Voi ) , fatto ciò vi posizionerete ( immaginando l'anello della Pista ) uno a 180° dall'altro , o se preferite a duecento metri di distanza . Uno dei due darà il Via e in quel momento farete scattare entrambi il vostro Timer e inizierete a correre in senso ORARIO cercando di RAGGIUNGERVI l'un l'altro .
Ci siamo fin qui ? Mi state seguendo ? Si ?
Va bene proseguiamo . Quando saranno passati i 5' e scatterà la fase di recupero di 1' , voi dovrete correre in senso ANTIORARIO. Immagino che molti di Voi avranno già capito il perché del nome " PianoFORTE " vero ? Si , Amici avete capito tutto ! Si chiama così , perché il bello di questo allenamento sta proprio nella strategia da usare in fase di recupero. Ecco il motivo per cui occorre essere sempre ben in vista. Perché così ognuno sarà in grado di stimare se stia per raggiungere l'avversario o , all'opposto , se stia per essere raggiunto !!! Di conseguenza , in fase di recupero , girando in senso contraro , dovrà scegliere se andare PIANO per non perdere il vantaggio acquisto o FORTE per cercare di riconquistare metri. Al segnale di avviso del crono , ripartirete in senso ORARIO per altri 5' di " FUOCO " .
La sessione termina quando finirà il numero di ripetizioni che avrete scelto e ovviamente la VITTORIA spetterà a chi di voi due si sarà avvicinato maggiormente all'altro.
A cosa serve questo mezzo ? Beh , come dicevo all'inizio , a divertirsi e poi a sviluppare tutte quelle SENSIBILITÀ sul RITMO che ci potranno essere utilissime nelle nostre competizioni. Inoltre ci insegnerà la gestione delle energie , specie sul finale di gara , quando le rimonte sugli avversari e i sorpassi diventano molto importanti.
AllenaMENTEeCORPO : " PianoFORTE "
No , amici miei , non sto dicendo che dovreste iscrivervi al Conservatorio ( ahahahahah )...
Questo è un'altro stratagemma per allenarsi usando l'ingrediente più importante della Corsa : il DIVERTIMENTO.
Prima di spiegare in cosa consiste devo avvisarvi che occorre un percorso circolare dove sia possibile restare sempre in contatto visivo . Voi mi direte " Quale può essere migliore di una bella pista d'atletica ? " , ed avreste ragione da vendere , ma purtroppo in pista non sempre siamo solo " noi " , quindi per non disturbare gli altri amici , dovremo cercare altrove , oppure un momento meno affollato. Detto questo passiamo alla spiegazione. Avrete sicuramente capito che va svolto in coppia e se foste un bel gruppo di amici , potreste addirittura fare una sorta di " torneo ad eliminazione diretta "...vi assicuro che passereste un paio d'ore davvero divertenti.
Bene , vediamo di cosa si tratta : prima di tutto impostate il vostro crono per un allenamento " a tempo " e selezionate 5' per la durata e 1' per il recupero ( il numero delle ripetizioni lo deciderete Voi ) , fatto ciò vi posizionerete ( immaginando l'anello della Pista ) uno a 180° dall'altro , o se preferite a duecento metri di distanza . Uno dei due darà il Via e in quel momento farete scattare entrambi il vostro Timer e inizierete a correre in senso ORARIO cercando di RAGGIUNGERVI l'un l'altro .
Ci siamo fin qui ? Mi state seguendo ? Si ?
Va bene proseguiamo . Quando saranno passati i 5' e scatterà la fase di recupero di 1' , voi dovrete correre in senso ANTIORARIO. Immagino che molti di Voi avranno già capito il perché del nome " PianoFORTE " vero ? Si , Amici avete capito tutto ! Si chiama così , perché il bello di questo allenamento sta proprio nella strategia da usare in fase di recupero. Ecco il motivo per cui occorre essere sempre ben in vista. Perché così ognuno sarà in grado di stimare se stia per raggiungere l'avversario o , all'opposto , se stia per essere raggiunto !!! Di conseguenza , in fase di recupero , girando in senso contraro , dovrà scegliere se andare PIANO per non perdere il vantaggio acquisto o FORTE per cercare di riconquistare metri. Al segnale di avviso del crono , ripartirete in senso ORARIO per altri 5' di " FUOCO " .
La sessione termina quando finirà il numero di ripetizioni che avrete scelto e ovviamente la VITTORIA spetterà a chi di voi due si sarà avvicinato maggiormente all'altro.
A cosa serve questo mezzo ? Beh , come dicevo all'inizio , a divertirsi e poi a sviluppare tutte quelle SENSIBILITÀ sul RITMO che ci potranno essere utilissime nelle nostre competizioni. Inoltre ci insegnerà la gestione delle energie , specie sul finale di gara , quando le rimonte sugli avversari e i sorpassi diventano molto importanti.
Lyon Runner- Bradipo
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
A mio avviso stiamo dicendo tutti la stessa cosa....
Ovvero che testa e fisico sono importanti singolarmente solo se esiste l'altro. Altrimenti NO CONTEST.
Ovvero che testa e fisico sono importanti singolarmente solo se esiste l'altro. Altrimenti NO CONTEST.
Lenz76- Moderatore
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Lyon il patto l'ho sperimentato specialmente in maratona, ma ahimè molte volte ha vinto lui ... al Passatore 2013 invece ho vinto io
La roulette mi piace molto e diciamo che il 90% dei miei allenamenti si svolge secondo questo metodo
La roulette mi piace molto e diciamo che il 90% dei miei allenamenti si svolge secondo questo metodo
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Loris visto che qualcuno non risponde ti rigiro la stessa domanda:
se come dici è + importante il fisico della mente, come spieghi che non avendo una preparazione adeguata e nemmeno il passo ho corso una 34km a 5.09 di media, una mezza facendo il PB a 4.39 di media ed una maratona facendo il PB a 5.14 di media ?
se come dici è + importante il fisico della mente, come spieghi che non avendo una preparazione adeguata e nemmeno il passo ho corso una 34km a 5.09 di media, una mezza facendo il PB a 4.39 di media ed una maratona facendo il PB a 5.14 di media ?
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
E...poi...ci sono ( anche ) questi....( forse ad Agosto , servirebbe di più )...leggeteli...solo se vi andasse di farlo....
AllenaMENTE : " BERE L'ARIA "
PREMESSO CHE !!!! BERE È IMPORTANTE !
Questa è una tecnica " al limite " che viene insegnata ai soldati di L.E. per risparmiare al massimo le ridottissime scorte d'acqua che portano con sé nelle lunghe ed estenuanti corse nel deserto. Se un uomo non addestrato può resistere agli stimoli della sete ad un livello "3" su scala 10....un uomo della L.E. resiste a "9" !Grazie, appunto , a svariate tecniche di cui è a conoscenza. Quella che vedremo oggi è molto semplice , ma molto efficace. Potrebbe essere utile a chi ha il " vizio " di bere troppa acqua durante una maratona con il rischio di cadere in IPONATRIEMIA . Si tratta di far credere alla MENTE che si stia effettivamente bevendo anche se in realtà ciò non accade.Come per tutte le altre , anche qui , occorre avere un ottima visualizzazione .Non serve che andiate per forza nel deserto....basterà....uscire a correre quando fuori c'è un'alta temperatura ( usate sempre molta cautela !!!) e correre...fino a che non inizierete a sudare....a questo punto. ...BEVETE L'ARIA!!! Ovvero....passate le dita " bagnate" di" sudore " ( è il vostro! Non abbiatene schifo!) attorno alle labbra e sopra di esse.....poi socchiudete appena la bocca e respirate " sottilmente" . L'aria che vi entrerà all'interno , oltre ad essere più umida sarà molto fresca. Ora IMMAGINATE che NON sia aria ma ACQUA....sentite nella bocca la sua presenza...ingoiatela e sentitela scendere in gola...fresca e dissetante.....Bevetene...quanta ne volete !!!! NON FINISCE MAI !!!Come dicevo all'inizio, questa è un sistema "al limite" Se voleste provarlo , fatelo usando molto buon senso ed attenzione.
AllenaMENTE : " BERE L'ARIA "
PREMESSO CHE !!!! BERE È IMPORTANTE !
Questa è una tecnica " al limite " che viene insegnata ai soldati di L.E. per risparmiare al massimo le ridottissime scorte d'acqua che portano con sé nelle lunghe ed estenuanti corse nel deserto. Se un uomo non addestrato può resistere agli stimoli della sete ad un livello "3" su scala 10....un uomo della L.E. resiste a "9" !Grazie, appunto , a svariate tecniche di cui è a conoscenza. Quella che vedremo oggi è molto semplice , ma molto efficace. Potrebbe essere utile a chi ha il " vizio " di bere troppa acqua durante una maratona con il rischio di cadere in IPONATRIEMIA . Si tratta di far credere alla MENTE che si stia effettivamente bevendo anche se in realtà ciò non accade.Come per tutte le altre , anche qui , occorre avere un ottima visualizzazione .Non serve che andiate per forza nel deserto....basterà....uscire a correre quando fuori c'è un'alta temperatura ( usate sempre molta cautela !!!) e correre...fino a che non inizierete a sudare....a questo punto. ...BEVETE L'ARIA!!! Ovvero....passate le dita " bagnate" di" sudore " ( è il vostro! Non abbiatene schifo!) attorno alle labbra e sopra di esse.....poi socchiudete appena la bocca e respirate " sottilmente" . L'aria che vi entrerà all'interno , oltre ad essere più umida sarà molto fresca. Ora IMMAGINATE che NON sia aria ma ACQUA....sentite nella bocca la sua presenza...ingoiatela e sentitela scendere in gola...fresca e dissetante.....Bevetene...quanta ne volete !!!! NON FINISCE MAI !!!Come dicevo all'inizio, questa è un sistema "al limite" Se voleste provarlo , fatelo usando molto buon senso ed attenzione.
Lyon Runner- Bradipo
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
@Castoro: Per me perché sei capitato in un periodo fisico "sì", da "picco di forma", ti sei allenato poco quindi hai avuto modo di recuperare meglio e avevi la determinazione corretta (che può derivare sia dal pensare:"devo farcela!!!", ma anche dal:"che nervoso!!"). Mettendo assieme tutto hai ottenuto risultati non sperati.
Però è comunque una cosa che non può accedere sempre e soprattutto, non può accadere pensandolo. Nè il picco di forma, né lo "status" mentale durano in eterno.
Pareri personali.
Però è comunque una cosa che non può accedere sempre e soprattutto, non può accadere pensandolo. Nè il picco di forma, né lo "status" mentale durano in eterno.
Pareri personali.
chippz- Corsa Veloce
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Perché quei tempi li vali, se negli ultimi periodi non li facevi è perché correvi male, riposavi male, mangiavi male, ci possono essere mille motivi per far scadere una prestazione.castoro ha scritto:Loris visto che qualcuno non risponde ti rigiro la stessa domanda:
se come dici è + importante il fisico della mente, come spieghi che non avendo una preparazione adeguata e nemmeno il passo ho corso una 34km a 5.09 di media, una mezza facendo il PB a 4.39 di media ed una maratona facendo il PB a 5.14 di media ?
Al contrario per farla migliorare serve SOLO l'allenamento.
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
simpep ha scritto:Ma è più forte Maciste o Ercole ?
quando ci sono più fattori causali che possono incidere su un fenomeno, per determinare la loro importanza relativa è necessario "isolarli" sperimentalmente.
si potrebbe pensare a un esperimento del genere, si fa fare una gara a 2 atleti:
- uno con condizione fisica strepitosa e condizione mentale nella norma
- uno con condizione fisica nella norma e mentale strepitosa.
il primo potrebbe essere un atleta d'elite qualsiasi, che fa 28 sui 10k.
il secondo potrei essere io nel 2008.
chi vince?
p.s. pare che qualcuno non sa che certi adattamenti causati dall'allenamento sono fissi e altri sono a lentissimo deterioramento, per cui uno come calcaterra, che da 20 anni fa 40km al giorno, ha fatto centinaia di maratone e decine di ultra, non è che se si ferma un po' o abbassa un po' il volume d'allenamento diventa un tapascione.
tant'è vero che ex elite, dopo 20 anni di nulla, a 50 anni in pochi mesi tornano a fare na maratona sulle 3h.
al contrario, quanto ci mette alla sua prima maratona un 50enne che non ha mai corso in vita sua, allenandosi pochi mesi? 4h30?
lucaliffo- Corsa Veloce
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
@ chippz: tu non puoi giustamente sapere l'iter dello scorso anno, ma @ Loris tu si e mi fa specie che dica queste cose, sembra che ormai il tuo passatempo preferito sia diventato dire per forza il contrario ...
Per onor di cronaca perchè sennò sembra che io sia un pazzo visionario:
ad inizio gennaio 2014 ho avuto un problema di emorroidi e venivo cmq da un periodo in cui non avevo una grande forma fisica, sono dovuto stare fermo 15gg, ho dovuto togliere un allenamento a settimana, non riuscivo a correre + di una CL con una media che a stento arrivava sotto i 5.50, a metà febbraio ho corso la 34km di bracciano e nelle gambe avevo una gara di 22km come chilometraggio massimo corsa l'ultima domenica di gennaio. Chiusi la gara alla media di 5.09, fu una gara tutta di testa perchè ho adottato il metodo descritto perfettamente da Lyon, ovvero la caccia. Ricordo ancora la battuta che feci agli amici romani che raggiunsi a metà gara, amici che si allenavano 4/5 volte a settimana, a cui dissi: ragazzi se oggi vi fate battere da me, è meglio che vi ritirate
Ebbene li ho battuti tutti, nonostante dal 25°km ebbi un vistoso calo, normale visto il mio stato di forma, ma quando stavo per cedere, ho reagito, mi sono attaccato ad un gruppetto e mi sono fatto trainare per un pò .... Oltretutto ho corso anche con l'incubo che potessero uscire le emorroidi ....
Quindi quale stato di forma ? Quale tempi che valevo ? bah
Lucaliffo calcaterra corre da 20 anni 40km al giorno ?
Caspita non sapevo che oltre a conoscerlo così bene ti ci alleni anche assieme !!!
Innanzitutto dopo la prima ultramaratona in cui corse in allenamento anche un lunghissimo di 70km il suo preparatore lo voleva "fucilare" perchè aveva corso troppo, dalla seconda preparazione in poi non ha mai superato la distanza della maratona e corsa cmq solo in gara.
Seconda cosa negli ultimi 3 anni sta soffrendo di moltissimi problemi alla schiena tanto che ha dovuto dare in gestione il taxi e un anno e mezzo fa ci stavamo per mettere d'accordo perchè prendessi io il suo taxi in gestione dato che stavo prendendo l'abilitazione e la sua frase fu: preferirei darlo a te che conosco e sei una persona seria piuttosto che continuare a lasciarlo al tizio a cui l'ho dato in gestione dato che non paga regolarmente ...
negli ultimi 3 anni causa i problemi alla schiena sono + i mesi che non riesce a correre, quando è arrivato alla gara del 4 maggio era in condizioni critiche, ma solo la sua forza di volontà è riuscito a portarlo a quel risultato, a voi che pensate che al passatore abbia "passeggiato" e che solo per mancanza di avversari ha vinto, posso solo dire con una battuta alla striscia la notizia:
so ragazzi .....
chiudo il discorso ed eviterò di tornarci sopra ....
Per onor di cronaca perchè sennò sembra che io sia un pazzo visionario:
ad inizio gennaio 2014 ho avuto un problema di emorroidi e venivo cmq da un periodo in cui non avevo una grande forma fisica, sono dovuto stare fermo 15gg, ho dovuto togliere un allenamento a settimana, non riuscivo a correre + di una CL con una media che a stento arrivava sotto i 5.50, a metà febbraio ho corso la 34km di bracciano e nelle gambe avevo una gara di 22km come chilometraggio massimo corsa l'ultima domenica di gennaio. Chiusi la gara alla media di 5.09, fu una gara tutta di testa perchè ho adottato il metodo descritto perfettamente da Lyon, ovvero la caccia. Ricordo ancora la battuta che feci agli amici romani che raggiunsi a metà gara, amici che si allenavano 4/5 volte a settimana, a cui dissi: ragazzi se oggi vi fate battere da me, è meglio che vi ritirate
Ebbene li ho battuti tutti, nonostante dal 25°km ebbi un vistoso calo, normale visto il mio stato di forma, ma quando stavo per cedere, ho reagito, mi sono attaccato ad un gruppetto e mi sono fatto trainare per un pò .... Oltretutto ho corso anche con l'incubo che potessero uscire le emorroidi ....
Quindi quale stato di forma ? Quale tempi che valevo ? bah
Lucaliffo calcaterra corre da 20 anni 40km al giorno ?
Caspita non sapevo che oltre a conoscerlo così bene ti ci alleni anche assieme !!!
Innanzitutto dopo la prima ultramaratona in cui corse in allenamento anche un lunghissimo di 70km il suo preparatore lo voleva "fucilare" perchè aveva corso troppo, dalla seconda preparazione in poi non ha mai superato la distanza della maratona e corsa cmq solo in gara.
Seconda cosa negli ultimi 3 anni sta soffrendo di moltissimi problemi alla schiena tanto che ha dovuto dare in gestione il taxi e un anno e mezzo fa ci stavamo per mettere d'accordo perchè prendessi io il suo taxi in gestione dato che stavo prendendo l'abilitazione e la sua frase fu: preferirei darlo a te che conosco e sei una persona seria piuttosto che continuare a lasciarlo al tizio a cui l'ho dato in gestione dato che non paga regolarmente ...
negli ultimi 3 anni causa i problemi alla schiena sono + i mesi che non riesce a correre, quando è arrivato alla gara del 4 maggio era in condizioni critiche, ma solo la sua forza di volontà è riuscito a portarlo a quel risultato, a voi che pensate che al passatore abbia "passeggiato" e che solo per mancanza di avversari ha vinto, posso solo dire con una battuta alla striscia la notizia:
so ragazzi .....
chiudo il discorso ed eviterò di tornarci sopra ....
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
non ho letto tutto, mi sembra che si discuti un bel po' ed anche animatamente.
Scrivo di getto perdonatemi.
Io non credo che possano essere divisi corpo e mente. Sono in stretta correlazione. Non sono due entita' separate a mio avviso.
e d'altra parte : se faccio un lungo di 30 km alleno mente o corpo? a mio parere entrambi, o no?
Scrivo di getto perdonatemi.
Io non credo che possano essere divisi corpo e mente. Sono in stretta correlazione. Non sono due entita' separate a mio avviso.
e d'altra parte : se faccio un lungo di 30 km alleno mente o corpo? a mio parere entrambi, o no?
Ultima modifica di Zelig il Mer 28 Gen 2015, 16:01 - modificato 1 volta.
Zelig- Super Runner
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
castoro ha scritto: ci stavamo per mettere d'accordo perchè prendessi io il suo taxi in gestione dato che stavo prendendo l'abilitazione e la sua frase fu: preferirei darlo a te che conosco e sei una persona seria piuttosto che continuare a lasciarlo al tizio a cui l'ho dato in gestione dato che non paga regolarmente ...
.
e ti credo...
ma cosa c'entra Calcaterra ??
Zelig- Super Runner
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Località : Roma
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Era il 35 Km, mancavano 7 km all'arrivo, negli ultimi due km avevo avuto un calo, però ancora la media al km era buona, con un super finale avrei potuto raggiungere il mio obiettivo se non che sopraggiunge un crampo all'adduttore DX!! dolore acuto, sono costretto a coricarmi a terra e stirare la gamba, la prestazione è compromessa, cerco di pensare alle cose più belle e mi dico:" non sono sdraiato sull'asfalto di un vialone torinese ma mi trovo alle Maldive, sono sdraiato su una finissima spiaggia" ma nulla il risultato non cambia, provo a immaginare che il dolore all'adduttore sia frutto della mia fantasia e mi dico:"non è dolore quello che sento, è la mano della mia compagna che maliziosamente mi fa le fusa", ma nulla. Morale della favola, ero col c..o a terra e col c..o a terra sono rimasto e se, forse, avessi bevuto di più ai ristori la spiaggia e il mare li avrei trovati all'arrivo sotto il gonfiabile
Ervin1812- Corsa Lenta
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Faccio comunque presente che nessuno ha parlato, almeno finora, di visualizzare belle immagini di donne/uomini nudi o di spiagge paradisiache!!! Il discorso che invece fa Lyon è ben diverso e tratta semplicemente di allenare la mente così come si fa con il corpo. Io non ci vedo nulla di così strano in questo!!!
Federoca- Moderatrice Pink
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Infatti non capisco tutta questa polemica nascosta da un'antipaticissima "ironia di fondo"....
Se l'argomento lo trovate stupido o non adatto a voi...nessuno chiede il vostro "prezioso" commento...
Forza ragazzi, state sereni and take it easy !
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Lenz76- Moderatore
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Federica puntare un avversario più avanti, pensare alla gara a tratti e non alla sua totale lunghezza o pensare a una bella donna a una bella spiaggia è la stessa cosa, sono solo un modo per ingannare un po' la testa e non fargli recepire i segnali di stanchezza che gli manda il corpo.
Ma non è che non facendoglieli recepire miglioriamo la nostra prestazione , ci servono solo per "non pensarci" ma quando arrivi al punto che la benzina finisce sei a posto, puoi pensare a ciò che vuoi, avere la mente più forte che vuoi ma la benzina è finita e tu sei fermo.
Ma non è che non facendoglieli recepire miglioriamo la nostra prestazione , ci servono solo per "non pensarci" ma quando arrivi al punto che la benzina finisce sei a posto, puoi pensare a ciò che vuoi, avere la mente più forte che vuoi ma la benzina è finita e tu sei fermo.
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
castoro ha scritto:@ chippz: tu non puoi giustamente sapere l'iter dello scorso anno, ma @ Loris tu si e mi fa specie che dica queste cose, sembra che ormai il tuo passatempo preferito sia diventato dire per forza il contrario ...
Per onor di cronaca perché sennò sembra che io sia un pazzo visionario:
ad inizio gennaio 2014 ho avuto un problema di emorroidi e venivo cmq da un periodo in cui non avevo una grande forma fisica, sono dovuto stare fermo 15gg, ho dovuto togliere un allenamento a settimana, non riuscivo a correre + di una CL con una media che a stento arrivava sotto i 5.50, a metà febbraio ho corso la 34km di bracciano e nelle gambe avevo una gara di 22km come chilometraggio massimo corsa l'ultima domenica di gennaio. Chiusi la gara alla media di 5.09, fu una gara tutta di testa perchè ho adottato il metodo descritto perfettamente da Lyon, ovvero la caccia. Ricordo ancora la battuta che feci agli amici romani che raggiunsi a metà gara, amici che si allenavano 4/5 volte a settimana, a cui dissi: ragazzi se oggi vi fate battere da me, è meglio che vi ritirate
Ebbene li ho battuti tutti, nonostante dal 25°km ebbi un vistoso calo, normale visto il mio stato di forma, ma quando stavo per cedere, ho reagito, mi sono attaccato ad un gruppetto e mi sono fatto trainare per un pò .... Oltretutto ho corso anche con l'incubo che potessero uscire le emorroidi ....
Quindi quale stato di forma ? Quale tempi che valevo ? bah
Lucaliffo calcaterra corre da 20 anni 40km al giorno ?
Caspita non sapevo che oltre a conoscerlo così bene ti ci alleni anche assieme !!!
Innanzitutto dopo la prima ultramaratona in cui corse in allenamento anche un lunghissimo di 70km il suo preparatore lo voleva "fucilare" perchè aveva corso troppo, dalla seconda preparazione in poi non ha mai superato la distanza della maratona e corsa cmq solo in gara.
Seconda cosa negli ultimi 3 anni sta soffrendo di moltissimi problemi alla schiena tanto che ha dovuto dare in gestione il taxi e un anno e mezzo fa ci stavamo per mettere d'accordo perchè prendessi io il suo taxi in gestione dato che stavo prendendo l'abilitazione e la sua frase fu: preferirei darlo a te che conosco e sei una persona seria piuttosto che continuare a lasciarlo al tizio a cui l'ho dato in gestione dato che non paga regolarmente ...
negli ultimi 3 anni causa i problemi alla schiena sono + i mesi che non riesce a correre, quando è arrivato alla gara del 4 maggio era in condizioni critiche, ma solo la sua forza di volontà è riuscito a portarlo a quel risultato, a voi che pensate che al passatore abbia "passeggiato" e che solo per mancanza di avversari ha vinto, posso solo dire con una battuta alla striscia la notizia:
so ragazzi .....
chiudo il discorso ed eviterò di tornarci sopra ....
Non si tratta di dire il contrario ma di opinioni DIVERSE.
Tu sono anni ormai che corri e hai una preparazione di fondo che non perdi in due giorni, passando da tre a due allenamenti hai calato i km e aumentato i recuperi per cui quando corri sei più riposato e allenandoti bene riesci comunque a mantenere la condizione che avevi quando uscivi tre volte.
L'errore che fanno molti alle prime armi è proprio quello di aumentare troppo le sedute finendo poi inevitabilmente in overtraining.
A gennaio non andavi sotto i 5'50" semplicemente perché non eri in forma, superati i problemi hai di nuovo ritrovato la tua forma, non è che se ti allenavi 3 volte correvi con le gambe e adesso lo fai con la testa perché hai calato gli allenamenti.
Calare gli allenamenti non vuol dire peggiorare la prestazione come crescerli non vuol dire migliorarla.
Il tuo fisico reagisce bene con due allenamenti e questo vuol dire che non hai ancora dato tutto quando arriverai al momento che le prestazioni cominceranno a ristagnare dopo dovrai scegliere se rimanere su quei livelli o aumentare nuovamente le sedute.
Io adesso sono fermo da 20 giorni per l'operazione domani quando riprenderò di sicuro non sarò ai livelli del giorno in cui ho interrotto gli allenamenti ma sicuramente non sarò neanche al livello dell'anno scorso.
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