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L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Però Luc parla di "felicità" e "pressioni", non "felicità" ed "inca@@ature".
Bah, in questi ultimi giorni sono pressato: troppi pensieri, non riesco a trarre una conclusione, sono più di due giorni che dormo meno della metà del tempo che sto a letto, ieri ho corso con FC più alte del solito ad un ritmo 20"/km più lento del solito e ieri sera l'umore è calato talmente a picco da beccarmi influenza, tosse, un po di raffreddore e zero voglia di reagire.
Oggi avevo in programma dei 2000m in 7'. Dite che sarei stato in grado di farli ugualmente?
Comunque qua si parla di "umore" e non di "mente". Secondo me l'umore influisce alla grande (in meglio od in peggio), ma non è la stessa cosa della mente (intesa come la "forza del pensiero").
Bah, in questi ultimi giorni sono pressato: troppi pensieri, non riesco a trarre una conclusione, sono più di due giorni che dormo meno della metà del tempo che sto a letto, ieri ho corso con FC più alte del solito ad un ritmo 20"/km più lento del solito e ieri sera l'umore è calato talmente a picco da beccarmi influenza, tosse, un po di raffreddore e zero voglia di reagire.
Oggi avevo in programma dei 2000m in 7'. Dite che sarei stato in grado di farli ugualmente?
Comunque qua si parla di "umore" e non di "mente". Secondo me l'umore influisce alla grande (in meglio od in peggio), ma non è la stessa cosa della mente (intesa come la "forza del pensiero").
chippz- Corsa Veloce
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
castoro ha scritto:
aggiungerei anche un certo Giorgio Calcaterra che nel 2014 ha vinto il Passatore di carattere e di testa e non certo di fisico viste le sue condizioni alla vigilia della gara ...
giustissimo rob, come ho fatto a dimenticare il !!
unalieno- Corsa Veloce
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
@lyon
ci mandi un link anche alla pagina feisbuc?
ci mandi un link anche alla pagina feisbuc?
lore75- Corsa Lenta
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Tutto molto interessante! Rimango comunque dell'idea che tutto ciò possa valere solo nella corsa di resistenza, e non in un 2000 come quello di Chippz.
ciccio- New Entry
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Mai detto che " qui " , qualcuno lo abbia fatto ( di avermi mancato di rispetto , intendo ) , anzi , fino ad ora ho ricevuto attenzione e considerazione.
Lyon Runner- Bradipo
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
unalieno ha scritto:lucaliffo puoi dire quello che vuoi e trovare tutti gli esempi che vuoi ma se parli con un qualsiasi ultramaratoneta te lo dirà che nelle corse di resistenza arrivare al traguardo è frutto si dell'allenamento ma soprattutto di testa, determinzione e forza mentale che ci spinge a non mollare quando la fatica supera certi limiti.
fino alla maratona è vero che conta più l'allenamento del resto ma allenare una 12 ore, una 100km, una 24/48 ore, 170/200km, gare di trail che durano 40 ore magari in autosufficienza, a combattere con la fame, con il freddo con il caldo, con il male, con gli imprevisti... be in quei casi l'allenamento ti spinge a partire ma se non hai la testa non arrivi nemmeno la metà. e non parlo di apparecchi tecnologici che ti fanno vedere colori rilassanti ma di coscienza della sofferenza, di saperla accettare e sapere che ci accompagna fino all'arrivo.
non a caso nelle gare più dure non sono i giovani che vincono, sono i marco olmo, i cudin, gente che lascia dietro giovanotti che con l'allenamento, la forza muscolare e cardiaca sulla carta se li dovrebbero mangiare
Assolutamente d' accordo in tutto!!
Federoca- Moderatrice Pink
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
@ciccio: A parte che parlavo di ripetute e comunque anche per le gare brevi conta molto la mente, no?
Comunque, a maggior ragione, se non mi sento in forma o se non sono "mentalmente carico" diventa ancora più difficile correre a lungo e ad i soliti ritmi.
Se mi sento bene e sono "mentalmente carico", invece, posso puntare a ciò che valgo.
Se mi sento bene e sono "mentalmente carico", ma non mi sono allenato (o sono troppo de-allenato), non è detto che riesco a fare comunque bene. Anzi, se ci riesco bisogna capire il motivo e valutare le possibili controindicazioni.
Cioè, se per portare a termine un'ottima gara o allenamento arrivandoci super carico mentalmente ma non fisicamente, se per farlo devo poi rischiare infortuni o starci male, beh, allora non so quanto ne valga la pena.
Quindi, nel dubbio, non è meglio lavorare entrambi alla stessa maniera, come qualcuno ha già scritto, senza dare più peso ad una sola cosa?
Da quanto leggo sembra che la sola mente possa fare tutto.
PS: Però è anche vero che il solo corpo non può pretendere di fare tutto..
Comunque, a maggior ragione, se non mi sento in forma o se non sono "mentalmente carico" diventa ancora più difficile correre a lungo e ad i soliti ritmi.
Se mi sento bene e sono "mentalmente carico", invece, posso puntare a ciò che valgo.
Se mi sento bene e sono "mentalmente carico", ma non mi sono allenato (o sono troppo de-allenato), non è detto che riesco a fare comunque bene. Anzi, se ci riesco bisogna capire il motivo e valutare le possibili controindicazioni.
Cioè, se per portare a termine un'ottima gara o allenamento arrivandoci super carico mentalmente ma non fisicamente, se per farlo devo poi rischiare infortuni o starci male, beh, allora non so quanto ne valga la pena.
Quindi, nel dubbio, non è meglio lavorare entrambi alla stessa maniera, come qualcuno ha già scritto, senza dare più peso ad una sola cosa?
Da quanto leggo sembra che la sola mente possa fare tutto.
PS: Però è anche vero che il solo corpo non può pretendere di fare tutto..
chippz- Corsa Veloce
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
chippz ha scritto:Però Luc parla di "felicità" e "pressioni", non "felicità" ed "inca@@ature".
Bah, in questi ultimi giorni sono pressato: troppi pensieri, non riesco a trarre una conclusione, sono più di due giorni che dormo meno della metà del tempo che sto a letto, ieri ho corso con FC più alte del solito ad un ritmo 20"/km più lento del solito e ieri sera l'umore è calato talmente a picco da beccarmi influenza, tosse, un po di raffreddore e zero voglia di reagire.
Oggi avevo in programma dei 2000m in 7'. Dite che sarei stato in grado di farli ugualmente?
Comunque qua si parla di "umore" e non di "mente". Secondo me l'umore influisce alla grande (in meglio od in peggio), ma non è la stessa cosa della mente (intesa come la "forza del pensiero").
esatto chippz,
il discorso ha "tracimato"... per fare chiarezza sulla mia posizione:
- la mente può creare dal nulla? no
- la mente può turbinare prestazioni nell'immediato (nei limiti delle possibilità fisiche)? sì, a volte e per qualcuno
- questo è sostenibile a lungo termine? no.
mo' me ne vado al mare e arrivederci a domani
lucaliffo- Corsa Veloce
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Scomodando il grande psichiatra e filosofo Frankl e la analisi esistenziale, è evidente che sono necessarie motivazioni molto forti per sopportare le sofferenze che provano gli atleti sia nelle gare che negli estenuanti allenamenti. Motivazioni che vanno dal riscatto sociale ed economico o più spesso, alla semplice autoaffermazione e gratificazione.(l'uomo di oggi ne ha sempre più bisogno).
Sugli interventi per migliorare penso che qualcosina funzioni. Il training autogeno per limitare l'ansia pre gara, la visualizzazione, l'autoipnosi, ecc.
Penso però che sia l'allenamento fisico stesso formativo anche a livello psicologico. Ad esempio la corsa media, oltre ai noti benefici fisici, allena anche da un punto di vista psicologico a sopportare fatica e anche dolore. Quindi allenandosi bene si migliora anche dal punto di vista psicologico.
Sugli interventi per migliorare penso che qualcosina funzioni. Il training autogeno per limitare l'ansia pre gara, la visualizzazione, l'autoipnosi, ecc.
Penso però che sia l'allenamento fisico stesso formativo anche a livello psicologico. Ad esempio la corsa media, oltre ai noti benefici fisici, allena anche da un punto di vista psicologico a sopportare fatica e anche dolore. Quindi allenandosi bene si migliora anche dal punto di vista psicologico.
Ericradis- Corsa Media
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differentgear- Moderatrice Pink
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Comunque ragazzi, questa la dico da moderatore ed esperto di niente.
Ma vi pare possibile che si debba per forza fare polemica per esprimere le proprie idee ?
L'argomento è interessante, ma anche se non lo fosse ci si confronta e si scrive quello che si pensa senza scivolare nella caciara.
Ora se qualcuno pensa di avere la verità in tasca e reputa irrilevante quello che scrivono gli altri senza neanche aver eposto le sue idee è consigliabile che non perda il suo tempo in un forum e vada a fare qualche conferenza al MIT.
Altrimenti la regola è leggere le opinioni altrui, condividere o controbattere civilmente e così via.
Forse avere un po più di umiltà rispetto anche all'ignoranza altrui è indice di reale competenza professionale e sopratutto di maturità nelle relazioni.
Fine della moderazione > simone
Ma vi pare possibile che si debba per forza fare polemica per esprimere le proprie idee ?
L'argomento è interessante, ma anche se non lo fosse ci si confronta e si scrive quello che si pensa senza scivolare nella caciara.
Ora se qualcuno pensa di avere la verità in tasca e reputa irrilevante quello che scrivono gli altri senza neanche aver eposto le sue idee è consigliabile che non perda il suo tempo in un forum e vada a fare qualche conferenza al MIT.
Altrimenti la regola è leggere le opinioni altrui, condividere o controbattere civilmente e così via.
Forse avere un po più di umiltà rispetto anche all'ignoranza altrui è indice di reale competenza professionale e sopratutto di maturità nelle relazioni.
Fine della moderazione > simone
simpep- Moderatore
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Credo che i tempi siano maturi per qualche esempio pratico da parte di Lyon, giusto per capire di cosa stiamo parlando...
ciccio- New Entry
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differentgear- Moderatrice Pink
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Vero ciccio
Daje Leon
Facci sognare! Ci serve qualche serie di ripetizioni per neuroni e cervelletto
Daje Leon
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lore75- Corsa Lenta
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Ok facciamo così, cerchiamo di abbassare il rumore di fondo e riprendiamo da zero:
Credo che siamo in tanti incuriositi ed interessati sulla questione.
Lyon, vorresti esporci qualche tua argomentazione in merito?
>simone
Lyon Runner ha scritto:La mente ricopre un ruolo fondamentale nella corsa di resistenza. Allenarla , al pari del corpo , può rivelarsi ( spesso ) la differenza tra il raggiungimento di un obiettivo o il suo fallimento.
Ti va di parlarne?
Credo che siamo in tanti incuriositi ed interessati sulla questione.
Lyon, vorresti esporci qualche tua argomentazione in merito?
>simone
simpep- Moderatore
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Se la mente fa correre più forte perché ci spacchiamo di allenamenti? Non sarebbe meglio stare seduti sul diva e poi concentrarsi solo in gara?
Come ha detto bene Eric è solo questione di allenare la sopportazione alla fatica con appositi allenamenti.
Calcaterra ha vinto il passatore quest'anno non con la testa ma con le gambe, è allenato per queste distanze e ha quel qualcosa in più che gli altri non hanno e che gli hanno permesso di vincere quella gara per 9 anni consecutivi e di diventare campione del mondo sui 100km per ben tre volte.
Aveva già dimostrato il suo stato di forma ai primi di maggio vincendo la fase italiana della Wings for life con la bellezza di 72km corsi poi logicamente i problemi prima del passatore l'hanno segnato difatti ha vinto 7h05'06" suo peggiore tempo al passatore e un tempo che nelle ultime 9 edizioni gli avrebbe permesso di vincere solo nel 2012.
Negli ultratrail la testa può aiutare a non mollare ma se se non si è allenati non si va da nessuna parte.
Tu Mauro per fare la 24 ore di Barcellona ti sei sparato il sabato i 60km del Trail del cinghiale e la domenica hai fatto la maratona a Firenze, questi allenamenti ti hanno permesso di avere la forma per affrontare una 24h poi logicamente la testa aiuta a non mollare ma non a migliore le prestazioni.
In definitiva secondo me in gara la testa aiuta a non mollare ma senza allenamento non si va da nessuna parte, è un po' come il cane che si morde la coda.
La testa senza allenamento è niente.
Ericradis ha scritto:
Penso però che sia l'allenamento fisico stesso formativo anche a livello psicologico. Ad esempio la corsa media, oltre ai noti benefici fisici, allena anche da un punto di vista psicologico a sopportare fatica e anche dolore. Quindi allenandosi bene si migliora anche dal punto di vista psicologico.
Come ha detto bene Eric è solo questione di allenare la sopportazione alla fatica con appositi allenamenti.
Calcaterra ha vinto il passatore quest'anno non con la testa ma con le gambe, è allenato per queste distanze e ha quel qualcosa in più che gli altri non hanno e che gli hanno permesso di vincere quella gara per 9 anni consecutivi e di diventare campione del mondo sui 100km per ben tre volte.
Aveva già dimostrato il suo stato di forma ai primi di maggio vincendo la fase italiana della Wings for life con la bellezza di 72km corsi poi logicamente i problemi prima del passatore l'hanno segnato difatti ha vinto 7h05'06" suo peggiore tempo al passatore e un tempo che nelle ultime 9 edizioni gli avrebbe permesso di vincere solo nel 2012.
Negli ultratrail la testa può aiutare a non mollare ma se se non si è allenati non si va da nessuna parte.
Tu Mauro per fare la 24 ore di Barcellona ti sei sparato il sabato i 60km del Trail del cinghiale e la domenica hai fatto la maratona a Firenze, questi allenamenti ti hanno permesso di avere la forma per affrontare una 24h poi logicamente la testa aiuta a non mollare ma non a migliore le prestazioni.
In definitiva secondo me in gara la testa aiuta a non mollare ma senza allenamento non si va da nessuna parte, è un po' come il cane che si morde la coda.
La testa senza allenamento è niente.
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Tutto è sempre concomitante ... senza allenamento non si combina nulla, ma la testa ha la sua valenza eccome ... si pensi al famoso effetto placebo, e vale x salute" ma anche x la corsa. Un mio collcollega un giorno mi disse che la mia determinazione lo impressiona ... e alla fine "nnon sono niente" ma quando si vuole si ha ciò che si vuole conquistare.
differentgear- Moderatrice Pink
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Loris che senza allenamento non si vada da nessuna parte è fuor di dubbio, ma che la testa possa portarti a condurre una gara sopra ogni previsione lo è altrettanto.
Mi permetto di dissentire su una cosa conoscendo Giorgio Calcaterra (ci sentiamo spesso su Facebook e sai che stavo quasi per prendere il suo taxi in gestione ?) e conosco molto bene il suo migliore amico con cui mi vedo e si parla spesso di Giorgio.
Nel 2014 ha avuto tantissimi problemi con il riacutizzarsi di un problema alla schiena che lo sta martoriando ormai da quasi 3 anni che ha conciso col ritorno al lavoro sul taxi (prima lo aveva dato in gestione).
Nel 2014 la sua prima gara è stata la pavona run il 15 marzo, un 10.000 chiuso in 52.20, ovvero un tempo che oggi come oggi per un campione del suo calibro è quasi un'onta, una settimana dopo ha corso la maratona di Roma e la lunga distanza lo ha agevolato, anche se ha chiuso anche qui con un tempo altissimo per lui, poco meno di 2h50'.
Dopo Roma c'è stato l'intermezzo della gara ad inseguimento in cui ha percorso 72km ed è stato 1° degli italiani, ma anche lì ha sofferto molto, anche se proprio per la testa (oltre chiaramente ad un fisico magrissimo che lo aiuta non poco) queste gare di lunga durata sono pane per i suoi denti. Nessun'altra gara fino al Passatore, qualche giorno prima gli ho scritto su FB e l'ho incoraggiato dicendogli che tutti aspettavamo il suo 9° trionfo, la sua risposta è stata: ti ringrazio della fiducia, ma quest'anno sono ancora indeciso se partecipare o meno, non ho la distanza nelle gambe e credo proprio che quest'anno se dovessi decidere di correre la gara non andrà come gli anni precedenti.
Dopo il suo trionfo, gli ho riscritto facendogli complimenti e chiedendogli com'era andata.
Mi ha risposto così: E' stata davvero dura fino al 65°km, le gambe non giravano come volevo ma me lo aspettavo, poi quando mi hanno detto che stavo recuperando sul 1°, la mia testa ha acceso una lampadina, sono passato sopra alle sofferenze, alla fatica, alla voglia di mollare tutto e quando sono diventato 1°, è stato come se tutto scomparisse, se davanti a me ci fosse solo l'arrivo, quando ho finito la gara mi sentivo addirittura meglio di quando sono partito ...
Quindi anche se ha chiuso col peggior tempo di sempre sulla distanza (a parte i mondiali a Doha funestati da problemi intestinali), una vittoria del genere se non è frutto di testa di cos'è ???
Mi permetto di dissentire su una cosa conoscendo Giorgio Calcaterra (ci sentiamo spesso su Facebook e sai che stavo quasi per prendere il suo taxi in gestione ?) e conosco molto bene il suo migliore amico con cui mi vedo e si parla spesso di Giorgio.
Nel 2014 ha avuto tantissimi problemi con il riacutizzarsi di un problema alla schiena che lo sta martoriando ormai da quasi 3 anni che ha conciso col ritorno al lavoro sul taxi (prima lo aveva dato in gestione).
Nel 2014 la sua prima gara è stata la pavona run il 15 marzo, un 10.000 chiuso in 52.20, ovvero un tempo che oggi come oggi per un campione del suo calibro è quasi un'onta, una settimana dopo ha corso la maratona di Roma e la lunga distanza lo ha agevolato, anche se ha chiuso anche qui con un tempo altissimo per lui, poco meno di 2h50'.
Dopo Roma c'è stato l'intermezzo della gara ad inseguimento in cui ha percorso 72km ed è stato 1° degli italiani, ma anche lì ha sofferto molto, anche se proprio per la testa (oltre chiaramente ad un fisico magrissimo che lo aiuta non poco) queste gare di lunga durata sono pane per i suoi denti. Nessun'altra gara fino al Passatore, qualche giorno prima gli ho scritto su FB e l'ho incoraggiato dicendogli che tutti aspettavamo il suo 9° trionfo, la sua risposta è stata: ti ringrazio della fiducia, ma quest'anno sono ancora indeciso se partecipare o meno, non ho la distanza nelle gambe e credo proprio che quest'anno se dovessi decidere di correre la gara non andrà come gli anni precedenti.
Dopo il suo trionfo, gli ho riscritto facendogli complimenti e chiedendogli com'era andata.
Mi ha risposto così: E' stata davvero dura fino al 65°km, le gambe non giravano come volevo ma me lo aspettavo, poi quando mi hanno detto che stavo recuperando sul 1°, la mia testa ha acceso una lampadina, sono passato sopra alle sofferenze, alla fatica, alla voglia di mollare tutto e quando sono diventato 1°, è stato come se tutto scomparisse, se davanti a me ci fosse solo l'arrivo, quando ho finito la gara mi sentivo addirittura meglio di quando sono partito ...
Quindi anche se ha chiuso col peggior tempo di sempre sulla distanza (a parte i mondiali a Doha funestati da problemi intestinali), una vittoria del genere se non è frutto di testa di cos'è ???
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
La wingsfor lire l'ha fatta il4 maggio e il passatore il 24 è abbastanza normale che non abbia fatto gare nel mezzo oltretutto oltre a essere stato il primo italiano è stato anche il quarto a livello mondiale questo secondo me indica un gran buono stato di forma.
Comunque la testa ti può far sopportare di più la fatica ma la fatica la sopporti perché sei allenato e allenandoti migliori anche la tenuta di testa.
Io quando prepara o il passatore e mi sono sparato il lunghissimo da 6 ore con 1200m d+ non ho allenato solo il fisico ma ho allenato anche la resistenza alla fatica cosa che non avrei mai potuto fare due esercizi mentali.
Comunque la testa ti può far sopportare di più la fatica ma la fatica la sopporti perché sei allenato e allenandoti migliori anche la tenuta di testa.
Io quando prepara o il passatore e mi sono sparato il lunghissimo da 6 ore con 1200m d+ non ho allenato solo il fisico ma ho allenato anche la resistenza alla fatica cosa che non avrei mai potuto fare due esercizi mentali.
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Buongiorno a tutti
Ho letto attentamente ogni vostro commento e devo dire che la cosa pare abbia preso una deriva esagerata. Io volevo , solamente , " parlare di corsa "...la cosa che facciamo ogni giorno...ovvero " mettere un piede davanti all'altro...più o meno velocemente ". Tutto qua.
Certamente tutti noi sappiamo che senza allenarsi duramente non si arriva da nessuna parte come , del resto sappiamo altrettanto bene , quanto in ciò possa influire il nostro modo di pensare , o se preferite " di applicare la mente alla corsa ".
Io ( come sicuramente anche Voi ) ho escogitato dei piccoli sistemi che aiutano me e chi mi chiede consigli , a correre meglio e a divertirmi " ancora di più ".
Tutto qui....senza scomodare il sig Sigmund Freud n'è i suoi illustri colleghi.
Ora , se Voi foste d'accordo , posterei il più semplice e ( a mio avviso ) divertente di essi , quello che , uso in gara quando ho al mio fianco qualche " debuttante ".
Lo leggiamo insieme e...se dovesse suscitarla , faremo una risata insieme...
Perché....è già " pesante " la vita stessa...se la rendiamo tale anche nei momenti di svago sui " social "....allora..lo diventa ancora di più...
Ho letto attentamente ogni vostro commento e devo dire che la cosa pare abbia preso una deriva esagerata. Io volevo , solamente , " parlare di corsa "...la cosa che facciamo ogni giorno...ovvero " mettere un piede davanti all'altro...più o meno velocemente ". Tutto qua.
Certamente tutti noi sappiamo che senza allenarsi duramente non si arriva da nessuna parte come , del resto sappiamo altrettanto bene , quanto in ciò possa influire il nostro modo di pensare , o se preferite " di applicare la mente alla corsa ".
Io ( come sicuramente anche Voi ) ho escogitato dei piccoli sistemi che aiutano me e chi mi chiede consigli , a correre meglio e a divertirmi " ancora di più ".
Tutto qui....senza scomodare il sig Sigmund Freud n'è i suoi illustri colleghi.
Ora , se Voi foste d'accordo , posterei il più semplice e ( a mio avviso ) divertente di essi , quello che , uso in gara quando ho al mio fianco qualche " debuttante ".
Lo leggiamo insieme e...se dovesse suscitarla , faremo una risata insieme...
Perché....è già " pesante " la vita stessa...se la rendiamo tale anche nei momenti di svago sui " social "....allora..lo diventa ancora di più...
Lyon Runner- Bradipo
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Assolutamente d'accordo Lyon !
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
A me non sembra si sia scatenato un bel niente, si sta discutendo e ognuno porta i suoi esempi in base all'esperienza personale, alle esperienze altrui o ai propri e altrui studi.
Se apri una discussione devi accettare soprattutto quelli che non la pensano come te perché sono loro che rendono viva la discussione.
Se apri una discussione devi accettare soprattutto quelli che non la pensano come te perché sono loro che rendono viva la discussione.
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
quotone!!!
molto spesso quando corro cerco di pensare a cose positive, cose che mi fanno stare bene o mi guardo attorno ... le montagne, il cielo limpido ... e solo quello procurandomi benessere mi fa affrontare meglio la corsa e mi sprona a dare di più.
molto spesso quando corro cerco di pensare a cose positive, cose che mi fanno stare bene o mi guardo attorno ... le montagne, il cielo limpido ... e solo quello procurandomi benessere mi fa affrontare meglio la corsa e mi sprona a dare di più.
differentgear- Moderatrice Pink
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
E comunque quello che sto dicendo io non è la verità assoluta, io non mi permettersi mai di dire cosa è giusto o no, percui potresti cominciare con l'esporre i tuoi "esercizi mentali" magari mi con vinci e cambio idea.
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Secondo me non è vero.differentgear ha scritto: quotone!!!
molto spesso quando corro cerco di pensare a cose positive, cose che mi fanno stare bene o mi guardo attorno ... le montagne, il cielo limpido ... e solo quello procurandomi benessere mi fa affrontare meglio la corsa e mi sprona a dare di più.
Tu non dai di più ma dai quello che vali veramente.
Se pensassi a cose negative da resti meno di quello che vali e peggiore resti la tua corsa ma il pensare a cose positive non ti fa andare più veloce delle tue capacità reali.
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Io sono convinta che la mente abbia molta "forza" e questo è dettato da un'esperienza mia di vita della quale non mi va di parlare per motivi personali. Non ho questo gran chè di capacità reali ma sicuramente sono determinata.
differentgear- Moderatrice Pink
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Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Ecco...questo è il primo...se vi andasse di farlo...leggetelo...
AllenaMENTE : " LA CACCIA "
Quando sono in gara e mi capita di parlare con qualcuno di voi ( succede molto spesso ) la cosa che preferisco raccontare è questo AllenaMENTE. Penso sia quello tra i più stimolanti che si possano impiegare nelle nostre competizioni e l'interesse , unito al piacere di provarlo insieme , mentre si sta gareggiando , che ogni volta mi dimostrate , lo confermano decisamente.
La CACCIA è un metodo molto semplice , ma anche parecchio impegnativo da sostenere , perché se da un lato è uno stimolo costante per il CORPO , dall'altro può trasformarsi in una sorta di boomerang , per la nostra mente , se qualcosa non dovesse andare come dovrebbe. Vediamo insieme di cosa si tratta : Dopo la partenza , che io consiglio di fare sempre leggermente sotto ritmo, per non bruciare eccessive riserve energetiche utili per la parte finale della gara , inizieremo a " PUNTARE " , con lo sguardo , un runner o una runner ( a noi maschietti , piace sempre di più la seconda soluzione....chissà perché ? ahahahahah ) che si trovi a circa trecento metri da noi. Una volta " scelta la nostra preda " la " cacceremo " e molto lentamente la " recupereremo " . Perché lentamente ? Mi state chiedendo ? Semplice , perché una volta " catturata " , ovvero sorpassata , non dovremo PIÙ farci sorpassare da lei a nostra volta , pena una forte ricaduta sulla nostra MENTE , che si tramuterebbe in perdita di autostima e di conseguenza ci farebbe rallentare...( ecco perché all'inizio dicevo che la Caccia , fosse molto impegnativa ).
Come dite ? È difficile che possa capitare ? Non credo proprio ! Sono anni che racconto questo stratagemma e può essere che sul vostro " terreno di caccia " possiate incontrare molti altri " cacciatori " che vogliano trasformare proprio voi nella loro preda.
Quindi come dicevamo..." attaccate " lentamente...superate e non fatevi più superare da essa....
E ora? Che si fa ?
Alzate lo sguardo e cercatene un'altra a trecento metri da voi....e...RIPRENDETE LA CACCIA !!!
Tutto qua ! Visto ?
Però , vi posso assicurare che oltre a divertirvi tantissimo , giacché starete " ubbidendo " ad un istinto atavico vecchio come il mondo stesso , la vostra gara subirà un'accelerazione progressiva che vi porterà al Traguardo senza che voi abbiate il tempo di accorgervene , da tanto sarete presi nella vostra " CACCIA PERSONALE "....e...non è da escludere che...di personale non possa uscirne anche il vostro BEST !!!
Come vi dico sempre , se qualcosa non vi fosse chiara , chiedete...e....Buon divertimento con....
LA CACCIA !!!
AllenaMENTE : " LA CACCIA "
Quando sono in gara e mi capita di parlare con qualcuno di voi ( succede molto spesso ) la cosa che preferisco raccontare è questo AllenaMENTE. Penso sia quello tra i più stimolanti che si possano impiegare nelle nostre competizioni e l'interesse , unito al piacere di provarlo insieme , mentre si sta gareggiando , che ogni volta mi dimostrate , lo confermano decisamente.
La CACCIA è un metodo molto semplice , ma anche parecchio impegnativo da sostenere , perché se da un lato è uno stimolo costante per il CORPO , dall'altro può trasformarsi in una sorta di boomerang , per la nostra mente , se qualcosa non dovesse andare come dovrebbe. Vediamo insieme di cosa si tratta : Dopo la partenza , che io consiglio di fare sempre leggermente sotto ritmo, per non bruciare eccessive riserve energetiche utili per la parte finale della gara , inizieremo a " PUNTARE " , con lo sguardo , un runner o una runner ( a noi maschietti , piace sempre di più la seconda soluzione....chissà perché ? ahahahahah ) che si trovi a circa trecento metri da noi. Una volta " scelta la nostra preda " la " cacceremo " e molto lentamente la " recupereremo " . Perché lentamente ? Mi state chiedendo ? Semplice , perché una volta " catturata " , ovvero sorpassata , non dovremo PIÙ farci sorpassare da lei a nostra volta , pena una forte ricaduta sulla nostra MENTE , che si tramuterebbe in perdita di autostima e di conseguenza ci farebbe rallentare...( ecco perché all'inizio dicevo che la Caccia , fosse molto impegnativa ).
Come dite ? È difficile che possa capitare ? Non credo proprio ! Sono anni che racconto questo stratagemma e può essere che sul vostro " terreno di caccia " possiate incontrare molti altri " cacciatori " che vogliano trasformare proprio voi nella loro preda.
Quindi come dicevamo..." attaccate " lentamente...superate e non fatevi più superare da essa....
E ora? Che si fa ?
Alzate lo sguardo e cercatene un'altra a trecento metri da voi....e...RIPRENDETE LA CACCIA !!!
Tutto qua ! Visto ?
Però , vi posso assicurare che oltre a divertirvi tantissimo , giacché starete " ubbidendo " ad un istinto atavico vecchio come il mondo stesso , la vostra gara subirà un'accelerazione progressiva che vi porterà al Traguardo senza che voi abbiate il tempo di accorgervene , da tanto sarete presi nella vostra " CACCIA PERSONALE "....e...non è da escludere che...di personale non possa uscirne anche il vostro BEST !!!
Come vi dico sempre , se qualcosa non vi fosse chiara , chiedete...e....Buon divertimento con....
LA CACCIA !!!
Lyon Runner- Bradipo
- Messaggi : 43
Data d'iscrizione : 25.01.15
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Lyon... io lo faccio sempre!!!
Oltrechè cercare di diventare più veloce di quelli che normalmente corrono le corsette domenicali con me!
Oltrechè cercare di diventare più veloce di quelli che normalmente corrono le corsette domenicali con me!
Federoca- Moderatrice Pink
- Messaggi : 4853
Data d'iscrizione : 20.03.13
Età : 43
Località : Divisa corpo e cuore tra Parma e Reggio Emilia
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
Loris evidentemente hai perso un bel pò di passaggi del mio discorso se hai concentrato tutto su: dal 4 al 9 maggio è normale che Calcaterra non abbia corso altre gare .... cmq non importa ;
Lyon pensa che è esattamente la mia condotta di gara nel 90% delle volte, in genere evito di partire sotto l'arco per non farmi trascinare dai "forti" e partendo da dietro, innanzitutto mi godo di più la prima parte di gara perchè si ride e si scherza, poi inizio la famosa "caccia" ma a gruppi piuttosto che a singoli (certo dipende sempre da quanto è partecipata la gara) e quando ho raggiunto il gruppetto mi accodo un attimo per riprendere le energie, non cerco di accelerare bruscamente ma in modo naturale contino con la mia andatura e una volta lasciato il gruppetto punto ad un altro + avanti e così via. Certo a volte in maratona non è facile perchè magari si va oltre le proprie possibilità e a volte si rischia di scoppiare, però il + delle volte a me funziona
Lyon pensa che è esattamente la mia condotta di gara nel 90% delle volte, in genere evito di partire sotto l'arco per non farmi trascinare dai "forti" e partendo da dietro, innanzitutto mi godo di più la prima parte di gara perchè si ride e si scherza, poi inizio la famosa "caccia" ma a gruppi piuttosto che a singoli (certo dipende sempre da quanto è partecipata la gara) e quando ho raggiunto il gruppetto mi accodo un attimo per riprendere le energie, non cerco di accelerare bruscamente ma in modo naturale contino con la mia andatura e una volta lasciato il gruppetto punto ad un altro + avanti e così via. Certo a volte in maratona non è facile perchè magari si va oltre le proprie possibilità e a volte si rischia di scoppiare, però il + delle volte a me funziona
Re: L'importanza della mente nella corsa di resistenza.
A me quando provo a raggiungere qualcuno non riesce mai ... ma forse inseguo le persone sbagliate che corrono troppo veloce per me
Ma appena riprendo ci riprovo
Ma appena riprendo ci riprovo
differentgear- Moderatrice Pink
- Messaggi : 9649
Data d'iscrizione : 16.03.13
Età : 54
Località : Trento
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