Oggi mi sento...

condoglianze eliana...

Ti sono vicino anche io,
Forza Ely,
Pablo

Condoglianze Eli

.
Fa riflettere sulla solitudine degli anziani. Commovente !

http://dilei.it/bellastoria/video/man-on-the-moon-spot-natalizio-contro-la-solitudine/401077/

Grazie ragazzi ...
Appena accendo il pc guardo il video ...

Un abbraccio Eli

Eli che brutto periodo!!un abbraccio

Il prossimo anno è bisestile ... mhmmm mah speriamo non sia peggio di questo :/

Vedrai che andrà meglio!

Ciao Eliana.

C'è un rapporto particolare tra nonni e nipoti, un legame affettivo speciale. Tra genitori e figli la relazione è molto diretta, intima, carnale; il sentimento tra nipoti e nonni è invece più sottile, meno corporeo e tuttavia profondo. Per i nonni la vicinanza ai nipoti è meno fisica ma più consapevole e serena; per i nipoti il rapporto coi nonni è più libero dai diritti-obblighi che hanno con mamma e papà.
Ovviamente posso permettermi di fare queste considerazioni solo ora che, ormai, sono anch'io un nonno.
Non ragionavo certo così prima quando ero un padre-ragazzino con figli piccini; neppure dopo da giovane genitore di scatenati adolescenti; e nemmeno quando, da uomo più maturo, avevo ancora per casa dei figli ormai diventi donne e uomini.
Con la mia amata moglie, abbiamo fatto tutto il possibile per il bene dei nostri bambini: li abbiamo amati, accuditi e tuttavia …
In quegli anni così impegnativi nel far crescere i nostri figlioli c'erano, nondimeno, le nostre dirompenti esigenze giovanili. C'era, spesso prima dei nostri figli, la nostra vita piena di interessi, i nostri progetti e sogni per il futuro, il lavoro, gli impegni sociali, il tempo libero, le amicizie, gli hobby, lo sport. Insomma eravamo, oltre che con i figli, tanto presi dalle nostre personali esistenze.
In realtà i figli non ci hanno tolto nulla, anzi ci hanno riempito l'esistenza. Con loro abbiamo trascorso momenti indimenticabili che oggi rimpiangiamo; se potessimo tornare indietro, e pur sapendo quanto sarebbe dura, faremmo anche più di due soli figli. Eppure, allora, la nostra giovane età metteva spesso le nostre esigenze e aspirazioni prima dei figli; non ne eravamo sempre consapevoli eppure era così.
Non scandalizzatevi, pensateci bene. Quando si è giovani la voglia di vivere e affermarsi è talmente tanta, è così impetuosa che, inevitabilmente, fa prevalere il nostro innato egoismo. C'è nell'essere umano un'istintiva voglia di prevalere (chi pratica sport lo sa bene) di porre se stesso al di sopra di tutto e tutti: anche dei propri figli. Arrivo addirittura a dire (non è un'eresia) che il far figli sottende un'inconscia voglia di affermare noi stessi; tant'è che spesso consideriamo i figli come cosa nostra. Dimentichiamo cioè che anche loro, come vorremmo che sia per noi, non devono e non possono essere proprietà di nessuno. I figli sono sì fatti da noi, ma non ci appartengono, non sono un nostro possesso: sono, o dovrebbero essere, persone libere. Così come i figli non possono scegliersi i genitori; i padri e le madri non possono stabilire come i figli devono essere.
Poi con l'età e ancor di più se si diventa nonni, cambia il modo di porsi nei confronti dei figli e dei nipoti.
Con i figli, ormai adulti e autonomi, si ha, col passare degli anni, un rapporto sempre più distaccato: li percepiamo sempre più lontani e diversi da noi; spesso non riusciamo a comprenderli, ci stupiscono e sconcertano le loro esigenze così diverse dalle nostre.
Con i nipoti invece si innesca una relazione, un rapporto tra generazioni che rinsalda e rivitalizza il senso di “famiglia”, di appartenenza al “clan”, al gruppo nonni-genitori-figli-nipoti che ha una sua specifica storia, una continuità fatta di consuetudini proprie, di particolari usanze, modi di fare, parlare, mangiare, lavorare o divertirsi.
Tra nonno e nipote non ci sono né obblighi né diritti, non c'è il potere e la soggezione: c'è piuttosto un senso di continuità. Il nonno, diversamente dal padre, non vede il nipote come cosa propria, ma piuttosto come la continuità, il proseguo in altri modi di se stesso. Il nipote vede nel nonno, anziché nel padre, non l'autorità a cui render conto ma la persona che può incoraggiarlo, che lo può rassicurare, che ha il tempo e la pazienza di ascoltare e la capacità di raccontare; nella nonna trova la chioccia che lo prende sotto l'ala, che lo conforta dalle isterie che troppo spesso circondano i bambini di oggi.
Nonna e nonno rimangono sempre incantati nell'osservare il proprio nipote quando gioca, parla, mangia o dorme: rivedono loro stessi quando erano bambini. Non si credono più immortali ed invincibili come quando erano giovani ma vedono bene, con grande conforto, che quel nipote sarà la loro continuazione: sarà il germoglio che ricresce dal vecchio ceppo e che si svilupperà a nuova pianta.
In conclusione, addolorata Eliana,  cerca di ricordare la tua cara nonna con serenità e con la consapevolezza che ora sei tu la sua continuazione.

P.S.  Ho guardato il filmato propostoci dal nostro buon simpep. Spero che lui non si risenta se dico che a me quel genere di lacrimevoli video fanno disgusto.
Non sopporto questi falsi, retorici, mielosi spettacolini creati ad arte per strappare qualche estemporanea lacrimuccia.
Soprattutto sotto Natale mi infastidiscono questi quadretti che ci propongono, a supporto di spot pubblicitari, per meglio vendere panettoni, spumanti, coca-cole, cioccolatini, profumi e prodotti telefonici.
Trovo oltremodo odioso l'uso strumentale dei bambini nelle pubblicità.  Considero schifoso far vedere sorridenti bambini che si ingozzano di  hamburger e wurstel, che tracannano bibite colorate, che divorano merendine e gelati. E che dire di quelli sul divano che gioiscono per l'ultima offerta di questa o quella pay-TV ?  Di quando gli fanno usare gli ultimi modelli di telefonino ? Delle meravigliose gite sul sedile di un'auto? Ce li hanno fatti vedere, poveri bambini, persino mentre si occupano della compravendita di una casa (sic!).
Dove li vedono poi tutti questi bambini in una società sempre anziana? Sì perché il modo migliore per non far sentire soli i vecchi è fare più figli e avere poi tanti nipoti che girano per casa attorno ai nonni. Sarà il modello di vita e di consumo propostoci dalle pubblicità ad incoraggiare le giovani coppie a far figli?
La solitudine dei vecchi non si allevia certo telefonando o inviando un regalino al nonno che, comunque, deve star lontano dall'allegra famigliola che intanto scarta, ancora una volta, i regali che già alla prossima Pasqua saranno considerati inutili e superati.

Il rapporto coi nonni riesce sicuramente ad essere più di complicità ... non hai più il ruolo di genitore, davvero diverso. Si riesce ad essere più "leggeri". Vivo da mamma ma vedo mio padre e mia madre con mia figlia e tutto sommato sono contenta per loro che non abbiano il ruolo che ho io ora.
Per il video l'ho visto e a me è piaciuto molto anche per una cosa vissuta ieri al funerale di mia nonna.
Purtroppo siamo in una società dove se non ti ricordano che esistono dei valori, dove non ti ricordano che esiste amore e affetto ... ti lasci scorrere vita e sentimenti addosso. Strumentalizzare no ... nemmeno bambini che mangiano hamburger e wurstel ma ... ricordare che esiste l'amore, che gli anziani non vanno lasciati "sulla luna" purtroppo serve. Forse è anche vero che chi non ci pensa a queste cose non ci pensa nemmeno con un video ... ma forse provarci non costa.
Ho visto gente piangere per una persona che erano tanti di quegli anni che non si degnavano di ricordare ... ma la piangi quando muore.

Oggi mi sento come San Paolo: folgorato sulla via di Damasco… ops, pardon… sulla via di Valencia.
Apro il forum, leggo i post del giorno e... all'improvviso, come successe al Santo, una luce mi ha avvolto (Atti degli Apostoli 9,1-9) e ho capito tutto!!
Finora mi tormentavo, passavo notti insonni a macerarmi sul come riuscire a correre una bella maratona.
Mi chiedevo: «Quale metodo, che strategia, che misterioso segreto, che astuzia occorre?».
Ebbene, finalmente, con uno dei suoi rari quanto preziosi annunci, l'oracolo mi ha illuminato.
Per correre una buona maratona: « Il segreto è [...] quello di non mollare mai. »

P.S.  Sono sicuro che i maratoneti del forum non sono dei permalosi.

Un altro devoto di San Tallone ?

Oggi stanca ma felice!!!

Idem come sopra!!

Io sono solo stanco.
Per la felicità ci stiamo ancora attrezzando !

>sim

Leggo solo ora...un fortissimo abbraccio Eliana

Grazie Max

.
Un po di mal di schiena.

Mi spiace Simone.
Io oggi ho deciso che non correro' più gare, sono un disastro e non so fare niente. Corro come un bradipo, mi alleno da deficente e non ce la faccio.

Vai Eliana, che non c'è mai fine al peggio.
Una cosa che mi dispiace è che abiti lontano.
Altrimenti, per migliorare il tuo morale, avresti potuto ogni tanto guardare come corro io.

>sim

Grazie Sim cmq non credo ... ma vabbe' oggi giornata così

differentgear ha scritto:Mi spiace Simone.
Io oggi ho deciso che non correro' più gare, sono un disastro e non so fare niente. Corro come un bradipo, mi alleno da deficente e non ce la faccio.

cosaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa



e mica vorrai mancare a Roma vero ????????????

eliana non dire certe cose nemmeno per scherzo!!  

No daiii io tifo per te!!!

Mi impegno e non ce la faccio. Ieri sera sono uscita e ho corso 4 km e non avrei fatto un metro di più e poi sono stata male
Bah sono a terra ....

Male alla schiena!!uffi..i piedi sono ok meno male

Benino, grazie !