Su Internet senza tracce

Se volete navigare su Internet senza lasciare tracce, nota come "modalità privata", cioè senza che i siti visitati vengano memorizzati nella cronologia, esistono diversi sistemi.
Ve ne propongo uno di facile implementazione che non richiede specifiche conoscenze informatiche.

Per chi usa Internet Explorer :
Tasto destro del mouse sull'icona del desktop di Explorer e selezionare "Proprietà".
Nella finestra che si apre sulla label "Collegamento" è presente un campo "Destinazione" che contiene una stringa all'interno di una coppia di doppi apici tipo:
"C:\Program . . . . . . . . . . \iexplore.exe"
Andate con il mouse in fondo alla stringa oltre le virgolette e aggiungete:
uno spazio e il testo -private (anche il segno meno)
Nel campo ci sarà quindi:
"C:\Program . . . . . . . . . . \iexplore.exe" -private
A questo punto premete sul pulsante "Applica" in basso a destra e poi su "OK"
Da questo momento quando lanciate Explorer dall'icona, sulla barra degli indirizzi comparirà la scritta "InPrivate" che segnalerà che la modalità è attiva.

Ovviamente eliminando il testo aggiunto in coda alla stringa delle "Proprietà" e "Applica" e "OK" si ritorna alla situazione di prima.

Se qualcuno fosse interessato esiste anche una modalità molto simile per il browser "Google Chrome".
E adesso si naviga senza lasciare tracce !  A ri
>sim

PS:
Attenzione a non confondere la modalità privata (questa proposta) con la modalità anonima, cioè con un indirizzo IP diverso dal proprio.

sì però che so se tu navighi da lavoro non è che il tuo capo non viene a sapere i siti che hai visitato credo o no?

Sicuramente con questo sistema non potrebbe attraverso i dati della cronologia dello specifico PC.
Ma se si volesse controllare intenzionalmente (anche commettendo qualche illecito) ci sono tanti altri modi.
Dipende se il PC è connesso direttamente a una linea ADSL, se c'è una rete locale, che configurazione di rete etc, etc.
Ogni caso sarebbe diverso, il controllo sarebbe più o meno costoso, ma avrebbe sempre una possibile soluzione anche quella di bloccare l'accesso a qualche specifico sito web.

ah capisco ... io certi blocchi li ho, siamo in rete con adsl. Però non so molto e comunque io di tecnologia non capisco un tubo purtroppo

lavora

sfruttatore ehehehe

differentgear ha scritto:. . . e comunque io di tecnologia non capisco un tubo purtroppo

Tantissime cose basta solo conoscerle. Non possiamo mica essere super esperti di tutto !

E' nei diritti dell'azienda esaminare le direttrici del traffico dell'utente, sempre che sia dichiarato esplicitamente (come anche controllare la mail lavorativa secondo determinate modalità). Senza andare nello specifico si tratta di strumenti lavorativi non se ne ipotizza un utilizzo privato. Questo per la questione legale. Sul fatto di monitorare l'utilizzo di internet da parte dei collaboratori, non si utilizza quasi mai (ed in tal caso si potrebbe anche valutare l'illecito) qualcosa sul PC dell'utente ma sempre dei sistemi di monitoraggio centralizzati al livello dei sistemi di sicurezza e filtraggio nell'uscita ad internet. Fermo restando che è improponibile guardare quello che fa una persona, lo si fa sempre e comunque a livello aggregato. Si guarda il singolo utente solamente in caso di verifica illeciti o altre cose sempre e comunque piuttosto antipatiche (e penso di averle ormai fatte quasi tutte queste cose "antipatiche")

it's my job   

Pahl ha scritto: it's my job   

L'utente o il controller ? Scherzo, ovviamente !  

Pahl, credo orientativamente di aver capito che lavoro fai, tuttavia penso che la tua descrizione possa ben rappresentare il caso di aziende che al loro interno abbiano un numero di utenti significativo e una struttura di rete locale e distribuita adeguata.
Poi ci sono tante altre realtà che vanno dallo studio del libero professionista+segretaria con AutoCad e Office ad aziendine con qualche PC dove non è presente una vera architettura di rete se non per qualche stampante/scanner e server dati condivisi.
In questi casi, mediamente, non è neanche presente una figura interna con il ruolo di responsabile della gestione dell'informatica utente ne a maggior ragione del traffico internet.

Pahl ha scritto:. . . . Fermo restando che è improponibile guardare quello che fa una persona, lo si fa sempre e comunque a livello aggregato . . . .

Rispetto a questa affermazione, riportando la mia parziale esperienza nell'ambito della gestione reti di grandi dimensioni, credo che mediamente ci sia molta differenza fra il controllo che si fa e quello che si dice formalmente di fare.
Molte volte si era a conoscenza delle "cattive" abitudini di uno specifico utente, ma, nei casi a me noti l'azienda non faceva un uso esplicito e diretto di questa conoscenza.

Fermo restando che, sotto questo aspetto, non si possa comunque generalizzare.

Evidentemente parlo di aziende strutturate, ma Differentgear lavora in una di queste per cui rispondevo alla sua situazione.
Sono assolutamente d'accordo sul fatto che generalizzare non avrebbe senso, ma anche è insensato esaminare il traffico internet di un utente. Infatti se fosse per avere un'analisi delle produttività sarebbe veramente una cosa così idiota da non essere commentabile (considerando che ormai tutti hanno dispositivi mobili che lo possono fare autonomamente) in quanto si spera che si verifica in maniera diversa, ma come ti dicevo un'analisi di questo tipo viene fatta per motivi diciamo legali (invio di informazioni confidenziali o comunque relative al lavoro o reperimento delle stesse) oppure su quel confine di mobbing/esame che è difficile da specificare ma comunque sempre quando la situazione è andata ben al di là del gestibile. Pensare che ci siano delle persone che ogni tanto guardano dove vanno gli utenti è una delle cose più inutili che mi possano venire in mente. Fermo restando che anch'io faccio questo "terrorismo psicologico" affermando che l'azienda ha perfettamente modo di verificarlo; che è effettivamente vero ma..beh forse è meglio che faccia un pò finta di lavorare 

I agree.

non mi disturba controllino quanto sto e dove gironzolo in internet ... mi pare giusto. Non passo nemmeno le giornate a non fare il mio lavoro ... anzi ... però sono "terrorizzata dalla mia ombra" e quindi forse mi preoccupo troppo ma ... lo faccio.

alcune aziende hanno la retsrizione per andare nei siti, per esempio dove lavoravo prima i social network, siti di sport non erano accessibili..piu o meno...,comuncque sapevano dove andavi e come utilizzavi internet, perche' il cervellone (server), era unico per tutte le aziende,quindi se volevano spaere....

a me non lasciano andare sui siti di giochi ... ma chissene tanto ... però accedo a FB, qui ... Ovviamente sono qui per lavorare non per grattarmi ... ma qualche accesso lo faccio

strano...su facebok..., allora poche restrizioni....

Dove lavoro è su fb ... youtube ... non so su twitter e allora non restringono quei siti

non lo so, dove lavoravo io i social erano bannati, alcuni forum no..., meglio pero'..

Ehhee io non mi lamento ho abbastanza libertà ... e mai lamentarsi visto quel che si sente in giro e quel che si passa nella vita lavorativa

Riprendo questo Thread per gli utilizzatori del browser Chrome.

Per chi volesse attivare la modalità d'uso in incognito anche usando Chrome deve eseguire le operazioni che ho descritto per Explorer aggiungendo in coda alla scritta sulle proprietà "Destinazione" associate all'icona (di Chrome) sul desktop la stringa:
spazio,due trattini e la parola incognito.
--incognito (ricordatevi di mettere uno "spazio" prima dei due trattini)
(uscite dalla finestra delle proprietà sempre con "Applica" e poi "Ok")

Se avete scritto correttamente e applicato, quando lancerete Chrome dall'icona sul desktop, a conferma della modalità "nascosta", nella finestra del browser in alto a sinistra comparirà la figurina stilizzata di un agente segreto con cappello e occhiali neri.

sim

adesso provo ehehe