Auguri di Buon Anno

Il 2014 ormai volge al termine,
tutti noi ogni fine d'anno speriamo sempre che quello che verrà sia migliore del precedente.
Personalmente posso dire che tutto sommato questo 2014 è stato migliore del precedente sono arrivati nuovi PB inaspettati, il lavoro inizia ad ingranare, quindi si, tutto sommato non lo butto molto via quest'anno.
Inoltre ho visto crescere questo forum grazie alla collaborazione di tutti voi e di questo vi ringrazio molto perchè passo dei piacevoli momenti spensierati a leggere e scrivere qui.

Auguro veramente di cuore a tutti voi un 2015 ricco di soddisfazioni

auguri anche da parte mia ... a tutti!!!

Buon anno bella gente !!!

Buon anno!!!

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Auguro a tutti i runners di questo sito un magnifico anno nuovo!!!

AUGURISSIMI a tutti di un finale di 2014 perfetto, e di un 2015 all'insegna di tutto ciò che desiderate di più.

Pablo

Vi auguro un 2015 pieno di chilometri !!!

Auguri a tutti voi e alle vostre famiglie per un sereno 2015 sempre di corsa.

A U G U R I

Auguri!

Auguri a tutti !!!!!!!

buon anno!

Auguri a tutti per un felice 2015 !!

Buon anno a tutti

Buon Anno a tutti voi.
Vi faccio solo ora gli auguri, anziché il 1° gennaio, perché per me è a conclusione delle cosiddette “feste natalizie” che veramente inizia un nuovo ciclo.

In questi giorni circola la frase: « Epifania tutte le feste porta via. » Da molti la sento pronunciare con tono malinconico e di rimpianto.
Per me invece non è così. Per me la Befana, con la sua scopa, spazza via finalmente una sensazione di pesantezza che sempre mi opprime un po' al termine di queste festività.
Devo dire che, se tralascio la gioiosità che a Natale ci viene dai bambini, le feste di fine anno mi lasciano, in conclusione, piuttosto spossato.
Provate a pensare ai tanti natali che abbiamo già trascorso. È difficile ricordarli perché si assomigliano un po' tutti: addobbi, auguri, regali, spacchettamento, cenoni, panettone, spumante, torrone e poi... arrivederci al prossimo; sperando sempre che sia migliore di quello trascorso.
Quelli però veramente memorabili, quelli che non si dimenticano, sono davvero pochi.
Queste feste che tutti, sempre, aspettiamo con intensità e speranza poi, quando passano, spesso ci lasciano inappagati, con una sensazione di vuoto. Forse è perché sono sempre troppe le attese che ci prefiguriamo; aspettandole ce le immaginiamo più belle di quanto poi in realtà risultano
quindi, inevitabilmente, quando finiscono ci rimaniamo un po' male.
È come ci cantava il buon Lucio Dalla:  « Milano sempre pronta al Natale / che quando passa piange / e ci rimane male. »

Benvenuta quindi la Befana!
Dalla sua calza non ci aspettiamo magnifici doni, per la sua festa non ci scambiamo enfatici auguri e improbabili auspici però... In definitiva è lei, la “vecchia”, quella che finalmente dà inizio alla stagione nuova: il nuovo esiste se c'è il vecchio, l'inizio comincia se c'è una fine.
Non è un caso che, nella tradizione popolare, la befana-strega rappresenta proprio l'anno vecchio da lasciarsi alle spalle, da bruciare (ecco perché il carbone nella calza). Da antichissimi riti propiziatori legati ai cicli stagionali viene il rituale del “bruciare la vecchia”: si spiegano cosi i vari falò (Befana o Giubiana oppure Fuochi di S. Antonio) che a gennaio vengono accesi in tutta Italia a simboleggiare l'addio al vecchio inverno e la speranza per la primavera che già desideriamo.
Malgrado la sovrapposizione religiosa che il cristianesimo le ha dato, la festa della Befana ha mantenuto questo carattere pagano-popolare. A me piace anche per questo: la trovo più genuinamente popolare, più naif , più laica, più umana.
Ed infine. Volete mettere la nostra brutta ma tanto simpatica "vecchietta con la scopa" con quell'artificiale, importato, coca-colaizzato Babbo Natale?!!

P.S.  Per chi si trovasse in Brianza o d'intorni segnalo:
http://www.befanalambro.net/

P.P.S.  Quando ero bambino qui a Milano e provincia c'era la “Befana del Vigile”.
Riconoscendone i meriti, la popolazione usava offrire dei doni ai Vigili Urbani. Poi, col passare degli anni, questa tradizione si è persa.
Oggi un'usanza del genere penso che sia improponibile: soprattutto a Roma (sic!).

Buona Befana a tutti.

zivago ha scritto:. . . . . . . . . Queste feste che tutti, sempre, aspettiamo con intensità e speranza poi, quando passano, spesso ci lasciano inappagati, con una sensazione di vuoto . . . . . . . . . . .

E un po' come dire che la corsa è migliore dell'arrivo !

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Nei miei ricordi d'infanzia, vissuta nell'isola maggiore, c'è solo una "grande" festa.
In testa alla classifica era il 2 di Novembre, la "festa" dei morti.
Nella notte, quando tutti dormivano, i nonni, gli zii e tutti i parenti defunti portavano i pacchetti per i propri bambini.
Nella partecipazione a questo evento ad ogni bambino veniva trasmessa una conoscenza relativa a persone che non erano più in vita.
La sera prima ci si addormentava nel tentativo di percepire tutti i minimi rumori anomali della casa per catturare il momento magico.
Insomma, attraverso i regali si riattivava, almeno per un giorno, una relazione di continuità con tutte le persone che non c'erano più.

Per chi ne volesse sapere di più su questa festa palermitana trova qualcosa qui:

- - - - > http://www.palermoweb.com/panormus/feste/i_morti.htm

@zivago e simpep

Grazie dei vostri pensieri....è sempre un piacere leggervi...veramente...

Ciao simpep,
trovo molto bello e tenero il tuo ricordo:

Nella notte, quando tutti dormivano, i nonni, gli zii e tutti i parenti defunti portavano i pacchetti per i propri bambini.
Nella partecipazione a questo evento ad ogni bambino veniva trasmessa una conoscenza relativa a persone che non erano più in vita.
La sera prima ci si addormentava nel tentativo di percepire tutti i minimi rumori anomali della casa per catturare il momento magico.
Insomma, attraverso i regali si riattivava, almeno per un giorno, una relazione di continuità con tutte le persone che non c'erano più.

Ti auguro di diventare anche te, al più presto, un nonno che racconta e trasmette ai nipoti i ricordi e le esperienze di famiglia. Perchè è importante, per capire dove andiamo, sapere da dove veniamo.

Molto interessante è anche la tua segnalazione del “IORNU DI LI MORTI” ; altroché l'Halloween di importazione.
Dalla descrizione ho trovato molto carina questa immagine:
"La sera prima si nascondeva la grattugia perché si pensava che i defunti, a chi si fosse comportato male, sarebbero andati  a grattare i piedi  !!!"
Poi l'elenco dei dolci tredizionali e dei frutti di marzapane mi hanno ricordato, con nostalgia, una lontana vacanza (avevo 18 anni) in Sicilia. Con gli amici in sacco a pelo, percorrendo con biglietto chilometrico e autostop la costa tra Capo Palo e Sciacca, facemmo scorpacciate di dolci siciliani !!

Ma... mi chiedo: "Le future generazioni che ricordi natalizi porteranno con sè?"
Il giro per indistinti centri commerciali ad acquistare dozzinali gadget da regalare? Lo scambio di auguri fatto con gli iphone e tanto di selfie? I karaoke di piazza? Il famelico avventarsi sui "saldi di fine stagione" già dal 3 gennaio?

P.S. A proposito della "Festa dei Morti" di Palermo, una reminiscenza mi è affiorata dalle letture dei romanzi di Jorge Amado: in Brasile, a Salvador da Bahia, nelle feste popolari si celebra il culto della "Santa Muerte".
Forse l'acuto lucaliffo saprà dirci qualcosa in merito.

penso ti riferisci alla festa di "nossa senhora da boa morte", la madonna della buona morte.
qua a salvador non è sentitissima, mentre è festa grossa a cachoeira, una cittadina a 100km famosa per essere la capitale del candomblè, il culto politeista afrobrasiliano.
corrisponde all'assunzione, infatti si svolge a ferragosto. è officiata dalla "sorellanza della buona morte", una confraternita molto chiusa di sole donne di colore che seguono sia il candomblè che il cattolicesimo (che qui sono alleati contro l'intollerante e avanzante protestantesimo proveniente dallo "zio").
è una specie di risposta femminile a gesù cristo... infatti la madonna muore il 13 e risorge il 15 di agosto.

Ciao lucaliffo.
FELIZ ANO NOVO e grazie per l'interessante precisazione.

Sono sempre stato affascinato dal folklore e dal sincretismo del Sud e del Centro America.
L'imprinting a questa passione l'ho avuto già da bambino, guardando uno degli attesi film del lunedì sera sul “primo”. Negli anni '60 in televisione si potevano vedere solo 2 canali RAI e appena 2 film a settimana: il lunedì sul “primo” e il martedì sul “secondo”. Fu allora che vidi per la prima volta: “ORFEO NEGRO” di Marcel Camus.
Per me, che già mal sopportavo il soffocante bigottismo cattolico che in quegli anni veniva imposto a noi ragazzini di provincia, fu una rivelazione.
A rafforzare il mio amore per l'America Latina vennero poi le letture    di Marquez, Amado, Neruda, Carpentier, Borges, Llosa, Ignacio Taibo II, Sepùlveda, Allende.
Oggi sono facili e poco costosi i viaggi-vacanza e molti si recano in America Latina. Malgrado questo, però, mi stupisco della grande ignoranza sulla cultura di quel continente e persino della scarsa conoscenza geografica che spesso non va oltre i luoghi dei soliti tour turistici. Non di rado, io che non sono mai uscito dall'Italia, scopro di conoscere meglio quelle realtà di chi ci è stato di persona.
Mi chiedo:  « Si conosce meglio il mondo leggendo un buon libro o acquistando un “pacchetto turistico”? »

P.S.  Sai lucaliffo, sarebbe bello, se lo vorrai, che oltre ai resoconti, ai generali pareri e consigli tecnici sulle corse, ci raccontassi anche qualcosa di più specificatamente "brasileiro".
Lì, oltreocenano, nel sub-continente americano, come viene concepito lo sport? La pratica e la filosofia del correre è diversa da quella europea o italiana? I podisti seropolitani sono un po' elitari e fighetti come noi o sono diversi: più spontanei e naif?
Scrivici, se puoi, anche qualche nota di colore sulla cultura, il costume, le passioni, le manie, la musica, la cucina, delle favelas di Salvador. Raccontaci qualche aneddoto capitatoti durante gli allenamenti.
Sii, se ti piacerà farlo, il nostro corrispondente sportivo estero che, ogni tanto, interrompe la monotonia dei post sui chilometri dell'ultimo allenamento, i tempi della recente gara, il numero di ripetute, i fartlek, i piramidali, i progressivi, i carichi, scarichi, programmi, tabelle, ecc., ecc., ecc., ecc., ecc., ecc., ecc., .

gran film orfeo negro... ancora meglio "donna flor e i suoi due mariti", tratto ovviamente da j.amado.
tra i film recenti ti consiglio "lower city" (o "cidade baixa"), se ti interessa vedere la realtà dei bassifondi.
di marquez riesco a vedere i film ma non riesco a leggerlo, parla troppo, troppi personaggi... ma mi sono divertito a fare analisi antropologico/psicoanalitiche su lui e le sue opere.
te ne mando una in MP... non la posto perchè potrebbe urtare la sensibilità di qualcuno.
caro zelig, a me piace parlare di me, delle mie esperienze... avevo iniziato a scrivere qualcosa, nel mio stile scanzonato e autoironico... ma non sono piaciuti contenuti e modi.
quindi mi astengo.
oltre al libro di atletica (che non pubblicizzo) ho scritto molte altre cose, tra le quali un libro di vita quotidiana brasiliana in racconti che avevo intitolato "estremo occidente"... poi quello di repubblica mi fregò il titolo
inviai 2 racconti al mio editore. risposta: "maronnnn!!! roba fortissima!!! se lo traduci in spagnolo o inglese facciamo i soldi... in italia andiamo in galera"

Buon Anno a tutti voi è sempre un piacere leggervi..
Marina

Un pò in ritardo... ma buon anno a tutti!!