24.09.2016 Delicious Trail 19 km

Iscritta anche a questa ... questa mi inquieta perchè ho sentito parlare di un tunnel un pò "opprimente". Io sono un pò brontolona forse ma di tunnel, burroni e cose simili infondo ho un pò paura ehehhe
Qualcuno la conosce?

Ciao differentgear,
rispondo qui ad entrambi gli annunci dei trail che farai a settembre.

Innanzitutto devo dire che il tuo entusiasmo è commovente. Fare, a distanza di soli 6 giorni, due trail di alta montagna per un totale di 39 Km e 3100 metri a salire è veramente notevole.
Io non conosco, nello specifico, quelle gare ma conosco abbastanza quei monti. In gioventù, con il C.A.I. del mio paese, sono stato più volte da quelle parti a fare escursionismo alpino. Sono luoghi stupendi: per me le Dolomiti sono le montagne più belle del mondo! Rimpiango tanto quelle mie scalate quanto ora, cara Eliana, invidio le tue.

Detto questo devo però dirti che l'andar per monti è cosa seria, da mai sottovalutare. Fare del trail alpino richiede lunga e specifica preparazione atletica e, ancor di più, necessita di esperienza e perizia. A questo proposito per curiosità sono andato a vedere, sulla rete, cosa si dice dei due trail che hai intenzione di fare.
Della Cadini Skyrace si dice:
« Corsa a piedi in ambiente naturale e in alta montagna di km 20 con 1600 metri di D+ (picco a 2400 mt s.l.m.) , che si snoda attraverso sentieri e mulattiere di montagna e alta montagna, con nevai, cenge esposte e tratti in roccia anche attrezzati con corde.
Per la partecipazione è necessaria esperienza di montagna, assenza di vertigini, ottimo allenamento, una reale capacità di autonomia personale che permetta di gestire i problemi creati da questo tipo di prova, e un abbigliamento adeguato ad una temperatura che può andare da -5 a +30 gradi. »
Allo stesso modo per la Delicious Trail:
« Per la partecipazione alla Delicious Trail Dolomiti è necessaria esperienza di montagna  (picco a 2400 mt s.l.m.), assenza di vertigini, ottimo allenamento, abbigliamento adeguato ad una temperatura che può andare da -5 a +30 gradi. »

Voglio dunque pensare, Eliana, che tu abbia, già da ora, delle buone gambe per affrontare quei percorsi e che, nei prossimi due mesi ti migliorai ulteriormente. Se invece non fosse così ti consiglierei molta prudenza.

P.S.  Quando io andavo per monti si diceva che l'escursionista alpino deve avere buone gambe più per la discesa che per la salita. Infatti è dopo la salita che nelle gambe si deve avere ancora tanta forza ed elasticità, e possedere una buona tecnica, per evitare di cadere malamente durante la discesa.

differentgear ha scritto:...questa mi inquieta perchè ho sentito parlare di un tunnel un pò "opprimente"...

Fammi capire... ti troverai a correre su sentieri così
e ti preoccupa qualche tunnel?
Li non ci camminerei nemmeno a pagamento, figuriamoci a correrci pagando io
Battute a parte, complimenti per il coraggio

ahahhaa sì effettivamente forse dovrei preoccuparmi di altro ... ma sono un pò "claustrofobica" e per fortuna non soffro di vertigini ... vuoi mettere che panorami da lì???

Ciao Zivago ... è dalla fine di aprile alla fine che corro praticamente solo su sterrato e in montagna. Ho fatto 4 gare di trail e 1 skyrace. Correrò ancora da qui a settembre su sterrato ma anche su asfalto. Un briciolo di esperienza sto facendomela. In montagna la ventina ci vuole sempre perchè veramente anche se è una giornata calda in vetta qualche nuvolone c'è sempre e le temperature calano davvero di botto. Ho imparato che se sei per i fatti tuoi l'acqua è necessaria mentre se sei in gara coi ristori alla fine ce la fai anche senza portarti il peso dell'acqua. Piccoli accorgimenti e piccole cose che impari gara dopo gara. Ne ho moltissime cose da imparare altrimenti non sarei caduta la scorsa settimana su quella strada forestale ehehe
Da una domenica all'altra ho fatto la Ledro Skyrace (19 km) e la Marcia sul Pasubio (42 km) quindi non mi preoccupano i chilometraggi.
E' vero la discesa è molto più "pesante" della salita ed in due gare mi ha portato ad avere dolorini alle gambe nei giorni dopo, sto anche facendo qualche esercizio per potenziare le caviglie perchè correndo in montagna le solleciti parecchio.
Sono molto titubante ... infondo sono una principiante

La “la ventina“ ??? Ma tu, differentgear, non sei... trentina?!

Ma, a parte le battute scherzose, ti consiglio, intrepida Eliana, di prendere in seria considerazione l'equipaggiamento necessario per salire, a metà-fine settembre, a quota 2400 mt .
A fine estate-inizio autunno, a quelle altezze l'escursione termica può essere improvvisa e drastica. Oltre i 2000 mt il passaggio di una nube può far precipitare, in pochi minuti, la temperatura di 20-25 °C. Per personale esperienza so che, improvvisamente, ci si può trovare sotto una gelida pioggia (sperando che non ci siano fulmini) o addirittura nella neve.
In alta montagna situazioni climatiche avverse possono costringere a soste o rallentamenti prolungati. Prevedi dunque, audace Eliana, di portare anche indumenti termici, guanti, cappello, thermos con bevanda calda, piccola scorta alimentare, telefono e fischietto. Inoltre, se puoi, cerca di stare sempre vicina ad un gruppo di gente esperta.

Sul grado della tua preparazione atletica non mi esprimo. Non vedo come corri e quindi non posso giudicarti; posso solo dire che, per correre una skyrice, un allenamento alla settimana (ma anche solo due) mi sembra poco. Poi molto dipende dal come intendi fare quelle gare: se a ritmo passeggiata o correndo.

ehehehe la ventina per la trentina
Sì sì mi sa che lì a settembre ci si può proprio trovare di tutto. Sembra abbia nevicato anche ieri in quota e mi immagino quelli che domenica si corrono la Dolomites Skyrace ... brrr!!!
Se vedo che non riesco io mi ritiro anche ... anche se spero ovviamente di non doverlo fare.
Come voglio fare quelle gare? Beh mi basta restare nei cancelli per poter arrivare infondo ... poi col tempo e l'esperienza magari mi migliorerò ma per ora ... va bene arrivare.

Partiamo che con la mia amica abbiamo chiesto agli organizzatori di poter fare la 35 km anzichè la 19 km ... Sabato mattina sveglia alle 4 per partire alle 5 per Cortina d'Ampezzo. Sveglia di soprassalto perchè veramente è stato traumatico sentire la sveglia a quell'ora ma addormentata mi sono preparata e via. Siamo partite che pioveva con la speranza cambiasse il meteo.
Saremmo arrivate a Cortina in poco più di due ore, ritiriamo il pettorale e ce ne stiamo al calduccio perchè era davvero freschetto lì anche se non ho guardato quanti gradi fossero ma da Trento siamo partite che erano 13°.
Alle 8.30 la partenza, con un tiepido e timido sole che facceva capolino. Partenza abbastanza soft in pianura ma dopo qualche chilometro inizia la salita nel bosco abbastanza tosta ma gestita bene complice anche il fatto che era pieno di funghi che avrei voluto raccogliere che mi distraevano dalla fatica.
Arriviamo al primo ristoro ... e che ristoro ... poi dopo inizia la discesa ed il primo pensiero che fai è che tanta discesa ma tanta salita dopo per tornare in quota. E così è stato.
Si va avanti ... i boschi e le montagne non sono uno uguale all'altro ma nemmeno nella stessa gara passi in posti che ti sembra di aver già visto.
Al 18° come nella Brenta Trail piccola crisi, passata anche abbastanza in fretta nonostante tutto. Si arriva a Passo Falzarego e lì ritiriamo il caschetto per entrare nella galleria della guerra e arrivare da lì al rifugio Lagazuoi.
Un chilometro per arrivare alla galleria ma faticosissimo e nonostante tutto niente a confronto della galleria stessa. Se mi sono lamentata di altre gare delle "scale sante" mamma mia niente erano a confronto di questa.
Stupenda, veramente pensare a quei poveri soldati scavare queste gallerie nella roccia con delle "finestre" dove noi potevamo ammiarare il panorama ma loro ci combattevano, è stato suggestivo. Se ci penso provo ancora una grande emozione.
In cima c'era pure qualche mucchietto di neve sparso qui e lì e si sentiva un bel pò freddo. Consegnamo il caschetto e facciamo i complimenti per l'organizzazione della gara e si inizia la discesa.
Io avevo le gambe in pappa dalla galleria e al 31° ho pensato di tutto, perfino di ritirarmi ma fra che volevo arrivare e l'aiuto della mia amica che mi spronava si va avanti.
Siamo arrivate all'arrivo ... mano nella mano e stra felici tutte e due. La gara era più lunga di quanto segnato nei volantini, 37,48 km e 2800 D+. Si è sentito parlare pure di 2900 di dislivello ma non posso dire perchè nella galleria il gps ha perso il segnale.  
Gara durissima ma spettacolare, davvero una meraviglia. Il percorso segnato benissimo e i ristori che erano la fine del mondo!!! All'arrivo invece che "il solito" pasta party tanto di tendone con tavolini dove ti sedevi e venivi servito e riverito che pacchia veramente!!!
Dopo aver mangiato ci siamo avviate per rientrare a casa con un tramonto bellissimo e la gioia nel cuore.
Durante la strada piccolo contrattempo risolto coi lacci di una sacca portascarpe ma tutto ok. Arrivata a casa verso le 21 stanchissima ma contenta.


... me di schiena

Bello il racconto e bellissima la fotografia.
Finalmente vediamo (seppur di schiena) la nostra Eliana in alpestre incedere, nella stupenda prospettiva dolomitica.
A memoria mi sembra di riconoscere, lassù sullo sfondo, il Rifugio Castoro ai piedi dell'Averau. Puo essere?

P.S.  Te sì che hai la silhouette della maratoneta!

È sì è proprio l'Averau. Vedo se postano foto della gara prima o poi. Avrò la silhouette ma un po' di pancetta purtroppo c'è...

Grande prova Elià...  

differentgear ha scritto:Avrò la silhouette ma un po' di pancetta purtroppo c'è...

Beh... quando i rifornimenti sono questi è difficile non averla



ma dopo passaggi di questo tipo (tanto per capire di che stiamo parlando)



penso siano strameritati

Sì sì Delicious tutta la corsa. Polenta e finferli ho mangiato ad un ristoro
Belli quei posti ragazzi ... non ho paura a meno che non inizio ad essere stanca ma di solito inizia in discesa quando il peggio è fatto

Eliana devo dirti che ti ammiro tanto, correre in quei posti deve essere davvero spettacolare ma anche molto duro, oggi come oggi non ho la testa per una cosa del genere ...

Sì è duro correre lì ma per dire ammiro più voi perchè io correre su asfalto faccio fatica ... non ho la testa, "la perdo" mentre in montagna distratta dai paesaggi ... mi risulta più facile.

castoro ha scritto:Eliana devo dirti che ti ammiro tanto, correre in quei posti deve essere davvero spettacolare ma anche molto duro…

differentgear ha scritto:Sì è duro correre lì ma per dire ammiro più voi perchè io correre su asfalto faccio fatica ... non ho la testa, "la perdo" mentre in montagna distratta dai paesaggi ... mi risulta più facile.

Fare del running (cioè correre sotto i 6 min/Km) e fare delle traversate montane a passo lento sono due tipi di podismo molto diversi.
I trail percorsi ai ritmi della nostra differentgear sarebbero da definirsi, più propriamente, trekking, cioè escursionismo alpino.

Running, Trail Running, e Trekking, sono discipline sportive diverse.
Si tratta sempre di podismo ma fatto in modi differenti: ognuno con una sua specificità, ciascuno con la sua valenza.

Il running classico, cioè il fondo su strada piana, richiede specifiche tabelle di allenamento, capacità aerobica, struttura fisica snella.

Fare del trail running presuppone essere già dei buoni runner, ma in più bisogna avere una grande capacità di resistenza, fisica e psicologica, alla sofferenza; occorre avere delle ottime articolazioni ossee per resistere ad un tipo di corsa molto traumatico; serve poi della buona tecnica per saper affrontare passaggi difficili, tortuose ripe e pericolose discese.

La pratica del trekking (ovvero escursionismo alpino) non necessita di specifici allenamenti né di particolare tecnica; richiede delle forti e buone gambe, grande regolarità su distanze e tempi lunghissimi, capacità di adattamento alle diverse situazioni ambientali e meteorologiche.
In genere l'escursionista alpino non persegue solo il risultato atletico, non bada solo alle distanze e all'altimetria. Il suo è un cammino attento anche alla contemplazione della natura, della flora (i funghi dell'Eliana), della fauna, del paesaggio, della storia e cultura dei luoghi attraversati.
Infine, ma non da ultimo, il “passo di montagna” è anche un interiore cammino dell'anima, un modo emozionante per sentirsi in simbiosi con l'infinito che solo in alta montagna si può provare.

P.S.  Conosco formidabili escursionisti che in pochi giorni fanno il giro dell'intero arco alpino con uno zaino di venti chili sulle spalle superando dislivelli chilometrici; non riescono però a correre una mezza maratona sotto le due ore.
Viceversa, so di velocissimi maratoneti che dopo un'ascensione di mille metri scoppiano.

Io le considero corse e le vivo come corse. Certo mi godo il paesaggio perchè c'è tanto da vedere, cosa che su asfalto non c'è. Poi probabilmente farò ridere tutti i trail runner.

differentgear ha scritto:Io le considero corse e le vivo come corse. Certo mi godo il paesaggio perchè c'è tanto da vedere, cosa che su asfalto non c'è. Poi probabilmente farò ridere tutti i trail runner.

Da quel che dici sembra che tu consideri il trekking un'attività sportiva meno nobile del running.
È strano perché in genere la corsa su strada è considerata molto più facile dell'inerpicarsi al passo, per impervi sentieri, in lunghissime ascensioni di migliaia di metri.
L'escursionismo alpino, soprattutto quello di alta montagna, non è figlio di un dio minore ( il running): è una pratica sportiva che richiede molta impegno, forza e determinazione al raggiungere la meta.

E, comunque sia per te... Buone corse.

Che ti devo dire? Mi sento una trail runner non una che fa trekking ma non c'è meglio o peggio. È il mio modo di sentirmi.

questo non è assolutamente vero, io non mi sto allenando secondo tabelle, non ho un'alta capacità aerobica e attualmente sono pure obeso.

Diverso il discorso se si vuole ottenere grandi risultati e quindi non rientrare nella categoria del runner classico.

C'è cmq da dire che anche in città se si corre in determinati orari quando non c'è nessuno in giro perchè tutti dormono, si scoprono cose che normalmente non si vedono, come la gattara che alle 5.30 del mattino sfama tutti i gatti randagi del quartiere (certo, niente a che vedere con i paesaggi dove corre la nostra Eliana  )

Panorami diversi. In città la vita di noi "formichine" e in montagna la maestosità della natura ...