Pensieri senza . . . confini

L'eccezione alla norma.

Parlo un po della corsa. D'altronde qui il posto è quello giusto.
E allora riepilogo le mie sensazioni e riaffermo quei principi che si leggono ovunque si parli di questa bellissima esperienza.
OK! La corsa fa bene. La corsa aiuta alla meditazione quando i pensieri scorrono nel fluido rilassante della fatica.
E come non apprezzare il ritmo del proprio battito cardiaco e le sensazioni corporee che si creano quando questa base ritmica si somma ai suoni della propria respirazione? E non parliamo del suono sincrono del calpestio?
Il rumore dell'asfalto e i suoni di sottofondo si amplificano e cancellano tutte le altre presenze.
Questa magnifica esperienza ci fa vedere la realtà con punti di vista nuovi e con colori normalmente non percepiti perché sovrastati da una vita spesso vissuta di corsa anche quando non ci si allena.
Con la fatica della corsa invece ci si abbandona alle proprie vibrazioni e alla dilatazione sensoriale.
Il corpo usa un nuovo linguaggio e ci trasmette quella sensazione misteriosa di infantile libertà che percepiamo come capacità di superare qualsiasi ostacolo e sensazione di stanchezza.
Insomma si apre una nuova filosofia di vita che ci fa sentire forti e invincibili.
Questa esperienza spesso evolve nella maggiore cura dell'alimentazione e quasi sempre porta ad avere più rispetto per l'ambiente e per gli altri.

Tuttavia ogni tanto queste considerazioni non sono tutte applicabili.
Proprio ieri ho incontrato un runner, che non vedevo da tanto tempo, verso il quale non ho mai avuto un grande giudizio umano.
Abbiamo scambiato qualche aggiornamento sulle nostre reciproche esistenze.
Ma tu cosa hai fatto ? Come mai così ? E invece tu . . . .
. . . . e così via, come succede quando ci sarebbero molte cose da sentire e da dire.
Ma alla fine dei reciproci racconti, l'opinione che avevo nel ricordo di questa persona non è stata per niente modificata.
Conclusione ?
Si la corsa fa bene, forse ci migliora, ma se uno è . . . . str_nzo, è . . . . str_nzo !
E se è un runner, allora è semplicemente . . . un runner str_nzo.

  >simone

Bel racconto Simone...purtroppo di runners str_nzi ce ne sono, fortunatamente non in maggioranza, comunque sia, non è la corsa che ti rende migliore a livello umano, quella è una cosa che acquisisci crescendo, e se sei cresciuto da str_nzo, str_nzo resti

Farai crollare un mito a molti qui...   
Col sottoscritto sfondi una porta aperta... mai pensato che quello del podismo fosse un'isola felice da quel punto di vista

hai proprio ragione Simone, come diceva il grande Funari:

se uno è stro@@o nun glie poi dì che è stupido, glie devi dì che è stro@@o

Ahahha già mitico Funari!!!