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Altro caso di doping
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RunnersItalia :: VARIE :: A Ruota Libera
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Altro caso di doping
Cose da pazzi, ma questi ragazzi non ci stanno con la testa.
http://www.huffingtonpost.it/2013/09/23/pene-finto-anti-doping_n_3975483.html?utm_hp_ref=italy
Spero sia radiato a vita.
http://www.huffingtonpost.it/2013/09/23/pene-finto-anti-doping_n_3975483.html?utm_hp_ref=italy
Spero sia radiato a vita.
walter2.0- Top Runner
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Re: Altro caso di doping
ho letto che squallore :/
differentgear- Moderatrice Pink
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Re: Altro caso di doping
addirittura hanno pensato ad un pene finto pieno di urina pulita.
Le menti malate di certi soggetti non hanno limiti di inventiva...
Le menti malate di certi soggetti non hanno limiti di inventiva...
Re: Altro caso di doping
Un mio amico dice che in quella classifica di
Molfetta Tutti quelli sotto i 33' sono dopati. La
federazione protegge tutti quelli che fanno
comodo ed ogni tanto lascia beccare una vittima
sacrificale per salvare le apparenze.....
Molfetta Tutti quelli sotto i 33' sono dopati. La
federazione protegge tutti quelli che fanno
comodo ed ogni tanto lascia beccare una vittima
sacrificale per salvare le apparenze.....
aroldo74- Forrest Gump
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Re: Altro caso di doping
Ce ne vuole di fantasia ...
differentgear- Moderatrice Pink
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Re: Altro caso di doping
Ok siamo d'accordo che l'atletica di stato non riesce a proporre da tempo una schiera di atleti che riescano a competere con quelli delle altre nazioni.
Però mi chiedo perché neanche le società non di stato non riescono a far di meglio? Mancanza di sponsor? di allenatori? di materiale umano? Federazione cieca rd opprimente?
Però mi chiedo perché neanche le società non di stato non riescono a far di meglio? Mancanza di sponsor? di allenatori? di materiale umano? Federazione cieca rd opprimente?
aroldo74- Forrest Gump
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Re: Altro caso di doping
Io non ho veramente parole...
Federoca- Moderatrice Pink
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Re: Altro caso di doping
E' l'evoluzione di "enlarge your penis"...
Vorrei sapere come hanno fatto a beccarlo, la devi fare in pubblico?
Vorrei sapere come hanno fatto a beccarlo, la devi fare in pubblico?
Pahl- Corsa Veloce
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Re: Altro caso di doping
Teoricamente ci dovrebbe essere uno che ti guarda anche se quando li facciamo noi al lavoro ci mandano in bagno e vogliono solo la porta aperta.
Re: Altro caso di doping
UN BRAVO PADRE..
Giuseppe Abbagnale è un nome ma soprattutto un cognome che fece appassionare al canottaggio anche chi nella vita non aveva mai imparato a remare. Assieme al fratello Carmine e al timoniere Di Capua compose l’equipaggio di «due con» più medagliato della storia, un manipolo di eroi sportivi che trovarono il loro Omero in Bisteccone Galeazzi. Un figlio di Abbagnale, Vincenzo, voga sulla sua scia verso le Olimpiadi di Rio. Vogava. Questo figlio ha saltato per tre volte i controlli antidoping, l’ultima per un incidente d’auto che gli ha impedito di presentarsi all’appuntamento in orario, e in base ai regolamenti verrà squalificato per almeno un anno. Ad annunciarlo è stato suo padre, nel nuovo ruolo di presidente della federazione, perché ogni tanto quelli giusti finiscono addirittura al posto giusto. Lo ha annunciato senza un lamento né una scusa. Anzi, ha aggiunto che, se il giudice fosse lui, gli appiopperebbe una squalifica più lunga.
Chissà quanto deve essere costato al suo orgoglio. Ma lo ha detto lo stesso, rivelandoci il segreto di ogni campione, un rigore che non si lascia corrompere neppure dai sentimenti. Diverso e distante dai tanti padri che nei campetti di provincia o nelle aule di scuola mettono l’istinto protettivo e un mal posto senso dell’onore davanti a tutto, anche all’evidenza, nel tentativo di proteggere il pargolo dall’allenatore, dall’arbitro, dall’insegnante, cioè dai verdetti della vita. Giuseppe Abbagnale poteva usare il proprio potere per aiutare il figlio a salvarsi. Invece lo ha usato per insegnargli a vivere. Così, forse, lo ha salvato davvero.
11/02/2016 massimo gramellini
Giuseppe Abbagnale è un nome ma soprattutto un cognome che fece appassionare al canottaggio anche chi nella vita non aveva mai imparato a remare. Assieme al fratello Carmine e al timoniere Di Capua compose l’equipaggio di «due con» più medagliato della storia, un manipolo di eroi sportivi che trovarono il loro Omero in Bisteccone Galeazzi. Un figlio di Abbagnale, Vincenzo, voga sulla sua scia verso le Olimpiadi di Rio. Vogava. Questo figlio ha saltato per tre volte i controlli antidoping, l’ultima per un incidente d’auto che gli ha impedito di presentarsi all’appuntamento in orario, e in base ai regolamenti verrà squalificato per almeno un anno. Ad annunciarlo è stato suo padre, nel nuovo ruolo di presidente della federazione, perché ogni tanto quelli giusti finiscono addirittura al posto giusto. Lo ha annunciato senza un lamento né una scusa. Anzi, ha aggiunto che, se il giudice fosse lui, gli appiopperebbe una squalifica più lunga.
Chissà quanto deve essere costato al suo orgoglio. Ma lo ha detto lo stesso, rivelandoci il segreto di ogni campione, un rigore che non si lascia corrompere neppure dai sentimenti. Diverso e distante dai tanti padri che nei campetti di provincia o nelle aule di scuola mettono l’istinto protettivo e un mal posto senso dell’onore davanti a tutto, anche all’evidenza, nel tentativo di proteggere il pargolo dall’allenatore, dall’arbitro, dall’insegnante, cioè dai verdetti della vita. Giuseppe Abbagnale poteva usare il proprio potere per aiutare il figlio a salvarsi. Invece lo ha usato per insegnargli a vivere. Così, forse, lo ha salvato davvero.
11/02/2016 massimo gramellini
marina- Run like a Pink
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Località : Tra Milano e Bergamo
Re: Altro caso di doping
Scelta difficile davvero ma molto onesta, gran persona!!!
differentgear- Moderatrice Pink
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Località : Trento
Re: Altro caso di doping
Beh, passi il ritardo per l'incidente, ma le altre due assenze fan pensare male. E, se in buona fede, allora denotano immaturità. Comunque non da professionista (è pagato dalla marina militare, se non sbaglio). Giusto che paghi.
-francesco-- Forrest Gump
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Data d'iscrizione : 12.04.13
Località : Roma
Re: Altro caso di doping
Niente da fare.
E' proprio una società maschilista.
Abbiamo capito che le donne sono svantaggiate anche nel doping !
E' proprio una società maschilista.
Abbiamo capito che le donne sono svantaggiate anche nel doping !
simpep- Moderatore
- Messaggi : 3562
Data d'iscrizione : 28.12.13
Età : 73
Località : Monserrato (Cagliari)
Re: Altro caso di doping
Tanti anni fa conobbi di persona Giuseppe Abbagnale durante un meeting in cui lui faceva da testimonial per una grande software house .
Lo ricordo come un personaggio molto cordiale che suscitava umana simpatia.
La notizia che ci dai, cara marina, me lo rende ancor più stimabile.
Sul doping ripeto quel che ho già sostenuto in altra discussione.
Nel professionismo sportivo l'uso delle sostanze dopanti è una truffa, un'ignobile slealtà che va punita nel modo più severo.
Purtroppo però anche nello sport amatoriale è frequente l'uso di sostantanze più o meno lecite, il ricorso all'aiutino per ottenere quel di più che non si ha. L'atteggiamento, in fondo, è il medesimo.
Lo ricordo come un personaggio molto cordiale che suscitava umana simpatia.
La notizia che ci dai, cara marina, me lo rende ancor più stimabile.
Sul doping ripeto quel che ho già sostenuto in altra discussione.
Nel professionismo sportivo l'uso delle sostanze dopanti è una truffa, un'ignobile slealtà che va punita nel modo più severo.
Purtroppo però anche nello sport amatoriale è frequente l'uso di sostantanze più o meno lecite, il ricorso all'aiutino per ottenere quel di più che non si ha. L'atteggiamento, in fondo, è il medesimo.
zivago- Piè Veloce
- Messaggi : 858
Data d'iscrizione : 03.07.14
Età : 69
Località : Brianza
Re: Altro caso di doping
Un altro caso "Qattam" scuote il mondo del podismo romano (ma non solo)...
E' stato squalificato per 4 anni l'alfiere della società capitolina LBM Jaouad Zain... una specie di asso pigliatutto da queste parti ma anche extra-Lazio (domenica aveva vinto la maratona di Carpi, tanto per capirci)...
la squalifica avrà effetto retroattivo per un anno, quindi tutti annullati i titoli conseguiti dallo scorso novembre...
a rigor di cronaca va specificato (per quello che può valere) che non c'è stata positività diretta ma dei mancati controlli antidoping...
http://www.trackarena.com/it/35273/squalificato-per-4-anni-jaouad-zain-aveva-vinto-la-maratona-ditalia-a-carpi#
E' stato squalificato per 4 anni l'alfiere della società capitolina LBM Jaouad Zain... una specie di asso pigliatutto da queste parti ma anche extra-Lazio (domenica aveva vinto la maratona di Carpi, tanto per capirci)...
la squalifica avrà effetto retroattivo per un anno, quindi tutti annullati i titoli conseguiti dallo scorso novembre...
a rigor di cronaca va specificato (per quello che può valere) che non c'è stata positività diretta ma dei mancati controlli antidoping...
http://www.trackarena.com/it/35273/squalificato-per-4-anni-jaouad-zain-aveva-vinto-la-maratona-ditalia-a-carpi#
rikchecorre- Forrest Gump
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Età : 62
Località : Roma
Re: Altro caso di doping
mah, se non ricordo male Qattam fu beccato dalle analisi, mi chiedo come si fa a squalificare qualcuno senza una prova certa ?
Rimango dubbioso ...
Rimango dubbioso ...
Re: Altro caso di doping
Il regolamento TNA parla chiaro:
art. 4.3.1
Per le violazioni degli articoli 2.3 (Eludere, rifiutarsi od omettere di
sottoporsi al prelievo dei campioni biologici) o 2.5 (Manomissione o
tentata manomissione del controllo antidoping), il periodo di
squalifica sarà pari a quattro (4) anni. Tuttavia, nel caso di mancata
presentazione alle operazioni di prelievo del campione biologico,
qualora l’Atleta sia in grado di dimostrare che la violazione delle
norme antidoping non è stata intenzionale (secondo quanto definito
dall’art. 4.2.3) il periodo di squalifica sarà di due (2) anni.
art. 4.3.1
Per le violazioni degli articoli 2.3 (Eludere, rifiutarsi od omettere di
sottoporsi al prelievo dei campioni biologici) o 2.5 (Manomissione o
tentata manomissione del controllo antidoping), il periodo di
squalifica sarà pari a quattro (4) anni. Tuttavia, nel caso di mancata
presentazione alle operazioni di prelievo del campione biologico,
qualora l’Atleta sia in grado di dimostrare che la violazione delle
norme antidoping non è stata intenzionale (secondo quanto definito
dall’art. 4.2.3) il periodo di squalifica sarà di due (2) anni.
rikchecorre- Forrest Gump
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Età : 62
Località : Roma
Re: Altro caso di doping
Mah secondo me o hai le prove o è assurdo squalificare qualcuno.
differentgear- Moderatrice Pink
- Messaggi : 9649
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Età : 54
Località : Trento
Re: Altro caso di doping
Io credo che ogni accusa debba essere comprovata da evidenze certe e che sempre deve valere la presunzione di innocenza. Questo vale in ogni ambito: civile, socioeconomico, politico, personale e anche in quello sportivo.
Altresì penso che certi eclatanti e ripetuti successi sportivi siano sospetti; vale per lo sport professionistico ma anche per quello amatoriale.
Ho letto diverse biografie e storie di grandi campioni: dell'atletica leggera, del nuoto, del ciclismo, del pugilato. Ebbene, quasi tutti i grandi performer, in misura e frequenza diversa, hanno fatto uso di sostanze per migliorare le prestazioni. La liceità di tali sostanze è dipesa dalle regole del momento, dal grado di conoscenza scientifica, dal comune sentire in un dato contesto storico e culturale.
Lo sport praticato ad alti livelli è dunque sempre “drogato”? Dobbiamo credere che sia impossibile raggiungere risultati d'eccellenza senza ricorrere al doping? No. Io non credo che ci sia sempre dell'imbroglio. E' del tutto possibile ottenere in modo leale e pulito performance d'eccellenza e fior di primati. Sono invece sospetti certi improvvisi e inaspettati exploit e i ripetuti record in crescente miglioramento. Così come suscita perplessità l'atleta che non ha mai cedimenti e che, senza soluzione di continuità, vince sempre.
Nel modo sportivo, sia professionale che amatoriale, è abbastanza diffusa la retorica della “sfida continua”, del “se vuoi puoi”, del “non mollare mai”, del “no limit”.
Certo tutto è migliorabile e perfettibile. Eppure tutto ha un limite, sia fisico che psicologico. Esemplari sono i casi di Marco Pantani, Lance Armstrong, Ben Johnson, Diego Maradona, Maria Sharapova e quello, più recente e a noi vicino, di Alex Schwazer.
Lance Armstrong, già 7 volte vincitore del Tour, a fine carriera ha dichiarato:
« Impossibile vincere il Tour de France senza doping ».
Possiamo credere che nell'atletica leggera le cose vadano diversamente? Nelle competizioni di alto livello è possibile vincere rimanendo completamente puliti quando, è quasi certo, che i tuoi avversari, anche se non scoperti, ricorrono a sostanze o pratiche dopanti?
I fatti purtroppo ci dicono che l'essere o no positivi al doping dipende da quale sostanza si va cercando; quindi il trucco per passare indenni dai controlli è fare uso di sostanze che l'antidoping nemmeno cerca.
Ma restiamo nel nostro ambito amatoriale.
Che dobbiamo pensare di quelli che corrono trail e ultratrail a cadenza settimanale? E di quelli che corrono decine di maratone all'anno? Di chi fa 2-3 gare (non allenamenti) alla settimana? Di chi somma alle 3-4 corse settimanali anche qualche biciclettata, nuotata e seduta pesistica in palestra? Mah! Io mi domando come facciano, oltre all'avere un “fisico bestiale”, a conciliare tutto: gare, allenamenti, trasferte, lavoro, studio, vita famigliare, tempo libero, frequentazioni e impegni sociali.
Insomma, il troppo è troppo! È azzardato o malizioso pensare che certa gente, professionisti e dilettanti, non ricorra a nessun “aiutino” più o meno lecito?
I giornali poi riferiscono di imprese che, se fossero vere, non si spiegherebbero altrimenti senza il ricorso al doping.
Sentite questa: Ben Smith, un ragazzo inglese di 34 anni, ha corso 401 maratone in 401 giorni.
http://www.corriere.it/esteri/16_ottobre_07/maratona-giorno-ben-correre-contro-bulli-mi-ha-salvato-00dfde8a-8c56-11e6-9946-db55f98b858a.shtml
Ci informano che l'impresa è stata fatta allo scopo di raccogliere fondi per una nobile causa; dunque massimo rispetto per la finalità. Ma dal punto di vista atletico è possibile, oltre che credibile, correre una maratona al giorno per più di un anno?
Non sarà che questo atleta, come Obelix, da piccino è caduto nel paiolo dove il druido teneva la pozione magica? Oppure, come Superman, è stato irradiato da raggi cosmici che gli hanno dato i super poteri? O che, come quel gatto, calzava gli “stivali delle sette leghe”?
P.S.
Ieri si è svolta la nostra tapasciata strapaesana (una delle più belle e partecipate d'Italia):
CARATE TRA IL VERDE E L’ANTICO marcia internazionale non competitiva con percorsi di
Km 7-13-17-25-33.
È una corsa dura: quasi tutta campestre per boschi e prati in un continuo saliscendi su sentieri stretti e disagevoli.
Per quest'anno mi ero proposto di correre i 17 Km: meno delle precedenti volte. Infatti non mi presentavo in piena forma: recentemente una fastidiosa bronchite mi ha tenuto fermo per una ventina di giorni. Poi però, arrivato al bivio, ho voltato per il mediocre percorso dei 13 Km.
Potrei cavarmela dicendo che lo facevano in molti; che era difficile corre su sentieri tanto fangosi; che avevo fango fin sui capelli; che ai piedi le mie “Asics Trabuco” erano diventate due pesantissimi fagotti di fango; che in certi tratti i sentieri parevano scivoli di un parco acquatico…..
Ma sono mezze verità. Tutta la verità è che già alla svolta del 7° Km non ce la facevo più.
Potevo essere meno arrendevole? Avrei dovuto prepararmi meglio? Non poteva che andare così, viste le condizioni del terreno e le mie? … Chissà!
Certo mi rimane un dubbio . Forse avrei potuto resistere e correre più svelto se avessi preso un Enervit? Oppure un Vigorol, magari un Forzaval, o un Gagliardil, un Poderosix, un Sempreingamb, un Powerun, un Fastpodism, un Corrisvelt, un Scappacaschepiov………….
Altresì penso che certi eclatanti e ripetuti successi sportivi siano sospetti; vale per lo sport professionistico ma anche per quello amatoriale.
Ho letto diverse biografie e storie di grandi campioni: dell'atletica leggera, del nuoto, del ciclismo, del pugilato. Ebbene, quasi tutti i grandi performer, in misura e frequenza diversa, hanno fatto uso di sostanze per migliorare le prestazioni. La liceità di tali sostanze è dipesa dalle regole del momento, dal grado di conoscenza scientifica, dal comune sentire in un dato contesto storico e culturale.
Lo sport praticato ad alti livelli è dunque sempre “drogato”? Dobbiamo credere che sia impossibile raggiungere risultati d'eccellenza senza ricorrere al doping? No. Io non credo che ci sia sempre dell'imbroglio. E' del tutto possibile ottenere in modo leale e pulito performance d'eccellenza e fior di primati. Sono invece sospetti certi improvvisi e inaspettati exploit e i ripetuti record in crescente miglioramento. Così come suscita perplessità l'atleta che non ha mai cedimenti e che, senza soluzione di continuità, vince sempre.
Nel modo sportivo, sia professionale che amatoriale, è abbastanza diffusa la retorica della “sfida continua”, del “se vuoi puoi”, del “non mollare mai”, del “no limit”.
Certo tutto è migliorabile e perfettibile. Eppure tutto ha un limite, sia fisico che psicologico. Esemplari sono i casi di Marco Pantani, Lance Armstrong, Ben Johnson, Diego Maradona, Maria Sharapova e quello, più recente e a noi vicino, di Alex Schwazer.
Lance Armstrong, già 7 volte vincitore del Tour, a fine carriera ha dichiarato:
« Impossibile vincere il Tour de France senza doping ».
Possiamo credere che nell'atletica leggera le cose vadano diversamente? Nelle competizioni di alto livello è possibile vincere rimanendo completamente puliti quando, è quasi certo, che i tuoi avversari, anche se non scoperti, ricorrono a sostanze o pratiche dopanti?
I fatti purtroppo ci dicono che l'essere o no positivi al doping dipende da quale sostanza si va cercando; quindi il trucco per passare indenni dai controlli è fare uso di sostanze che l'antidoping nemmeno cerca.
Ma restiamo nel nostro ambito amatoriale.
Che dobbiamo pensare di quelli che corrono trail e ultratrail a cadenza settimanale? E di quelli che corrono decine di maratone all'anno? Di chi fa 2-3 gare (non allenamenti) alla settimana? Di chi somma alle 3-4 corse settimanali anche qualche biciclettata, nuotata e seduta pesistica in palestra? Mah! Io mi domando come facciano, oltre all'avere un “fisico bestiale”, a conciliare tutto: gare, allenamenti, trasferte, lavoro, studio, vita famigliare, tempo libero, frequentazioni e impegni sociali.
Insomma, il troppo è troppo! È azzardato o malizioso pensare che certa gente, professionisti e dilettanti, non ricorra a nessun “aiutino” più o meno lecito?
I giornali poi riferiscono di imprese che, se fossero vere, non si spiegherebbero altrimenti senza il ricorso al doping.
Sentite questa: Ben Smith, un ragazzo inglese di 34 anni, ha corso 401 maratone in 401 giorni.
http://www.corriere.it/esteri/16_ottobre_07/maratona-giorno-ben-correre-contro-bulli-mi-ha-salvato-00dfde8a-8c56-11e6-9946-db55f98b858a.shtml
Ci informano che l'impresa è stata fatta allo scopo di raccogliere fondi per una nobile causa; dunque massimo rispetto per la finalità. Ma dal punto di vista atletico è possibile, oltre che credibile, correre una maratona al giorno per più di un anno?
Non sarà che questo atleta, come Obelix, da piccino è caduto nel paiolo dove il druido teneva la pozione magica? Oppure, come Superman, è stato irradiato da raggi cosmici che gli hanno dato i super poteri? O che, come quel gatto, calzava gli “stivali delle sette leghe”?
P.S.
Ieri si è svolta la nostra tapasciata strapaesana (una delle più belle e partecipate d'Italia):
CARATE TRA IL VERDE E L’ANTICO marcia internazionale non competitiva con percorsi di
Km 7-13-17-25-33.
È una corsa dura: quasi tutta campestre per boschi e prati in un continuo saliscendi su sentieri stretti e disagevoli.
Per quest'anno mi ero proposto di correre i 17 Km: meno delle precedenti volte. Infatti non mi presentavo in piena forma: recentemente una fastidiosa bronchite mi ha tenuto fermo per una ventina di giorni. Poi però, arrivato al bivio, ho voltato per il mediocre percorso dei 13 Km.
Potrei cavarmela dicendo che lo facevano in molti; che era difficile corre su sentieri tanto fangosi; che avevo fango fin sui capelli; che ai piedi le mie “Asics Trabuco” erano diventate due pesantissimi fagotti di fango; che in certi tratti i sentieri parevano scivoli di un parco acquatico…..
Ma sono mezze verità. Tutta la verità è che già alla svolta del 7° Km non ce la facevo più.
Potevo essere meno arrendevole? Avrei dovuto prepararmi meglio? Non poteva che andare così, viste le condizioni del terreno e le mie? … Chissà!
Certo mi rimane un dubbio . Forse avrei potuto resistere e correre più svelto se avessi preso un Enervit? Oppure un Vigorol, magari un Forzaval, o un Gagliardil, un Poderosix, un Sempreingamb, un Powerun, un Fastpodism, un Corrisvelt, un Scappacaschepiov………….
zivago- Piè Veloce
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Re: Altro caso di doping
Si... se però per ben 3 volte ti sottrai ai controlli, devo "presumere" che tanto innocente non lo devi essere e che hai qualcosina da nascondere...zivago ha scritto:..sempre deve valere la presunzione di innocenza..
Beh.. meglio prendere quelli che non un Gibidal, uno Stogiaben, un Kefamal, un Sebidin, un Gagadon, un Loffadrin o uno Scoraplus che venivano prescritti a Brignanozivago ha scritto:Oppure un Vigorol, magari un Forzaval, o un Gagliardil, un Poderosix, un Sempreingamb, un Powerun, un Fastpodism, un Corrisvelt, un Scappacaschepiov..
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