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Re: Che libro stai leggendo?
ahahhaa tu dici Simone???
differentgear- Moderatrice Pink
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Re: Che libro stai leggendo?
e poi anche il personal best dei libri!!
No no mi sembrerebbe di essere a scuola, un libro deve darmi
delle sensazioni deve essere rilassante non potrei mai leggere ciò
che non è nei miei gusti perchè rovinerei la magia che crea una
lettura interessante. Ovviamente ognuno ha i suoi gusti per esempio
mio marito legge libri di fisica e si diverte molto, è già poco il tempo
che dedico alla lettura e preferisco romanzi rilassanti e divertenti per
questo non mi sento sminuita è solo questione di gusti..
No no mi sembrerebbe di essere a scuola, un libro deve darmi
delle sensazioni deve essere rilassante non potrei mai leggere ciò
che non è nei miei gusti perchè rovinerei la magia che crea una
lettura interessante. Ovviamente ognuno ha i suoi gusti per esempio
mio marito legge libri di fisica e si diverte molto, è già poco il tempo
che dedico alla lettura e preferisco romanzi rilassanti e divertenti per
questo non mi sento sminuita è solo questione di gusti..
marina- Run like a Pink
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Re: Che libro stai leggendo?
Ciao sim,
A quel tempo ero anch'io abbonato ad una rivista di divulgazione scientifica: “SAPERE” Ed. Dedalo.
Leggevo appassionatamente quel mensile. Lo stimolo principale era ovviamente la curiosità (che ho ancora) per le scoperte, le rilevazioni, le suggestioni della scienza. Ma non c'era solo la voglia di capire la scienza; c'era anche il desiderio di acquisire coscienza.
Non so come sia oggi questa pubblicazione: in quegli anni “SAPERE” era una riconosciuta e prestigiosa rivista scientifica (fondata nel 1935). Ma non solo quello: era anche un periodico di “controinformazione”. In un epoca in cui non esisteva internet, né social network, né email e neppure il fax; quei fogli ci facevano sapere cose che, ai più, erano poco conosciute se non nascoste.
Per dare un'idea del tenore di quella rivista basti sapere che era diretta da Alfredo Maccacaro: medico-scienziato e fondatore dell'associazione “Medicina Democratica”. Tra i collaboratori c'erano personaggi come Franco Basaglia, Paola Manacorda, Benedetto Terracini, Marcello Cini.
Di quella pubblicazione furono memorabili i numeri monografici sulle “fabbriche del cancro”, sulle droghe, sul disastro ambientale di Seveso, sulle sofisticazioni alimentari, sulle cure psichiatriche, sulla contraccezione, sul nucleare, su televisione e mezzi di comunicazione.
Ho poi una personale vicenda che mi lega a quella rivista. Era il 1976 quando lessi che in un lontano paese del Michigan (USA) la gente moriva come mosche per asbestosi. La moria era dovuta all'amianto che veniva estratto in quella zona mineraria. Morivano non solo i diretti cavatori, ma anche i membri delle loro famiglie che respiravano le fibre di asbesto portate a casa con gli abiti indossati in miniera. I malefici microscopici aghi che compongono le fibre dell'amianto, venivano respirati da tutti, si conficcavano così nelle pareti dei polmoni e li rimanevano per causare, anche a distanza di anni, il mesotelioma (cancro alla pleura).
Quell'articolo sulla nocività dell'amianto mi sconvolse. Nella fabbrica dove lavoravo si usavano pannelli di amianto per coibentare gli stampi che lavorano a caldo. Dunque anche noi eravamo esposti a quel pericolo!
C'è un detto che dice: « Sapere è necessario, agire è un dovere. » . Potevo io, ora che da “SAPERE” sapevo, non agire?
Come rappresentante sindacale di fabbrica mi mobilitai subito: assemblea, incontro con la direzione, richiesta di eliminazione dell'amianto (inizialmente negata), scioperi.
In quegli anni l'amianto era usato dappertutto: sui treni, nelle navi, come copertura dei tetti (il famigerato Eternit), per ogni sorta di isolamento termico nelle abitazioni e negli edifici pubblici, nelle tubazioni degli acquedotti, negli indumenti, nelle pastiglie dei freni delle automobili. L'amianto non era ritenuto così pericoloso: perché proprio noi non lo volevamo?
Eh già! Eravamo considerati i soliti estremisti. Persino i funzionari locali della FIOM-CGIL (Federazione Impiegati Operai Metalmeccanici) ci consigliavano un po' più di moderazione.
Prendemmo contatti con i rappresentanti di fabbrica della “Breda” di Sesto San Giovanni dove si costruivano vagoni ferroviari, scoprimmo così che il problema esisteva, eccome! Ed era grave: lo sapevano bene gli operai dei cantieri navali di Monfalcone, di Genova e di Palermo.
Riuscimmo a mobilitare la struttura sindacale e, già nel 1978, la fabbrica dove lavoravo fu una delle prime in Italia a bandire l'amianto.
Il resto, purtroppo è storia. Oggi l'amianto è considerato pericolosissimo: è fuori legge e nella lista delle peggiori sostanze cancerogene.
P.S.
il tuo ricordo mi evoca quei turbolenti anni 70.simpep ha scritto:Pensa che il primo fascicolo di "Le Scienze" lo comprai nel 1972.
A quel tempo ero anch'io abbonato ad una rivista di divulgazione scientifica: “SAPERE” Ed. Dedalo.
Leggevo appassionatamente quel mensile. Lo stimolo principale era ovviamente la curiosità (che ho ancora) per le scoperte, le rilevazioni, le suggestioni della scienza. Ma non c'era solo la voglia di capire la scienza; c'era anche il desiderio di acquisire coscienza.
Non so come sia oggi questa pubblicazione: in quegli anni “SAPERE” era una riconosciuta e prestigiosa rivista scientifica (fondata nel 1935). Ma non solo quello: era anche un periodico di “controinformazione”. In un epoca in cui non esisteva internet, né social network, né email e neppure il fax; quei fogli ci facevano sapere cose che, ai più, erano poco conosciute se non nascoste.
Per dare un'idea del tenore di quella rivista basti sapere che era diretta da Alfredo Maccacaro: medico-scienziato e fondatore dell'associazione “Medicina Democratica”. Tra i collaboratori c'erano personaggi come Franco Basaglia, Paola Manacorda, Benedetto Terracini, Marcello Cini.
Di quella pubblicazione furono memorabili i numeri monografici sulle “fabbriche del cancro”, sulle droghe, sul disastro ambientale di Seveso, sulle sofisticazioni alimentari, sulle cure psichiatriche, sulla contraccezione, sul nucleare, su televisione e mezzi di comunicazione.
Ho poi una personale vicenda che mi lega a quella rivista. Era il 1976 quando lessi che in un lontano paese del Michigan (USA) la gente moriva come mosche per asbestosi. La moria era dovuta all'amianto che veniva estratto in quella zona mineraria. Morivano non solo i diretti cavatori, ma anche i membri delle loro famiglie che respiravano le fibre di asbesto portate a casa con gli abiti indossati in miniera. I malefici microscopici aghi che compongono le fibre dell'amianto, venivano respirati da tutti, si conficcavano così nelle pareti dei polmoni e li rimanevano per causare, anche a distanza di anni, il mesotelioma (cancro alla pleura).
Quell'articolo sulla nocività dell'amianto mi sconvolse. Nella fabbrica dove lavoravo si usavano pannelli di amianto per coibentare gli stampi che lavorano a caldo. Dunque anche noi eravamo esposti a quel pericolo!
C'è un detto che dice: « Sapere è necessario, agire è un dovere. » . Potevo io, ora che da “SAPERE” sapevo, non agire?
Come rappresentante sindacale di fabbrica mi mobilitai subito: assemblea, incontro con la direzione, richiesta di eliminazione dell'amianto (inizialmente negata), scioperi.
In quegli anni l'amianto era usato dappertutto: sui treni, nelle navi, come copertura dei tetti (il famigerato Eternit), per ogni sorta di isolamento termico nelle abitazioni e negli edifici pubblici, nelle tubazioni degli acquedotti, negli indumenti, nelle pastiglie dei freni delle automobili. L'amianto non era ritenuto così pericoloso: perché proprio noi non lo volevamo?
Eh già! Eravamo considerati i soliti estremisti. Persino i funzionari locali della FIOM-CGIL (Federazione Impiegati Operai Metalmeccanici) ci consigliavano un po' più di moderazione.
Prendemmo contatti con i rappresentanti di fabbrica della “Breda” di Sesto San Giovanni dove si costruivano vagoni ferroviari, scoprimmo così che il problema esisteva, eccome! Ed era grave: lo sapevano bene gli operai dei cantieri navali di Monfalcone, di Genova e di Palermo.
Riuscimmo a mobilitare la struttura sindacale e, già nel 1978, la fabbrica dove lavoravo fu una delle prime in Italia a bandire l'amianto.
Il resto, purtroppo è storia. Oggi l'amianto è considerato pericolosissimo: è fuori legge e nella lista delle peggiori sostanze cancerogene.
P.S.
Un tempo, caro Simone, fumavo anch'io (esponendomi, come per l'amianto, al cancro), spendevo in tabacco e tuttavia potevo ugualmente permettermi abbonamenti a riviste e giornali e, da cliente, frequentare librerie. Oggi non fumo più: in compenso non ho alcun abbonamento, non riesco a comprare giornali quotidiani e tanto meno libri o dischi. Meno male che nella mia zona esistono ancora delle ottime biblioteche pubbliche; fosse solo per questo... mi pesa meno pagare le tasse.simpep ha scritto:per smettere di fumare mi ero ripromesso che in caso di successo avrei speso la cifra equivalente in letture
zivago- Piè Veloce
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Re: Che libro stai leggendo?
marina ha scritto:. . . . è solo questione di gusti..
Sono d'accordo !!!
___________________________________________________
@Zivago
Io ho anche la passione della raccolta di vecchie riviste e libri di tecnica e radioelettronica.
I miei acquisti in edicola iniziarono a fine anni 60 ma poi ho acquistato le più vecchie nelle bancarelle di mercato.
Mi piace moltissimo anche l'analisi della lingua italiana di allora.
Nota nella seconda copertina, al centro, il testo:
"RIVISTA QUINDICINALE DI VOLGARIZZAZIONE SCIENTIFICA"
Queste sono fra le più vecchie:
1926
1936
___________________________________________________
Hai mai visto qualcuna di queste cartelle ?
Nella parte posteriore c'è l'intestazione a penna del nominativo di chi ha fatto la sottoscrizione.
C'è anche un elenco di premi a estrazioni che sarebbero stati distribuiti.
Il primo premio era "10 Viaggi a MOSCA" della durata di 30 giorni
Il decimo premio era "4 Viaggi a RIMINI" della durata di 15 giorni
>sim
simpep- Moderatore
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Re: Che libro stai leggendo?
Ciao simpep,
è molto interessante la tua collezione.
Della rivista “Radio e scienza per tutti” 1936 mi ha colpito la pubblicità a fondo pagina.
Quella radio a valvole “Eridania II – La Voce del Padrone” ha un prezzo che, rapportato all'oggi, è incredibilmente alto.
Secondo la comparazione che riporto qui sotto, quel semplice apparecchio ad onde medie e corte, oggi come oggi costerebbe quasi 1200 Euro !!
Tutti i partiti risorti dopo il fascismo: PCI, PSI, DC, PRI, PLI, fecero la stessa cosa.
Lo spirito era quello dell'articolo 49 della nostra Costituzione:
“Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.”
Tanti italiani ci credevano, sperarono e operarono per la rinascita del Paese. Per molti versi ci riuscirono anche. In pochi anni l'Italia diventò, da paese poverissimo e straccione, la 6a potenza economica mondiale; anche per i più poveri migliorò notevolmente il tenore di vita; una libertà mai goduta fu estesa a tutto il popolo; conquiste sociali prima inimmaginabili (scuola, sanità, previdenza pubblica) divennero un fatto acquisito; cultura, scienza e arte riacquistarono prestigio nel Paese e all'estero. Poi purtroppo, verso la fine degli anni 70, tutto cominciò, lentamente ma inesorabilmente a peggiorare. Di chi la colpa? Beh ! Facciamoci tutti un esame di coscienza.
Sui viaggi premi a Mosca posso dire, dal comunista che ero, e che sentimentalmente sono ancora, che se i compagni di allora avessero conosciuto cos'era veramente il comunismo reale, tutto avrebbero desiderato in premio, tranne che andare nell'Unione Sovietica o in qualsiasi altro paese comunista.
P.S. Speriamo per noi due, caro Simone, di non fare, in questo forum, la figura dei vecchi nostalgici: delle vecchie cariatidi a sostegno di cose che non esistono più.
è molto interessante la tua collezione.
Della rivista “Radio e scienza per tutti” 1936 mi ha colpito la pubblicità a fondo pagina.
Quella radio a valvole “Eridania II – La Voce del Padrone” ha un prezzo che, rapportato all'oggi, è incredibilmente alto.
Secondo la comparazione che riporto qui sotto, quel semplice apparecchio ad onde medie e corte, oggi come oggi costerebbe quasi 1200 Euro !!
*****
Della cartella di sottoscrizione al PCI per la “Ricostruzione e il consolidamento della Repubblica” mi colpisce l'innocente, quanto ingenua, ma anche sincera voglia di ricostruzione, di nuovo inizio che allora c'era dopo i lunghi e tragici anni di dittatura e guerra.Tutti i partiti risorti dopo il fascismo: PCI, PSI, DC, PRI, PLI, fecero la stessa cosa.
Lo spirito era quello dell'articolo 49 della nostra Costituzione:
“Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.”
Tanti italiani ci credevano, sperarono e operarono per la rinascita del Paese. Per molti versi ci riuscirono anche. In pochi anni l'Italia diventò, da paese poverissimo e straccione, la 6a potenza economica mondiale; anche per i più poveri migliorò notevolmente il tenore di vita; una libertà mai goduta fu estesa a tutto il popolo; conquiste sociali prima inimmaginabili (scuola, sanità, previdenza pubblica) divennero un fatto acquisito; cultura, scienza e arte riacquistarono prestigio nel Paese e all'estero. Poi purtroppo, verso la fine degli anni 70, tutto cominciò, lentamente ma inesorabilmente a peggiorare. Di chi la colpa? Beh ! Facciamoci tutti un esame di coscienza.
Sui viaggi premi a Mosca posso dire, dal comunista che ero, e che sentimentalmente sono ancora, che se i compagni di allora avessero conosciuto cos'era veramente il comunismo reale, tutto avrebbero desiderato in premio, tranne che andare nell'Unione Sovietica o in qualsiasi altro paese comunista.
P.S. Speriamo per noi due, caro Simone, di non fare, in questo forum, la figura dei vecchi nostalgici: delle vecchie cariatidi a sostegno di cose che non esistono più.
zivago- Piè Veloce
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Re: Che libro stai leggendo?
Amo il vintage e gli oggetti antichi, ma non mi piace essere nostalgica e riportare in vita
tempi che non esistono più, credo che bisogna guardare avanti adattandosi alle nuove
esigenze di sopravvivenza, il mondo cambia velocemente e bisogna omologarsi ad esso
perchè rimanerne fuori è troppo rischioso..
In poche parole il fisico lo tengo giovane con la corsa, la mente con la capacità di
essere in linea coi tempi, sicuramente non è facile, ma dal mio punto di vista è indispensabile.
tempi che non esistono più, credo che bisogna guardare avanti adattandosi alle nuove
esigenze di sopravvivenza, il mondo cambia velocemente e bisogna omologarsi ad esso
perchè rimanerne fuori è troppo rischioso..
In poche parole il fisico lo tengo giovane con la corsa, la mente con la capacità di
essere in linea coi tempi, sicuramente non è facile, ma dal mio punto di vista è indispensabile.
marina- Run like a Pink
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Re: Che libro stai leggendo?
marina ha scritto:. . . . In poche parole il fisico lo tengo giovane con la corsa, la mente con la capacità di
essere in linea coi tempi, sicuramente non è facile, ma dal mio punto di vista è indispensabile.
La penso anch'io come te.
Corriamo solo il rischio di morire "giovani" e "aggiornàti".
>sim
simpep- Moderatore
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Re: Che libro stai leggendo?
hihihi vero!!!
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Re: Che libro stai leggendo?
Io sono della scuola di Fabrizio De Andrè: preferisco andare in direzione ostinata e contraria .marina ha scritto:... il mondo cambia velocemente e bisogna omologarsi ad esso ..
“la maggioranza sta la maggioranza sta
recitando un rosario
di ambizioni meschine
di millenarie paure
di inesauribili astuzie
Coltivando tranquilla
l'orribile varietà
delle proprie superbie
la maggioranza sta
come una malattia
come una sfortuna
come un'anestesia
come un'abitudine
per chi viaggia in direzione ostinata e contraria”
da: "Smisurata preghiera" - Fabrizio De Andrè e Ivano Fossati
L'ultima cosa che vorrei è proprio omologarmi: adattarmi a questo mondo, sopravvivere anziché vivere davvero.
C'è di mezzo la libertà: un valore che poco si concilia con la passiva accettazione, con il “rimanere in linea coi tempi”.
È rischioso rimanere fuori ? Essere out, piuttosto che in ?
Sì non è facile andare contro corrente. Non è nemmeno sempre giusto. Si rischia l'isolamento, l'emarginazione, a volte il compatimento (che è peggio).
Per alcuni la libertà non è cosa così essenziale: viene prima la sicurezza, la rassicurante tranquillità, la conservazione. Per altri la libertà è necessaria come l'aria, più del pane e dell'acqua.
Vive meglio il cane mantenuto dal padrone e del quale però è servo; o il libero lupo che affamato, ma libero, vaga per i monti?
Io non ho risposte certe: quando vivo periodi difficili e di precarietà, rimpiango le opportunità che, per non essermi adeguato, ho perso; quando le cose mi vanno meglio vado orgoglioso di aver mantenuto la schiena dritta.
P.S. A proposito di libertà e omologazione consiglio, ai tanti di voi che amano i cani, la lettura di questo libro:
“IL RICHIAMO DELLA FORESTA” di Jack London
P.P.S. Anche il mio running va in direzione ostinata e contraria: corro senza GPS e, possibilmente, sempre su strade diverse.
zivago- Piè Veloce
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Re: Che libro stai leggendo?
Esprimo meglio il mio concetto, omologarsi per non rimanere fuori dal sistema non vuole
dire subire o adattarsi ad esso, ma lottare in maniera diversa, cercare di capire come funziona
il sistema e trovare una soluzione adeguata per poter andare avanti, la libertà come diceva
Gaber non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione
Ovviamente senza entrare nella politica perchè a me il politichese non mi piace e preferisco
essere semplice e comprensibile a tutti, la libertà si conquista solo se cè unione e partecipazione
da parte di tutte le generazioni sia giovani che meno giovani, se si portano avanti degli ideali che
andavano bene trentanni fa e come isolarsi dal mondo e questo atteggiamento secondo me non
porta nessun risultato.
Io la penso così, bisogna sempre guardare avanti senza atrofizzarsi nei vecchi sistemi..
dire subire o adattarsi ad esso, ma lottare in maniera diversa, cercare di capire come funziona
il sistema e trovare una soluzione adeguata per poter andare avanti, la libertà come diceva
Gaber non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero
libertà è partecipazione
Ovviamente senza entrare nella politica perchè a me il politichese non mi piace e preferisco
essere semplice e comprensibile a tutti, la libertà si conquista solo se cè unione e partecipazione
da parte di tutte le generazioni sia giovani che meno giovani, se si portano avanti degli ideali che
andavano bene trentanni fa e come isolarsi dal mondo e questo atteggiamento secondo me non
porta nessun risultato.
Io la penso così, bisogna sempre guardare avanti senza atrofizzarsi nei vecchi sistemi..
marina- Run like a Pink
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Re: Che libro stai leggendo?
Ho terminato la lettura di:
“LA TRILOGIA DI ADAMSBERG” di Fred Vargas – Ed. Einaudi p. 913
Sono tre romanzi “gialli” raccolti in un unico volume.
Nell'ordine:
“L'UOMO DEI CERCHI AZZURRI”;
“L'UOMO A ROVESCIO”;
“PARTI IN FRETTA E NON TORNARE”.
La lettura di questo libro mi era stata consigliata dal nostro -francesco- a seguito di una discussione su Parigi all'indomani della strage del “Bataclan”.
Nel mio immaginario associo sempre Parigi ai romanzi di Georges Simenon; -francesco- invece mi suggeriva, attraverso la Vargas, una visone più attuale e meno cupa di quella città.
Le note biografiche e i successi editoriali dell'autrice parigina mi avevano incuriosito e, malgrado io non ami particolarmente il genere poliziesco (tranne le inchieste dell'amatissimo Commissario Maigret) ho deciso di leggere la voluminosa trilogia.
Per prima cosa faccio una considerazione di ordine pratico: se avete disponibilità economica o potete attingere alle biblioteche pubbliche, è preferibile maneggiare tre singoli volumi piuttosto che un librone di oltre 900 pagine. Nondimeno rimane il fatto che l'accorpamento permette, con soli 19 Euro, vi portate a casa tre romanzi ottimamente (come sempre nelle edizioni Einaudi) stampati.
Ho terminato il libro in circa una settimana. Già questo fatto indica che si legge con piacere perché è scritto bene e non annoia. Sulla validità del contenuto di un libro, i giudizi possono essere diversi e soggettivi; quando però uno scrittore riesce a farsi leggere è già, di per sé, un buon risultato.
Io, ai libri che ho letto, solitamente assegno, come giudizio: un punteggio che va da un asterisco (*) a cinque (*****). A questo libro io ho assegnato (***). Non siamo al massimo livello ma senz'altro sopra la media.
In negativo devo dire che le storie, per quanto intriganti, sono piuttosto improbabili: mancano cioè di quella verosimilità che, secondo me, anche nei gialli più intricati non dovrebbe mai mancare. Mi hanno poi deluso le ambientazioni. Di Parigi, del suo aspetto urbano, del carattere della sua gente, della sua cultura, del come si vive lì, si parla assai poco. Vengono citate alcune vie e piazze, questo o quel arrondissement ma senza quelle “fotografie” che danno al lettore la sensazione di stare là. Con una toponomastica diversa, le vicende raccontate potrebbero benissimo essere ambientate, anziché a Parigi (uno dei tre “gialli” è ambientato in Provenza), a New York, a Londra o a Berlino. Anche la collocazione temporale è piuttosto vaga: se non fosse che ogni tanto i protagonisti ricorrono all'uso del telefono cellulare, le storie potrebbero svolgersi in uno qualsiasi degli ultimi 7-8 decenni. Pure il linguaggio manca di un lessico, un frasario o dei neologismi che fanno riferimento a una particolare epoca.
Ben più pregnate di “francesità” e di contesto sono invece le inchieste di Maigret.
In positivo mi è piaciuta la personalità del protagonista Jean-Baptiste Adamsberg.
Codesto “Gian Battista Monte Adamo” è davvero un tipo speciale. Conduce le sue inchieste, ancor più di Maigret, basandosi su intuizioni che apparentemente hanno poco o nulla a che fare con indizi reali. Lui è un istintivo, per nulla meticoloso procede per sensazioni che lentamente, molto lentamente, elabora durante delle interminabili camminate. A prima vista il suo metodo di indagine sembra piuttosto vago, indeterminato, alquanto improprio: eppure riesce sempre a “cogliere l'attimo”, ad intuire la sfumatura che fa la differenza, ad individuare il dettaglio che, dopo un lento rimuginare, porterà alla soluzione.
Direi che, più degli specifici casi polizieschi raccontati, mi è piaciuto il ritratto di questo personaggio. Uno "sbirro" anomalo, sbadato e anodino che però, alla fine si rivela più abile di tanti suoi collaboratori ben più razionali e metodici.
A questo proposito mi sono annotato un dialogo che, secondo me riassume tutto il carattere e la filosofia del commissario Adamsberg:
« Non cresce niente sul magniloquio, sul parviloquio o sul soliloquio. »
« Su che cresce qualcosa? »
« Sul riflettiloquio. »
In tutti è tre i romanzi l'autrice non manca di sottolineare la meschinità degli uomini nei confronti delle donne. Si direbbe che ciò è scontato in quanto la Fred Vargas è donna. Ma ciò nulla toglie al fatto che, in verità, è proprio così.
Buone letture a tutti.
“LA TRILOGIA DI ADAMSBERG” di Fred Vargas – Ed. Einaudi p. 913
Sono tre romanzi “gialli” raccolti in un unico volume.
Nell'ordine:
“L'UOMO DEI CERCHI AZZURRI”;
“L'UOMO A ROVESCIO”;
“PARTI IN FRETTA E NON TORNARE”.
La lettura di questo libro mi era stata consigliata dal nostro -francesco- a seguito di una discussione su Parigi all'indomani della strage del “Bataclan”.
Nel mio immaginario associo sempre Parigi ai romanzi di Georges Simenon; -francesco- invece mi suggeriva, attraverso la Vargas, una visone più attuale e meno cupa di quella città.
Le note biografiche e i successi editoriali dell'autrice parigina mi avevano incuriosito e, malgrado io non ami particolarmente il genere poliziesco (tranne le inchieste dell'amatissimo Commissario Maigret) ho deciso di leggere la voluminosa trilogia.
Per prima cosa faccio una considerazione di ordine pratico: se avete disponibilità economica o potete attingere alle biblioteche pubbliche, è preferibile maneggiare tre singoli volumi piuttosto che un librone di oltre 900 pagine. Nondimeno rimane il fatto che l'accorpamento permette, con soli 19 Euro, vi portate a casa tre romanzi ottimamente (come sempre nelle edizioni Einaudi) stampati.
Ho terminato il libro in circa una settimana. Già questo fatto indica che si legge con piacere perché è scritto bene e non annoia. Sulla validità del contenuto di un libro, i giudizi possono essere diversi e soggettivi; quando però uno scrittore riesce a farsi leggere è già, di per sé, un buon risultato.
Io, ai libri che ho letto, solitamente assegno, come giudizio: un punteggio che va da un asterisco (*) a cinque (*****). A questo libro io ho assegnato (***). Non siamo al massimo livello ma senz'altro sopra la media.
In negativo devo dire che le storie, per quanto intriganti, sono piuttosto improbabili: mancano cioè di quella verosimilità che, secondo me, anche nei gialli più intricati non dovrebbe mai mancare. Mi hanno poi deluso le ambientazioni. Di Parigi, del suo aspetto urbano, del carattere della sua gente, della sua cultura, del come si vive lì, si parla assai poco. Vengono citate alcune vie e piazze, questo o quel arrondissement ma senza quelle “fotografie” che danno al lettore la sensazione di stare là. Con una toponomastica diversa, le vicende raccontate potrebbero benissimo essere ambientate, anziché a Parigi (uno dei tre “gialli” è ambientato in Provenza), a New York, a Londra o a Berlino. Anche la collocazione temporale è piuttosto vaga: se non fosse che ogni tanto i protagonisti ricorrono all'uso del telefono cellulare, le storie potrebbero svolgersi in uno qualsiasi degli ultimi 7-8 decenni. Pure il linguaggio manca di un lessico, un frasario o dei neologismi che fanno riferimento a una particolare epoca.
Ben più pregnate di “francesità” e di contesto sono invece le inchieste di Maigret.
In positivo mi è piaciuta la personalità del protagonista Jean-Baptiste Adamsberg.
Codesto “Gian Battista Monte Adamo” è davvero un tipo speciale. Conduce le sue inchieste, ancor più di Maigret, basandosi su intuizioni che apparentemente hanno poco o nulla a che fare con indizi reali. Lui è un istintivo, per nulla meticoloso procede per sensazioni che lentamente, molto lentamente, elabora durante delle interminabili camminate. A prima vista il suo metodo di indagine sembra piuttosto vago, indeterminato, alquanto improprio: eppure riesce sempre a “cogliere l'attimo”, ad intuire la sfumatura che fa la differenza, ad individuare il dettaglio che, dopo un lento rimuginare, porterà alla soluzione.
Direi che, più degli specifici casi polizieschi raccontati, mi è piaciuto il ritratto di questo personaggio. Uno "sbirro" anomalo, sbadato e anodino che però, alla fine si rivela più abile di tanti suoi collaboratori ben più razionali e metodici.
A questo proposito mi sono annotato un dialogo che, secondo me riassume tutto il carattere e la filosofia del commissario Adamsberg:
« Non cresce niente sul magniloquio, sul parviloquio o sul soliloquio. »
« Su che cresce qualcosa? »
« Sul riflettiloquio. »
In tutti è tre i romanzi l'autrice non manca di sottolineare la meschinità degli uomini nei confronti delle donne. Si direbbe che ciò è scontato in quanto la Fred Vargas è donna. Ma ciò nulla toglie al fatto che, in verità, è proprio così.
Buone letture a tutti.
zivago- Piè Veloce
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Re: Che libro stai leggendo?
Dal mio recente giretto in Sicilia (parte orientale che non conoscevo) sono tornato con un regalo ricevuto da mio nipote:
"AMMOGGHIA STA ATTA", "Dizionarietto appassionato per siciliani e non", Pietro Moceo, Dario Flaccovio Editore, 2014
La traduzione del titolo è "Avvolgi questo gatto".
Si tratta di un elenco di frasi e modi di dire tipiche del dialetto siciliano con la traduzione e una piccola trattazione sul come, il quando e il perché un determinato detto ha avuto origine.
Una lettura piacevole, sopratutto per chi come me ha nel DNA qualche segmento mediterraneo.
>sim
"AMMOGGHIA STA ATTA", "Dizionarietto appassionato per siciliani e non", Pietro Moceo, Dario Flaccovio Editore, 2014
La traduzione del titolo è "Avvolgi questo gatto".
Si tratta di un elenco di frasi e modi di dire tipiche del dialetto siciliano con la traduzione e una piccola trattazione sul come, il quando e il perché un determinato detto ha avuto origine.
Una lettura piacevole, sopratutto per chi come me ha nel DNA qualche segmento mediterraneo.
>sim
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Re: Che libro stai leggendo?
Ciao sim,simpep ha scritto:Dal mio recente giretto in Sicilia (parte orientale che non conoscevo) sono tornato con un regalo ricevuto da mio nipote:
"AMMOGGHIA STA ATTA", "Dizionarietto appassionato per siciliani e non", Pietro Moceo, Dario Flaccovio Editore, 2014
la nostra lingua comune, l'italiano, è meravigliosa. Ovviamente ogni popolo del mondo dirà la stessa cosa del proprio idioma. Dappertutto comunque "la lingua del dolce sì" è apprezzata per la sua ricchezza (si stima che il nostro vocabolario abbia ca. 250.000 lemmi), per la sua espressività, per il suo inconfondibile suono armonico. Eppure…
Io credo che nell'esposizione scritta sia giusto e doveroso attenersi alle regole sintattiche e grammaticali della nostra bella lingua nazionale. Purtroppo il dilagare degli smartphone sta compromettendo, soprattutto tra i più giovani, la capacità di scrivere con compiutezza di linguaggio e quindi anche di leggere.
Ma nella parlata popolare, possiamo fare a meno dei cento dialetti che rendono così unica e bella la nostra Italia?
Penso all'intimità che crea il dialetto nel colloquio in famiglia; al bel chiacchierare in vernacolo con gli amici d'infanzia; al ciacolare che si fa al mercato; alle colorite discussioni piene di sfottò e allusioni che si fanno al bar; all'intesa e alla positiva complicità creata dal dialetto parlato tra compagni di lavoro, di sport, di circolo o di merende.
Insomma: se nella scrittura e lettura amo l'italiano in bella forma; nella conversazione mi piace il dialetto, la parlata gergale, le colorite espressioni popolari tramandateci dai nostri vecchi.
Non sono però un chiuso campanilista sordo ad ogni dialetto che non sia il mio “brianzolo” (una variante del milanese). Pensate che nel 1961, quando iniziai le elementari, in quella 1a E eravamo in 45 e almeno il 90% di noi sapeva parlare solo il suo dialetto. Erano gli anni del boom economico e della grande emigrazione verso le aree industriali. Nella mia classe c'erano bambini di ogni regione: oltre a noi indigeni c'erano calabresi, pugliesi, siciliani, sardi, veneti, friulani e anche uno zingaro e un cileno (un bambino appena rientrato dal Cile che praticamente parlava solo spagnolo e magari in versione dialettale).
Una vera e propria babele di dialetti che il nostro maestro (napoletano) riuscì a comporre in un passabile italiano solo verso la fine dell'anno scolastico.
Dai miei compagni ho imparato uno slang multi dialettale; da quel maestro ho preso la passione per la canzone napoletana e il teatro di Eduardo De Filippo (anche quest'anno come tradizione non mancherò di rivedermi “Natale in casa Cupiello”).
Attendo dunque, caro Simone, delle ghiotte citazioni (in questo e in altri thread del forum) dal tuo “dizionarietto siciliano”.
Per il momento, e tenendo conto del clima natalizio, ne faccio una io nel mio dialetto:
« A Natal hin tucc fradej, a San Steven tiren già foeura i cortej »;
traduzione: « A Natale sono tutti fratelli ma a Santo Stefano tirano già fuori i coltelli ».
zivago- Piè Veloce
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Re: Che libro stai leggendo?
Ho quasi finito un bellissimo libro di divulgazione scientifica.
"QUESTA IDEA DELLA VITA" di Stephen Jay Gould - La biblioteca delle scienze
(Stephen Jay Gould : 1941-2002 : E' stato prof. di geologia ad Harvard e tra i più importanti divulgatori scientifici del XX secolo)
Un tesoretto fatto da una serie di saggi brevi su argomenti che vanno dalla teoria dell'evoluzione alla storia planetaria e geologica del pianeta attraversando l'evoluzione sociale e politica dell'uomo.
Ogni capitolo è un piccolo saggio che, a partire da un tema specifico, allarga lo sguardo fino a far riflettere su temi generali sull'uomo e sulla sua condizione.
In tutte queste occasioni riesce a fare emergere una interessante e profonda idea della vita che in tantissimi punti mi trovano in totale sintonia.
Un libro che occuperà un posto d'onore nella mia libreria !
>sim
"QUESTA IDEA DELLA VITA" di Stephen Jay Gould - La biblioteca delle scienze
(Stephen Jay Gould : 1941-2002 : E' stato prof. di geologia ad Harvard e tra i più importanti divulgatori scientifici del XX secolo)
Un tesoretto fatto da una serie di saggi brevi su argomenti che vanno dalla teoria dell'evoluzione alla storia planetaria e geologica del pianeta attraversando l'evoluzione sociale e politica dell'uomo.
Ogni capitolo è un piccolo saggio che, a partire da un tema specifico, allarga lo sguardo fino a far riflettere su temi generali sull'uomo e sulla sua condizione.
In tutte queste occasioni riesce a fare emergere una interessante e profonda idea della vita che in tantissimi punti mi trovano in totale sintonia.
Un libro che occuperà un posto d'onore nella mia libreria !
>sim
simpep- Moderatore
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Re: Che libro stai leggendo?
Ho finito di leggere:
“VITA DI GESÙ” di Ernest Renan - Ed. Newton Compton - 190 pag.
Si tratta di una laica biografia di quel Josuè alterato in Jesus che visse circa 2000 anni fa in Galilea: più conosciuto come ”Gesù il Nazareno”.
Non è stato un libro facile: la comprensione di certi passaggi è stata difficile e alcuni capitoli sono risultati lenti e noiosi. Nel complesso è però stata una lettura molto istruttiva.
La vita del “Figliolo di Dio” è descritta e analizzata con visione non dogmatica. Conferma molte verità storiche narrando di reali accadimenti della vita del Messia: la nascita, la vita, la predicazione, la passione e la morte. Evidenzia però anche le molte inesattezze contenute nei vangeli (per tanti anni tramandati solo oralmente) e le non poche invenzioni amplificate da leggende popolari o dalle convenienze del potere clericale e politico.
Sotto l'aspetto umano la biografia dà il massimo valore alla figura di Gesù. Il Cristo viene considerato il più grande rivoluzionario di tutti i tempi. I suoi annunci: di amore incondizionato («Io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori») , di liberazione dal male e di speranza («Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati»), di giustizia e riscatto (« Gli ultimi saranno i primi e i primi ultimi»), di virtù non ipocrita («Guardatevi dal praticare la vostra giustizia davanti agli uomini, per essere osservati da loro», «Quando dunque fai l'elemosina, non far suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti»); sconvolsero e ancora oggi sconvolgono il mondo.
Ernest Renan nega la divinità di Gesù e tuttavia ne riconosce l'esistenza storica; considera di grande valore il suo insegnamento; reputa fondamentale il contributo del cristianesimo al progresso dell'umanità.
Secondo me questa biografia di Gesù ha il pregio di essere storicamente rigorosa e non celebrativa. Nondimeno non è offensiva verso il sentimento religioso dei cristiani. Direi anzi che esprime più religiosità (l'insopprimibile percezione di soprannaturalità che tutti abbiamo: cosa siamo? da dove veniamo? dove andiamo?) di tante esaltanti narrazioni della vita e dei miracoli del Cristo.
Per un agnostico anticlericale come me è stata una lettura che mi ha stimolato ad ulteriori, ancorché irrisolte, riflessioni spirituali.
Buone letture a tutti.
P.S. Propongo agli amministratori del forum di rinominare il titolo di questa discussione in: "Che libri leggi?"
“VITA DI GESÙ” di Ernest Renan - Ed. Newton Compton - 190 pag.
Si tratta di una laica biografia di quel Josuè alterato in Jesus che visse circa 2000 anni fa in Galilea: più conosciuto come ”Gesù il Nazareno”.
Non è stato un libro facile: la comprensione di certi passaggi è stata difficile e alcuni capitoli sono risultati lenti e noiosi. Nel complesso è però stata una lettura molto istruttiva.
La vita del “Figliolo di Dio” è descritta e analizzata con visione non dogmatica. Conferma molte verità storiche narrando di reali accadimenti della vita del Messia: la nascita, la vita, la predicazione, la passione e la morte. Evidenzia però anche le molte inesattezze contenute nei vangeli (per tanti anni tramandati solo oralmente) e le non poche invenzioni amplificate da leggende popolari o dalle convenienze del potere clericale e politico.
Sotto l'aspetto umano la biografia dà il massimo valore alla figura di Gesù. Il Cristo viene considerato il più grande rivoluzionario di tutti i tempi. I suoi annunci: di amore incondizionato («Io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori») , di liberazione dal male e di speranza («Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati»), di giustizia e riscatto (« Gli ultimi saranno i primi e i primi ultimi»), di virtù non ipocrita («Guardatevi dal praticare la vostra giustizia davanti agli uomini, per essere osservati da loro», «Quando dunque fai l'elemosina, non far suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti»); sconvolsero e ancora oggi sconvolgono il mondo.
Ernest Renan nega la divinità di Gesù e tuttavia ne riconosce l'esistenza storica; considera di grande valore il suo insegnamento; reputa fondamentale il contributo del cristianesimo al progresso dell'umanità.
Secondo me questa biografia di Gesù ha il pregio di essere storicamente rigorosa e non celebrativa. Nondimeno non è offensiva verso il sentimento religioso dei cristiani. Direi anzi che esprime più religiosità (l'insopprimibile percezione di soprannaturalità che tutti abbiamo: cosa siamo? da dove veniamo? dove andiamo?) di tante esaltanti narrazioni della vita e dei miracoli del Cristo.
Per un agnostico anticlericale come me è stata una lettura che mi ha stimolato ad ulteriori, ancorché irrisolte, riflessioni spirituali.
Buone letture a tutti.
P.S. Propongo agli amministratori del forum di rinominare il titolo di questa discussione in: "Che libri leggi?"
zivago- Piè Veloce
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Re: Che libro stai leggendo?
Questo mese ho cambiato rotta !
Il libro di "ora" è :
"De Gasperi" - Elisabeth Arnoulx De Pirey - Edizioni San Paolo
Supplemento a "Famiglia Cristiana" n. 30 del 28 Luglio 2002
Abituati come siamo ormai ad una politica "circense", leggendo la storia di questo signore si viene trasportati nel pianeta Marte.
Dopo tanti anni non ci si ricorda più di personaggi che nel dopo guerra ebbero momenti di fulgore tranne di qualcuno che è rimasto impresso nella memoria storica collettiva. De Gasperi è uno di quei pochi.
Le sue idee sono ancora ottimo carburante per una "vera" prospettiva europeistica.
Un libro che attraverso il vissuto di un uomo esplora all'interno della storia di un paese.
Se vi capitasse, come a me, di trovarlo in una bancarella domenicale, compratelo !
Qualche euro per leggere di un italiano da prendere ancora a modello.
>sim
Il libro di "ora" è :
"De Gasperi" - Elisabeth Arnoulx De Pirey - Edizioni San Paolo
Supplemento a "Famiglia Cristiana" n. 30 del 28 Luglio 2002
Abituati come siamo ormai ad una politica "circense", leggendo la storia di questo signore si viene trasportati nel pianeta Marte.
Dopo tanti anni non ci si ricorda più di personaggi che nel dopo guerra ebbero momenti di fulgore tranne di qualcuno che è rimasto impresso nella memoria storica collettiva. De Gasperi è uno di quei pochi.
Le sue idee sono ancora ottimo carburante per una "vera" prospettiva europeistica.
Un libro che attraverso il vissuto di un uomo esplora all'interno della storia di un paese.
Se vi capitasse, come a me, di trovarlo in una bancarella domenicale, compratelo !
Qualche euro per leggere di un italiano da prendere ancora a modello.
>sim
simpep- Moderatore
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Re: Che libro stai leggendo?
ah io sono ancora ferma a correre al femminile ma quel pò di tempo che mi rimane libero cerco di uscire a correre ... mi manca leggere
differentgear- Moderatrice Pink
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Re: Che libro stai leggendo?
simpep ha scritto:Questo mese ho cambiato rotta !
Il libro di "ora" è :
"De Gasperi" - Elisabeth Arnoulx De Pirey - Edizioni San Paolo
...
Se vi capitasse, come a me, di trovarlo in una bancarella domenicale, compratelo !
Qualche euro per leggere di un italiano da prendere ancora a modello.
Ciao Simone.
Io sono un grande appassionato di biografie. Sono convinto che ci sia sempre da imparare dalle altrui esperienze; ancor di più da quelle di grandi uomini che hanno lasciato il segno nella storia.
Quindi sono subito andato a consultare il sito del Sistema Bibliotecario della mia zona per vedere se hanno la biografia che ci segnali.
Ebbene il libro c'è! È un edizione del 1992 che ho già prenotato e che ritirerò sabato prossimo.
Quando l'avrò letto ne discuteremo... sempre che ti interessino le opinioni di un comunista su un grande statista democristiano.
Va là ... che sono solo scuse!differentgear ha scritto:ah io sono ancora ferma a correre al femminile ma quel pò di tempo che mi rimane libero cerco di uscire a correre ... mi manca leggere
zivago- Piè Veloce
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Re: Che libro stai leggendo?
zivago ha scritto: . . . . Quando l'avrò letto ne discuteremo... sempre che ti interessino le opinioni di un comunista su un grande statista democristiano. . . . . .
Mi interessa bere il vino di qualità anche senza leggere l'etichetta.
A dopo >sim
simpep- Moderatore
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Re: Che libro stai leggendo?
ahahhaa già Sim ... scuse
differentgear- Moderatrice Pink
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Re: Che libro stai leggendo?
Leggere libri è come poter vivere, oltre la nostra, altre vite.
C'è da ringraziare chi ci dà questa magnifica opportunità.
Io oggi ringrazio in particolare due persone che ci hanno lasciati.
Due grandi scrittori che, appunto, seguiteranno a narrare (dal latino gnarus «consapevole») per noi, i nostri figli, nipoti e altri ancora. Due starordinarie persone che, con le loro pagine, continueranno a farci vivere altrimenti.
Piango la morte di Harper Lee che mi ha regalato lo struggente:
“IL BUIO OLTRE LA SIEPE”.
Sono commosso per la perdita di Umberto Eco che tanto mi ha appassionato con il suo:
“IL NOME DELLA ROSA”.
C'è da ringraziare chi ci dà questa magnifica opportunità.
Io oggi ringrazio in particolare due persone che ci hanno lasciati.
Due grandi scrittori che, appunto, seguiteranno a narrare (dal latino gnarus «consapevole») per noi, i nostri figli, nipoti e altri ancora. Due starordinarie persone che, con le loro pagine, continueranno a farci vivere altrimenti.
Piango la morte di Harper Lee che mi ha regalato lo struggente:
“IL BUIO OLTRE LA SIEPE”.
Sono commosso per la perdita di Umberto Eco che tanto mi ha appassionato con il suo:
“IL NOME DELLA ROSA”.
zivago- Piè Veloce
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Re: Che libro stai leggendo?
Il nome della rosa,sarò controcorrente, non mi è piaciuto. Uno di quei casi nei quali la trasposizione cinematografica supera il racconto originale
-francesco-- Forrest Gump
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Re: Che libro stai leggendo?
Ciao -franceso--francesco- ha scritto:Il nome della rosa,sarò controcorrente, non mi è piaciuto. Uno di quei casi nei quali la trasposizione cinematografica supera il racconto originale
“De gustibus non est disputandum”.
Ho visto il film sabato sera su Rai 3 e, malgrado l'ottima interpretazione del grande Sean Connery, mi ha deluso.
Leggendo il romanzo mi ero figurato personaggi, scene e ambientazioni assai differenti da quelle che ho visto nell'esposizione cinematografica. La visione, inoltre, mi è risultata noiosa: priva, nella trama, della suspense avvincente che trovai nel libro; manchevole dello sfondo storico; manierata nella rappresentazione dell'ambiente e dell'atmosfera medievale; superficiale per la mancanza dei tanti riferimenti filosofici, religiosi e letterari contenuti nel libro.
Ma sono sicuro che ognuna delle oltre 50 milioni di persone, di ogni parte del mondo, che hanno avuto per le mani “IL NOME DELLA ROSA”, lo ha letto in modo diverso. Ogni lettore di quel libro s'è figurato la narrazione secondo una propria ed esclusiva proiezione.
È proprio questa la grande e sostanziale differenza tra la lettura e la visione cinematografica o televisiva. La narrazione scritta lascia che ciascuno associ le parole lette ad una sua visione; consente alla propria fantasia la più libera interpretazione di ciò che legge; permette delle pause per riflettere sui concetti esposti. Le immagini di un film, invece, condizionano al vedere le storie così come le hanno lette e tradotte in sequenze i registi e gli sceneggiatori; le scene scorrono veloci senza lasciare il tempo per ragionare sul loro significato.
Rimane comunque il fatto che ci sono degli ottimi film tratti da pessimi libri; così come abbiamo dei bellissimi romanzi tanto sottovalutati e poco letti perché deturpati da ignobili pellicole.
P.S. Ad ogni modo, nella cultura italiana e mondiale, Umberto Eco rimane un gigante.
P.P.S. In quanto a “IL BUIO OLTRE LA SIEPE”, il film è bello quasi come il romanzo: ha sicuramente meritato i 3 premi Oscar e tutti gli altri innumerevoli riconoscimenti internazionali.
zivago- Piè Veloce
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Re: Che libro stai leggendo?
Ancora un nuovo percorso !
"Quello che non si doveva direi" - Enzo Biagi - Edizioni Rizzoli - 2007
Una specie di rivincita per quello che lui (Biagi) non poteva più dire in televisione nella sua famosa trasmissione serale.
Una serie di fatti che, pur meritando, non era stato possibile raccontare a seguito della sua espulsione dalla televisione dopo il famoso editto "bulgaro" del "cavaliere" che da Sofia accusava di "un uso criminoso della televisione".
Nel libro si espongono una serie di avvenimenti del periodo trattati con la semplicità linguistica e la pulizia concettuale che sono stati elemento di distinzione del "Biagi" giornalista.
Mi è piaciuto ! Voto 7,5 su 10
>sim
"Quello che non si doveva direi" - Enzo Biagi - Edizioni Rizzoli - 2007
Una specie di rivincita per quello che lui (Biagi) non poteva più dire in televisione nella sua famosa trasmissione serale.
Una serie di fatti che, pur meritando, non era stato possibile raccontare a seguito della sua espulsione dalla televisione dopo il famoso editto "bulgaro" del "cavaliere" che da Sofia accusava di "un uso criminoso della televisione".
Nel libro si espongono una serie di avvenimenti del periodo trattati con la semplicità linguistica e la pulizia concettuale che sono stati elemento di distinzione del "Biagi" giornalista.
Mi è piaciuto ! Voto 7,5 su 10
>sim
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Re: Che libro stai leggendo?
Le mie letture dall'inizio dell'anno, sempre seguendo il metodo chiesto da Zivago
Nome Autore Voto
Carne e Sangue Patricia Cornwell *
L'avvocato canaglia John Grisham **
Open Andre Agassi ***
Il Commissario Bordelli Marco Vichi **
Il nuovo venuto Marco Vichi **
Non avevo capito niente Diego De Silva ****
Nome Autore Voto
Carne e Sangue Patricia Cornwell *
L'avvocato canaglia John Grisham **
Open Andre Agassi ***
Il Commissario Bordelli Marco Vichi **
Il nuovo venuto Marco Vichi **
Non avevo capito niente Diego De Silva ****
-francesco-- Forrest Gump
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Re: Che libro stai leggendo?
Io dall'inizio dell'anno, in ordine cronologico, ho letto:
Anch'io ho letto, l'anno scorso, OPEN di Andre Agassi. Gli diedi due (**) stelle ma, credo di averlo sopravvalutato; probabilmente sono stato influenzato dal giudizio entusiastico che ne diede mio figlio.
Tu, caro -francesco- , come lo hai trovato?
Secondo me è uno di quei bestseller sapientemente costruiti a tavolino con il solo scopo di vendere. Non è scritto dall'autore che se lo intesta. La narrazione è “paracula”: tutta volta a suscitare, a fasi alterne, commiserazione per le sofferenze del povero ragazzo che ha fatto i miliardi col tennis; oppure ad esaltare la bravura sportiva del protagonista che però si dopava. Le interminabili e noiose cronache dei match sono troppo numerose e ripetitive: metà bastavano e avanzavano ma, altrimenti, come si riempivano le oltre 500 pagine del libro e come si giustificavano i 12 € del prezzo di copertina?
- Joseph Ernest Renan - VITA DI GESÙ *** https://runnersitalia.forumattivo.it/t188p150-che-libro-stai-leggendo#66989
- José Luis Peixoto - IL CIMITERO DEI PIANOFORTI ***** https://runnersitalia.forumattivo.it/t903p60-read-run#67433
- Massimo Fini - RAGAZZI: storia di una vecchiaia **
- Giovanni Berlinguer - LE MIE PULCI ***
- Jón Kalman Stefánsson - LUCE D'ESTATE ED È SUBITO NOTTE *****
- Elisabeth Arnoulx De Pirey - DE GASPERI *
Anch'io ho letto, l'anno scorso, OPEN di Andre Agassi. Gli diedi due (**) stelle ma, credo di averlo sopravvalutato; probabilmente sono stato influenzato dal giudizio entusiastico che ne diede mio figlio.
Tu, caro -francesco- , come lo hai trovato?
Secondo me è uno di quei bestseller sapientemente costruiti a tavolino con il solo scopo di vendere. Non è scritto dall'autore che se lo intesta. La narrazione è “paracula”: tutta volta a suscitare, a fasi alterne, commiserazione per le sofferenze del povero ragazzo che ha fatto i miliardi col tennis; oppure ad esaltare la bravura sportiva del protagonista che però si dopava. Le interminabili e noiose cronache dei match sono troppo numerose e ripetitive: metà bastavano e avanzavano ma, altrimenti, come si riempivano le oltre 500 pagine del libro e come si giustificavano i 12 € del prezzo di copertina?
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Re: Che libro stai leggendo?
A me è inaspettatamente piaciuto. Non amo la biografie in generale e men che mai di sportivi. Questa pensavo fosse solo un'operazione commerciale. Poi ho visto che l'avevi letto tu, e ho voluto dargli una chanche. Non aspettandomi nulla è stato piacevole, letto in un amen. Molti avvenimenti sono romanzati, e probabilmente pesantemente indorati (vedi il doping/uso di droghe). Però nel contempo l'ho trovato accattivante. Da amante del tennis non ho visto nulla di noioso, anzi. Mi sono piaciute le analisi delle partite, dell'avversario, dei suoi punti deboli, delle battaglie psicologiche....c'è anche un accostamento (sbagliato perlopiù) tra il tennis e la corsa. E' vero che il libro se lo intesta, però nei ringraziamenti perde molte pagine a ringraziare il vero scrittore. Insomma, avessi avuto i mezzi punti gli avrei dato 2,5 stelle, ma non avendone sono andato sicuro sulle tre.
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Re: Che libro stai leggendo?
Sarà che io non gioco a tennis e che vedere le partite mi annoia a morte!
Poi in quel libro c'erano un sacco di termini per me incomprensibili:
tie-break, ACE, slice, net, score... Boh!
Poi in quel libro c'erano un sacco di termini per me incomprensibili:
tie-break, ACE, slice, net, score... Boh!
zivago- Piè Veloce
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Re: Che libro stai leggendo?
"Figlio, questo è ciò che succede quando leggi la Bibbia.
Non capirai tutto, né ricorderai sempre ciò che hai letto,
ma quando la leggi ti cambierà dall'interno."
Buona domenica >sim
Non capirai tutto, né ricorderai sempre ciò che hai letto,
ma quando la leggi ti cambierà dall'interno."
Buona domenica >sim
simpep- Moderatore
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Re: Che libro stai leggendo?
Shalom!simpep ha scritto:"Figlio, questo è ciò che succede quando leggi la Bibbia.
Non capirai tutto, né ricorderai sempre ciò che hai letto,
ma quando la leggi ti cambierà dall'interno."
zivago- Piè Veloce
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