Preparazione 100 km del Passatore 2015

Domenica mattina ci son diversi treni che vanno a Firenze.

In treno. Andata Roma Firenze ritorno Faenza-Bologna-Roma.
Io lo prenderei in considerazione. Oltretutto se fai tutto il viaggio da solo tra benzina e caselli e pullman da Faenza forse spendi di più.

Altrimenti come ha detto william da Faenza c'è il treno speciale verso le 9.30.

Rob, capisco la tua paura perchè quando ci infortuniamo siamo poi tutti all' erta. Però, mio parere personalissimo che vale come bastoni a briscola quando sotto c'è spade, secondo me lo scorso anno hai stressato forse troppo il fisico in fase di allenamento e sei arrivato alla gara molto stanco. Se non erro hai fatto un sacco di corse molto lunghe... Quest' anno mi sono stupita a vedere quanta gente è arrivata in fondo in tempi decenti (12-13 ore), preparandola con una sola maratona come lungo!!

vedremo, intanto ho visto che fino al 15 gennaio c'è la quota minima di iscrizione al Passatore e in questo modo non salterei nemmeno la maratona di Roma in cui sono già iscritto ...
per ora continuo la preparazione che tanto alla fine è la stessa, al limite se decido per il Passatore (o addirittura entrambe ) mi dedico alle salite solo gli ultimi 2 mesi...

castoro ha scritto:vedremo, intanto ho visto che fino al 15 gennaio c'è la quota minima di iscrizione al Passatore e in questo modo non salterei nemmeno la maratona di Roma in cui sono già iscritto ...
per ora continuo la preparazione che tanto alla fine è la stessa, al limite se decido per il Passatore (o addirittura entrambe ) mi dedico alle salite solo gli ultimi 2 mesi...

Fatti il Passatore che così facciamo Roma insieme, tranquilli tranquilli che ne dici?

Roberto hai mai pensato di inserire nella tua preparazione delle ripetute brevi in salita?
Un cavalcavia andrebbe benissimo, svilupperesti la forza senza necessariamente doverti sparare km in auto per andare a fare km di corsa in salita.

@william.... grazie.
@fede.... sicuramente non imposterei un eventuale preparazione per raggiungere Faenza in un tempo X, ma solo per arrivare sulle mie zampe.... (nel tempo massimo consentito ovviamente )

Comunque leggendo la preparazione che farai tu, mi viene già male......

Lenz76 ha scritto:

Comunque leggendo la preparazione che farai tu, mi viene già male......

Si, anche a me!!!!
E comunque, questo è quello che in TEORIA dovrei fare, la PRATICA, poi, è sempre un'incognita!!!

loris ha scritto:Roberto hai mai pensato di inserire nella tua preparazione delle ripetute brevi in salita?
Un cavalcavia andrebbe benissimo, svilupperesti la forza senza necessariamente doverti sparare km in auto per andare a fare km di corsa in salita.

purtroppo con allenamenti del genere rischierei ancor di più un infortunio ai polpacci (pare che siano diventati sempre + delicati)
ora vedrò il da farsi, mi prendo cmq tempo fino a metà gennaio per decidere

ciao a tutti,mi introduco.a mio parere,i lunghi lenti,non infortunano,anzi ho letto che fortificano,ma i danni li fanno ripetute e velocità.fino ad un anno e mezzo fa,avevo un preparatore.era molto bravo,ma poi ho avuto un infortunio, proprio perché non avevo recuperato bene una sei ore.comunque anche l'ortopedico, mi ha suggerito pesi per ischiocrurali,lombari,dorsali ed addominali per prevenire i danni da lunghe distanze.il saliscendi é altrettanto indispensabile.

kmzero,
siamo tutti diversi, non esiste UNA regola, UN metodo validi per tutti.
tutto può farti infortunare, sia il fondo che la velocità... e teniamo pure conto che gli infortuni sono sempre causati da molti fattori, alcuni dei quali extra corsa.
concordo che curare la forza è fondamentale per molti ultrarunners... ho detto "molti", non "tutti", quindi mo' non ve ne uscite col caso di quello che in vita sua non ha mai fatto una flessione eppure...
spesso i problemi nelle ultra (e non solo) sono causati da cedimenti neuromuscolari più che metabolici... quindi essere "forti" di sicuro male non fa.

sono d'accordo, ma gli strumenti specifici ci sono,come collinare,lunghi lenti,progressivi ecc.poi come dici tu sta ogni corridore,capire man mano che accumula esperienza,dove stanno le proprie lacune o errori.che siano anche dal punto di vista psicologico,per una gara di tamte ore oalimentari per esempio.

Il problema di Castoro però è dovuto esclusivamente alla corsa in salita.

prima di tutto chiedo scusa per la sgrammaticatezza del messaggio di prima,ma l'ho scritto con il telefono,in fabbrica in pausa pranzo con una mano mentre con l'altra mi ingozzavo.anche questo lo scrivo con il cell,ma con un po più calmetta a casa.desidero aggiungere un'altra opinione personale riguardo gli infortuni.questo perché fra tutte le riprese post infortunio,questa mi sembra quella con il miglior approccio.semplicemente,sto correndo a sentita.nel senso che non mi sto facendo condizionare ne da GPS ne da cardio,per evitare di correre troppo veloce oppure troppo piano.sto cominciando a pensare che nel affrontare cicli di allenamento per preparare un ultra,cioè 100o più km a settimana,un operaio come me deve considerare di più la stanchezza muscolare dovuta alla giornata lavorativa.poi voglio aggiungere che in molte gare di endurance ho visto atleti fra i migliori senza gps, oppure ho visto alcuni che lo tenevano legato al marsupio,o altri posti non controllabili costantemente.io ad esempio mi trovo bene lasciando acceso un programmino da running per il telefono,per poi controllare alla fine se il passo nelle varie parti dell'allenamento, é vicino a quello che volevo tenere

i grandi atleti e allenatori usano poco e niente gps e cardio.
ai miei tempi, 30 anni fa, non esistevano e vi facevamo un mazzo tanto
l'unica cosa che si salva nei corsi allenatori fidal è che se ne fregano dei rapporti tra ritmi d'allenamento e frequenze cardiache.
io se qualcuno è abituato a usare il cardio, lo guardo solo per impedirgli la foga di andare sempre troppo forte o la crisi depressiva che lo prende se un giorno va a 4'27 invece che a 4'25. ma una volta "rieducato" (ce ne vuole!) lo può abbandonare.
tutti sti mezzi tecnologici sono altamente diseducativi! l'atleta non riesce a sentirsi.

lucaliffo ha scritto:i grandi atleti e allenatori usano poco e niente gps e cardio.
ai miei tempi, 30 anni fa, non esistevano e vi facevamo un mazzo tanto
l'unica cosa che si salva nei corsi allenatori fidal è che se ne fregano dei rapporti tra ritmi d'allenamento e frequenze cardiache.
io se qualcuno è abituato a usare il cardio, lo guardo solo per impedirgli la foga di andare sempre troppo forte o la crisi depressiva che lo prende se un giorno va a 4'27 invece che a 4'25. ma una volta "rieducato" (ce ne vuole!) lo può abbandonare.
tutti sti mezzi tecnologici sono altamente diseducativi! l'atleta non riesce a sentirsi.

Bene,grazie della conferma,credo che questa sia anche la vera chiave per diminuire gli infortuni,collegandomi anche ai messaggi precedenti.A livello di sensazione,ho notatato che è molto più piacevole andare ad allenarsi senza avere"la foga di andare sempre troppo forte o la crisi depressiva che lo prende se un giorno va a 4'27 invece che a 4'25".Infondo se un atleta ha intenzione di allenarsi da ugualmente il 100%.E la cosa più importante,ripeto e che se è stanco per lavoro o quant'altro,non rischia di fare danni

sul cardio concordo, l'ho provato diversi anni fa, ma preferisco basarmi sulle sensazioni che mi da il mio fisico
per il gps è vero, in molti non lo usano (specialmente i top runner) ma per me è invece utilissimo non tanto per guardare i tempi, le medie, che poi guardo a fine allenamento, ma per sapere almeno quanti km ho corso.
Per tanti anni correvo sempre sullo stesso percorso perchè con la bici avevo preso il chilometraggio, salvo poi rendermi conto di quanto il contakm della bici "rubasse", addirittura il classico giro che percorrevo ero convinto che fosse di 9,2km, quindi aggiungevo un giro intorno a casa pensando di arrivare a 10km, invece poi la prima volta che l'ho corso col gps mi sono reso conto che era 8,6km (quindi ben 600mt in meno) e mi sono reso conto di quanto fosse diverso sapere di viaggiare ad un passo rispetto ad un'altro ...

Rimanendo sul tema"evitare gli infortuni"come vi regolate con la settimana di scarico?quando avevo l'allenatore,ogni quattro settimane, mi faceva fare una settimana di footing con allenamenti non molto pesanti nel fine settimana.
Adesso che mi autogestisco(o ci provo),mi faccio prendere spesso dalla paura di non allenarmi abbastanza.si sa che le ultradistanze richiedono molti km.lo scrivo oggi,perché sento i muscoli un po affaticati.mi faccio un paio di giorni di pausa prima di fare errori di nuovo.

dipende sempre dal tipo di allenamento che fai.
Io da quando corro solo 2 volte a settimana non faccio + settimane di scarico perchè recupero molto nei giorni di riposo

cavoli.si vede che sei talentuoso.non riuscirei mai con due allenamenti a correre per 100km,comunque credo che il recupero sia importante.credo che per ora salterò un allenamento o due di tanto in tanto a sensazione,fino a quando sarò a regime.per adesso sono circa a 80km settimanali,ma punto ad arrivare a 100/120come prima ed allora pianifichero uno scarico più serio

considera che lo scorso anno quando ho preparato il passatore correvo 3 volte a settimana e facevo molti + chilometri ma con tempi peggiori, da gennaio di quest'anno corro sempre e solo 2 volte a settimana, ho ridotto i chilometri settimanali e ho migliorato il PB in maratona 2 volte, in mezza 2 volte e ho sfiorato di soli 4" il PB sui 10km e sto correndo con tempi nettamenti + bassi rispetto a quando preparavo il passatore con 3 allenamenti a settimana, senza contare che durante la "vecchia" preparazione ho corso 3 maratone con tempi di 4h42'00", 4h06'00", 4h03'37", quest'anno ne ho corse per ora 2 con tempi di 4h25'10" (ma ho avuto problemi) e 4h02'50"

Ufficialmente partita.
Da mercoledì ho iniziato con costanza la dieta della nutrizionista (l' alimentazione sarà una parte fondamentale della mia preparazione) e da ieri ho iniziato la tabella che mi ha preparato il mio compagno.
Per il momento è solo un avvicinamento per tappe intermedie, con questa preparazione arriverò a correre la 32 km delle Terre di Siena, basandomi su settimane di carico e di scarico.
Sono molto determinata a fare bene e davvero tanto carica!

Grande Fede !

Avanti cosi !

grande Fede, io riprenderò la preparazione solo se domenica il test che ho programmato andrà bene, altrimenti per stavolta rinuncio alla 100

da grande ci proverò anch'io! Per il momentovi auguro tutto il bene del mondo

Grazie Keno!

keno71 ha scritto:da grande ci proverò anch'io! Per il momentovi auguro tutto il bene del mondo

Io sono un po "buddista" e allora proverò alla prossima vita !

Fede, mi raccomando dedicaci qualche chilometro, farai la gara anche per tanti di noi.

In bocca al lupo Fede
Io chissà mai ...